Lo studio dell'antichità classica nell'Ottocento – Introduzione
Piero Treves
Quando, conformemente al modulo sallustiano dei cronisti di Guglielmo il Conquistatore, Dino Compagni delineava l'animo, [...] i precursori e le fonti di qual si voglia realtà storica od
arte non valgono e bastano mai a spiegare, a scomporre, j meno di allora: Carducci e De Sanctis. Entrambi poco esperti di «classici» e quasi digiuni di greco. Entrambi più o meno autodidatti, ...
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Giordano Bruno e Tommaso Campanella: Opere
Augusto Guzzo
Romano Amerio
La figura di Giordano Bruno è - oltre alla potenza e originalità della sua mente - così tragica, che la coscienza italiana non [...] s'aggiunga che, non umanista nei gusti, ma umanista nella cultura classica (e universale) adunata a gran braccia, bisogna indovinare a che disinvoltura e «facilità» stilistica. Grandi periodi a regola d'arte retorica, d'una musica che è la solita del ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] p. 117). D’altro canto egli stesso, già iscritto all’arte dei medici e degli speziali, riferisce nel Convivio dei suoi studi fanciulla si coniuga, nel rifarsi alle elegie della classicità, con digressioni mitologiche, come la favola della Febbre ...
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Motti e Facezie del Piovano Arlotto: Prefazione
Gianfranco Folena
Le cose che a fanciulli e ad ignoranti
vanno per man, soglion perder sua forma
e mutar spesse volte soi sembianti.
Vien poi chi per [...] ad gloriam et memoriam ipsius. L'arte del narratore, quando arte c'è, sta in una partecipazione naturale errori di fatto e di prospettiva, sono ancora nel capitolo già citato dell'opera classica del Burckhardt, La civ . del Rin. in It., ed. it. cit., ...
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Illuministi Italiani: Introduzione
Franco Venturi
L'Italia più arcaica, il Settecento delle antiche repubbliche, dei vecchi ducati, dello Stato pontificio e delle isole mediterranee: questa è la realtà [...] che non si disperdeva ormai più nei miti dell'età classica, ma che guardava soprattutto all'apporto degli Arabi, dei LXXVI (1954), fase. IV, pp. 469-510; La crisi dell'arte della stampa veneziana alla fine del secolo XVIII, in Studi in onore di ...
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LEOPARDI, Giacomo
Achille Tartaro
Primogenito del conte Monaldo e di Adelaide dei marchesi Antici, nacque il 29 giugno 1798 a Recanati, alla periferia dello Stato pontificio. Visse gli anni della fanciullezza [...] arte rhetorica di Domenico da Colonia. I temi arcadici (nelle canzonette de La campagna), classici Nuovi documenti, Napoli 1998. Sulla critica: E. Bigi, G. L., in I classici italiani nella storia della critica, a cura di W. Binni, II, Firenze 1955, ...
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Prosatori Minori del Trecento, Scrittori di religione – Introduzione
Don Giuseppe De Luca
I. La letteratura in volgare italiano del secolo decimoquarto è letteratura di estate colma, non solamente nelle [...] del perfetto scrittore italiano: saper bene il latino, e frequentar molto i francesi.[6]
Era la corrente classica, pervenuta poi alla maturità estrema, dell'arte e, un poco, dell'artificio, in D'Annunzio; il quale D'Annunzio anche lui diceva d'essere ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Dante e il «Buon Barbarossa» ossia Introduzione alla «Monarchia» di Dante
Bruno Nardi
1. - Dopo quanto ebbi a scrivere intorno a La «Donatio Constantini» e Dante, negli [...] aveva richiamato lo studio del Corpus iuris civilis alle sue fonti classiche. Scriveva tra l'altro il Barbarossa al papa:
Cumque per Iohannitius, che servivano d'avviamento allo studio dell'arte ippocratica, Maestro Taddeo incappa in un grosso ...
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ZEUS (Ζεύς; Δεύς, Δαίς, Δίς, Δάν, Δήν; Ζδεύς, Σδεύς, Ζάν, Ζεῖς, Ζήσ, Τάν)
E. Paribeni
Con una certa estensione di termini Z. è detto da Omero "padre degli uomini e degli dèi", il più potente, il più [...] Kypselos non soltanto doveva assommare tutte le possibilità narrative dell'arte corinzia, ma in particolare doveva costituire un ex voto nel mentre quella di Princeton, già alle soglie della classicità, sembra compromesso tra l'idea di una fulminea ...
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GUARINI, Guarino (Guarino Veronese, Varino)
Gino Pistilli
Nacque a Verona, in contrada S. Eufemia, nella prima metà del 1374, dal fabbro Bartolomeo e da Libera, figlia del notaio Zanini.
La famiglia [...] 1448 il G. tenne un'orazione sulla retorica come arte, in risposta a un discorso del veronese Cristoforo , Catania 1896; R. Truffi, G. traduttore di Erodoto, in Studi italiani di filologia classica, X (1902), pp. 73-94; H.A. Omont, Portrait de G. de ...
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classico
clàssico agg. [dal lat. classĭcus (der. di classis: v. classe) «appartenente alla prima classe dei cittadini», e, riferito a scrittori, «di prim’ordine»] (pl. m. -ci). – 1. Appartenente al mondo o all’antichità greca e latina, considerate...
arte
s. f. [lat. ars artis]. – 1. a. In senso lato, capacità di agire e di produrre, basata su un particolare complesso di regole e di esperienze conoscitive e tecniche, e quindi anche l’insieme delle regole e dei procedimenti per svolgere...