Denominazione con cui si indica solitamente l’Impero Romano d’Oriente, da Bisanzio antico nome della capitale Costantinopoli.
Storia
L’antagonismo fra Occidente latino e Oriente ellenistico prese corpo [...] dell’8° secolo. Con il ritorno al culto delle immagini, accanto a un’ispirazione al passato classico e pre-iconoclasta, affiorano nuove tendenze. Nell’arte b. si possono dunque distinguere tre periodi: paleobizantino (età di Giustiniano, sec. 6 ...
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Il termine ἐκκλησία, che nel greco classico denota un’assemblea politica, è usato nelle parti più recenti della versione greca dell’Antico Testamento detta dei Settanta come equivalente dei termini ebraici [...] si devono seguire i principi della liturgia e le norme dell’arte sacra. Ogni chiesa nuova deve essere destinata al culto con la regioni; le numerose varianti derivate dalla basilica romana dell’età classica (fig. A); l’edificio a pianta centrale, con ...
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Penisola dell’Asia orientale, situata tra il Mar del Giappone (E) e il Mar Giallo (O). Il nome deriva dall’appellativo della dinastia indigena di Koryo (10°-14° sec.). Da quello della successiva dinastia [...] come risultato l’abbandono delle forme e dei contenuti dell’età classica. La nascita del verso libero, da cui derivò la «nuova a N.J. Paik (➔), si ricordano Park Hyun Ki, pioniere dell’arte concettuale, Kim Soo Ja, Ahn Sung Keum, Noh Sang Kyoon, Do- ...
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Poeta latino (Venosa 65 a. C. - Roma 8 a. C.). Nacque da padre libertinus, come egli stesso dice, e fu educato a Roma, dove ebbe come primo maestro Orbilio; compiuti i vent'anni si recò ad Atene, a completare [...] una regolarità di forme e a una perfezione che rimarranno poi classiche. Nelle odi prevalgono la strofe saffica e le varie strofe la sua virtù di stile piano, fluido ma anche curato ad arte, minuzioso nei particolari, dotto di lingua e di metrica, ...
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Libro scritto a mano la cui forma più antica fu, nel mondo mediterraneo, il rotolo di papiro, usato dagli Egizi e poi adottato dai Greci e dai Romani; la scrittura era disposta nel senso della maggiore [...] secoli differenti da zona a zona. In Francia e in Renania in epoca carolingia rinacque, per influenza di modelli classici, l’arte dell’illustrazione del m., che continuò e si diffuse ad altri centri, in particolare tedeschi, in epoca ottoniana. Anche ...
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(gr. ᾿Αϑήνη o ᾿Αϑηνᾶ) Dea greca, dai Romani identificata poi con Minerva. Già venerata dai Micenei del 13° sec. a.C. con l’epiteto di potinija (πότνια «signora»), ma certo ancora più antica, conserva in [...] con il gorgòneion (testa della Gorgone), e talvolta nell’arte orientalizzante e arcaica il pòlos (ornamento per la testa, (statua di Endòios). I simulacri di culto del periodo classico raffigurano la dea in piedi, panneggiata, armata e talvolta con ...
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Poeta (Mantova 1491 - monastero di Campese, Bassano, 1544). Entrò nel 1508 tra i benedettini; non ha fondamento storico la notizia, dataci da lui stesso, d'essere egli stato a Bologna allievo di P. Pomponazzi. [...] redazioni diverse). Il F. vi eleva a dignità d'arte la lingua maccheronica, della quale aveva trovato viva la dall'incontro del lessico plebeo con la più alta tradizione classica e umanistica, che è rispettata nella morfologia, nella sintassi ...
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(o Poseidone; gr. Ποσειδῶν) Divinità degli antichi Greci, identificata dai Romani con Nettuno (➔). Secondo un antico mito, nella divisione del mondo tra i figli di Crono, a P. spettò il mare e in genere [...] P. come dio infernale rimangono ancora nei culti greci dell’età classica. Suo simbolo è il tridente, con il quale scuote la onorato specialmente a Taranto e Posidonia (➔ Paestum).
L’arte arcaica lo raffigura barbato, panneggiato, con il tridente e ...
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Dea greca, il cui nome, di significato oscuro, appare già dal 13° sec. a.C. in documenti micenei. Alcuni tratti della sua figura, in particolare la connessione con il mondo della natura e con la caccia, [...] di un'arcaica 'signora degli animali'.
Il mito
Nella mitologia classica A. (identificata dai romani con Diana) nasce con il fratello correvano in gara verso l'altare della dea.
L'arte
La molteplicità dei culti e degli attributi divini della dea ...
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(IV, p. 63; App. II, I, p. 129; III, II, p. 122; IV, I, p. 150)
Un tempo di grandi cambiamenti è quello attraversato dall'a. in questi ultimi quinquenni. Tre brevi giudizi di Ph. Johnson − contenuti il [...] per l'accertamento di dati in qualche modo oggettivi, o ritenuti tali, è generale tendenza d'oggi, e sottilmente si lega, nella storiografia dell'arteclassica, con l'idea di bellezza oggettiva, valida in ogni tempo e in ogni luogo, propria del ...
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classico
clàssico agg. [dal lat. classĭcus (der. di classis: v. classe) «appartenente alla prima classe dei cittadini», e, riferito a scrittori, «di prim’ordine»] (pl. m. -ci). – 1. Appartenente al mondo o all’antichità greca e latina, considerate...
arte
s. f. [lat. ars artis]. – 1. a. In senso lato, capacità di agire e di produrre, basata su un particolare complesso di regole e di esperienze conoscitive e tecniche, e quindi anche l’insieme delle regole e dei procedimenti per svolgere...