Espressione («artedegenerata») con cui in Germania venne bollata l’arte moderna, condannata dalla propaganda nazionalsocialista. La condanna teorica, in nome della difesa della classicità, dell’ordine [...] Gli artisti non graditi al regime furono allontanati da incarichi pubblici, perseguitati, costretti all’esilio. Della lista dei «degenerati» facevano parte O. Dix, G. Grosz, K. Kollwitz, e altri compromessi con organizzazioni di sinistra; E. Barlach ...
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(IV, p. 631; App. I, p. 163)
L'arte e le tecniche artistiche dal dopoguerra a oggi. − La storia dell'a. e dei suoi procedimenti ideativi e tecnici nella seconda metà del Novecento, cioè dopo la terribile [...] per la persecuzione nazista che proclamò degenerata ogni espressione anti-convenzionale e ogni ivi 1913-14; a cura di G. Boehm, ivi 1971; trad. it. Aforismi sull'arte, a cura di A. Banfi, Milano 1945; L'attività artistica. Tre saggi di estetica ...
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Scultore tedesco (Duisburg-Meiderich 1881 - Berlino 1919). Studiò a Düsseldorf e dal 1910 al 1914 visse a Parigi dove, formatosi sotto l'influsso predominante di A. Maillol, fu anche a contatto con C. [...] e allungate, consumate da una spiritualità intensa e dolorosa (Uomo prostrato, 1915-16; Giovane seduto, 1917-18). Le sue opere, dichiarate dal nazismo artedegenerata, sono in gran parte conservate (dal 1964) nel museo di Duisburg a lui dedicato. ...
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Scultore (Wedel 1870 - Rostock 1938), tra i maggiori rappresentanti dell'espressionismo. Ha lavorato in bronzo e specialmente in legno, sia figure singole, sia gruppi. Fu anche disegnatore, xilografo, [...] (1906) ebbe notevole importanza per la sua formazione. La sua scultura fu condannata dal nazismo come "artedegenerata": i grandi monumenti commemorativi dei caduti della prima guerra mondiale a Magdeburgo, Amburgo, Kiel, Güstrow furono distrutti ...
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URSS
Ferruccio Nano
Giuseppe Mureddu
Adriano Guerra
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Adriano Guerra
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Adriano Guerra
Marco Mancini
Nicoletta Marcialis
Maria Rosa Mezzi
Viktor Misiano
Ada Francesca Marcianò
Nicola Balata
Stefania [...] nel clima degli anni Quaranta, caratterizzato dalla rinnovata campagna ideologica che Stalin intese condurre contro l'''artedegenerata'' di derivazione occidentale, e in particolare contro l'adozione da parte dei compositori sovietici della tecnica ...
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La storia del collezionismo in campo artistico e del mercato di opere d'arte a questo collegato è svolta nell'Enciclopedia Italiana sotto la voce arte, che dedica una specifica sezione al commercio antiquario [...] e postimpressionisti e alle avanguardie parigine dai Fauves ai cubisti e oltre, quindi alle avanguardie tedesche compresa la cosiddetta artedegenerata, e all'avanguardia olandese a partire dalla cultura Jugend e poi fino a De Stijl; minore è stata l ...
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Pittore, nato a Lipsia il 12 febbraio 1884. Dal 1900 al 1903 studiò all'accademia di Weimar compiendo poi, nel 1904, la sua formazione a Parigi (dove ritornò nel 1929) e a Firenze.
Partendo da una pittura [...] pittura sembra annunciare la violenza, fu allontanato dall'insegnamento presso la scuola d'arte di Francoforte, i suoi quadri vennero esposti nella mostra dell'"artedegenerata" (v. germania, in questa App.) e, nel 1937, fu costretto a riparare ad ...
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Pittore tedesco, nato a Stoccarda il 22 gennaio 1889, ivi morto il 31 agosto 1955. Studiò all'Accademia di belle arti di Stoccarda, poi, nel 1911, con A. Hölzer. Nel 1912 fece il suo primo viaggio a Parigi [...] B. fu licenziato dalla Kunst-Schule di Francoforte e perseguitato dai nazisti come uno degli esponenti della cosiddetta "artedegenerata". Ristabilitosi a Stoccarda nel 1945, ottenne una cattedra di pittura nella locale Accademia di belle arti.
Verso ...
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Pseudonimo adottato dal 1902 dal pittore e incisore tedesco E. Hansen (Nolde, presso Tondern, 1867 - Seebüll, Schleswig, 1956). Uno dei maggiori esponenti dell'espressionismo tedesco, N. fece parte del [...] nazista portò alla confisca (1937) di più di mille delle sue opere (quarantotto furono esposte nella mostra sull'artedegenerata); la proibizione di dipingere (1941) non gli impedì, tuttavia, di elaborare disegni e acquarelli che N. definì «quadri ...
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Pittore e incisore tedesco (Berlino 1847 - ivi 1935). Studiò a Berlino (1866-68) e a Weimar (1868-71), per poi soggiornare ripetutamente in Olanda, a Parigi (1873-78) e a Monaco (1878-84). Profondamente [...] 1915, Kiel, Gemäldegalerie). Stabilitosi a Berlino nel 1884, vi svolse un'attività di primo piano, promuovendo tra l'altro con L. von Hofmann e W. Leistikov la secessione berlinese (1889). La sua opera fu condannata dal nazismo come artedegenerata. ...
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degenerare
v. intr. [dal lat. degenerare, der. di genus -nĕris «stirpe»] (io degènero, ecc.; aus. avere). – 1. Allontanarsi dalle qualità, soprattutto morali, della propria stirpe, perdere i caratteri originarî mutandosi in peggio; tralignare,...
degenerato
agg. [part. pass. di degenerare]. – Di persona, pervertito, psichicamente e moralmente: giovani d.; spesso sostantivato: è un degenerato. Riferito a specie animali o vegetali, a tessuti, organi, ecc., che ha subìto un processo di...