Zelig
Federica De Paolis
(USA 1982, 1983, bianco e nero/colore, 79m); regia: Woody Allen; produzione: Charles H. Joffe, Jack Rollins per Orion; sceneggiatura: Woody Allen; fotografia: Gordon Willis; [...] . Leonard, appena la rivede, riacquista la memoria e corre tra le sue braccia. Per sfuggire un deciso attacco all'ingenuità dell'American dream, che trova proprio in cui si afferma appieno il credo nell'arte come falso che, proprio in virtù di questo ...
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Gianni Canova
‘The Artist’: e il muto ritorna al futuro
Nell’anno del 3D, il trionfo agli Oscar del film di Michel Hazanavicius segna una inattesa riscoperta del cinema prima dell’avvento del sonoro. [...] come se Scorsese cercasse e trovasse nella memoria del cinema delle origini tutta la tensione necessaria per scaricare biografica di Mary Pickford (nome d’artedell’attrice Gladys Louise Smith), la ‘ragazza della Biograph’, la cui fortuna nacque nel ...
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Savio, Francesco
Lorenzo Pavolini
Nome d'arte di Francesco Pavolini, critico cinematografico e regista teatrale nato a Roma il 15 dicembre 1925 e morto ivi il 26 ottobre 1976. È stato uno dei maggiori [...] Si diplomò poi all'Accademia d'arte drammatica diretta da Silvio D'Amico nel tempo di un attimo trafigge la nostra memoria e vi si installa per sempre".
Nel il regista Emidio Greco hanno curato la raccolta delle recensioni di S. apparse su "Il mondo ...
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Carradine, John (propr. Richmond Reed)
Valerio Caprara
Attore cinematografico statunitense, nato a New York il 5 febbraio 1906 e morto a Milano il 27 novembre 1988. Figura di riferimento del cinema horror [...] a Hollywood fu occasionale e inizialmente adottò il nome d'arte John Peter Richmond, trasformato poi in John Carradine quando firmò memorabili figure di contorno come il baro professionista di Stagecoach (1939; Ombre rosse), uno dei passeggeri della ...
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Eaubonne, Jean d' (propr. D'Eaubonne, Jean Adrien)
Alessandro Cappabianca
Scenografo cinematografico francese, nato a Talence (Gironda) l'8 marzo 1903 e morto a Boulogne-Billancourt il 30 luglio 1971. [...] una memoria onirica. Il tema prediletto della città reale-fantastica affiora nelle scenografie di Jenny (1936; Jenny, regina della notte un'enorme cupola vetrata. Fu questo il momento culminante dell'arte di d'Eaubonne. In seguito, non gli sarebbe più ...
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Čuchraj, Grigorij Naumovič
Vivia Benini
Regista cinematografico ucraino, nato a Melitopol′ il 23 maggio 1921. Noto in Unione Sovietica e all'estero come uno dei registi del disgelo, ha realizzato nel [...] uno stile raffinato, al limite della ricercatezza nell'uso del colore, Stalingrado, intitolato Pamjat′ (1971, Memoria). Ormai di rado dietro alla il coraggio di un umanista), in "Iskusstvo kino" (Arte del cinema), 1981, 7.
G. Buttafava, Il cinema ...
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German, Aleksej Jurevič
Giuseppe Gariazzo
Regista cinematografico russo, nato a Leningrado il 20 luglio 1938. Con soli quattro lungometraggi, e nonostante una persistente censura politica operata nei [...] del teatro, della musica e del cinema Aleksandr Ostrovskij della sua città natale, dove si diplomò in arte drammatica. Iniziò del regista, realista, onirico, debordante: il lavoro sulla memoria, sul cinema di genere (dal bellico al poliziesco), sul ...
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Korda, Zoltan
Eva Cerquetelli
Nome d'arte di Zoltán Kellner, regista cinematografico ungherese, naturalizzato britannico, nato il 3 maggio 1895 a Turpásztó e morto a Hollywood il 13 ottobre 1961. Si [...] boy (La danza degli elefan-ti), e nel 1939 la Coppa della Biennale per The four feath-ers (Le quattro piume); al Festival tra i primi in Technicolor a essere rimasti nella memoria: tra questi altre due romanzesche avventure coloniali, entrambe ...
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Barrymore, John
Callisto Cosulich
Nome d'arte di John Blythe, attore teatrale e cinematografico statunitense, nato a Filadelfia il 15 febbraio 1882 e morto a Hollywood il 29 maggio 1942. Il più giovane [...] frequentato diverse scuole d'arte statunitensi e inglesi, ) di David Butler.Scrisse due libri di memorie, Confessions of an actor (1926) e amare, di Art Napoleon, tratto dall'omonima autobiografia della figlia Diana, molto critica nei suoi confronti, e ...
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Welles, Orson
Francesco Zippel
Il genio che rivoluzionò il linguaggio cinematografico
Orson Welles è il cineasta che ha saputo innovare l’arte cinematografica del Novecento in un momento decisivo del [...] dal punto di vista tecnico sia da quello della recitazione e della scrittura. Manifestazione del suo genio è Quarto e di intrighi nella Vienna del dopoguerra, che rimase nella memoria di tutti per la breve ma straordinaria interpretazione di Welles ...
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memoria
memòria s. f. [dal lat. memoria, der. di memor -ŏris «memore»]. – 1. a. In generale, la capacità, comune a molti organismi, di conservare traccia più o meno completa e duratura degli stimoli esterni sperimentati e delle relative risposte....
arte
s. f. [lat. ars artis]. – 1. a. In senso lato, capacità di agire e di produrre, basata su un particolare complesso di regole e di esperienze conoscitive e tecniche, e quindi anche l’insieme delle regole e dei procedimenti per svolgere...