DECEMBRIO, Pier Candido
Paolo Viti
Nacque a Pavia il 24 ott. 1399 da Uberto, allora segretario e notaio del vescovo di Novara Pietro Filargis (Filargo) detto Pietro di Candia (il futuro papa Alessandro [...] a Pitagora, a cui quest'arte deve la sua origine), la geometria 1462.
Ancora una biografia è la più tarda opera originale del D. a noi giunta , pp. 231, 365; G. Voigt, Il risorgimento dell'antichità classica..., Firenze 1888, e Suppl., a cura di G ...
Leggi Tutto
GALIANI, Ferdinando
Silvio De Majo
Nacque a Chieti il 2 dic. 1728, da Matteo, regio uditore in quella città, e da Anna Maria Ciaburri.
Dopo aver seguito gli spostamenti professionali del padre a Lecce, [...] Fraggianni; gli studiosi dell'antichità A.S. Mazzocchi dell'uomo, di artedella formazione della lingua italiana, perché un'opera trecentesca che costituisce un fondamentale riferimento per la sua analisi sarà riconosciuta un secolo dopo come una tarda ...
Leggi Tutto
GIORGIO da Trebisonda (Giorgio Trapezunzio)
Paolo Viti
Nacque a Creta il 3 apr. 1395 da Costantino, in una famiglia emigrata da tempo da Trebisonda, sul Mar Nero, città che a G. rimase di fatto sconosciuta [...] di un nuovo modo di approccio a un'arte come la retorica ritenuta fondamentale nell'elaborazione e egli si rammarica della trascuratezza che già nell'antichità, per non dire divenuto signore del mondo. Poco più tardi, però, a dimostrazione di un ...
Leggi Tutto
Gli antichi attribuivano l'Iliade e l'Odissea (e molti altri poemi) a un poeta di nome O.; di lui, però, non sapevano nulla che non fosse leggenda. Le Vite di O. a noi giunte (una delle quali attribuita [...] dell'Odissea abbiamo scolî, benché di minore importanza. L'esegesi omerica fu vastissima; di essa molto ci è giunto, per lo più conservato in tardi commenti bizantini che raccoglievano materiale più antico più accurata e colta arte di Virgilio; ma ...
Leggi Tutto
Poetessa greca di Lesbo (fine sec. 7° - prima metà sec. 6° a. C.). Nacque ad Ereso, ma visse nella principale città di Lesbo, Mitilene. Era di famiglia nobile e secondo una notizia antica fu, tra il 607 [...] antichità era però consapevole della natura leggendaria di questa vicenda; da alcuni versi di S. risulta che ella giunse a tarda certamente riposto uno dei più straordinarî e singolari tesori d'arte e d'umanità che la Grecia arcaica abbia lasciato. ...
Leggi Tutto
Lirici del Settecento - Introduzione
Mario Fubini
Due poeti che il lettore cercherà invano in questo volume vanno considerati quasi i poli della nostra raccolta: Metastasio e Parini. Ne son rimasti [...] della poesia settecentesca quando nel Commentario al suo Canzoniere vagheggia un'arte che concilii quella musica con la ragionevolezza, «l'antico questi ameni colli un giorno / moverà spirto amico il tardo passo; / e chiedendo di me, del mio soggiorno ...
Leggi Tutto
Dante Alighieri, Opere minori: Convivio - Introduzione
Cesare Vasoli
I. - L'opera che si ripresenta in questo volume, a conclusione dell'edizione ricciardiana dell'Alighieri, è forse quella che, nel [...] ma che l'immaginazione del poeta costruisce, con arte e fantasia, in modo da suggerire verità più profonde della tradizione manoscritta, tarda, lacunosa e scorretta, dalla mancata conoscenza di quest'opera da parte dei commentatori più antichidella ...
Leggi Tutto
Dante Alighieri, Opere minori: Quaestio de aqua et terra - Introduzione
Francesco Mazzoni
Giunto ormai a questa parte del volume il paziente lettore si è certamente reso conto, attraverso pagine riguardanti [...] delle sfere dell'acqua e della terra: problema che fin dall'antichità seguendo lo primo movimento del cielo; ma tarda molto per la sua grossa matera e per vostri alimenti. l L'altra rimase, e cominciò quest'arte l che tu discerni, con tanto diletto, l ...
Leggi Tutto
Letteratura e società
Vittorio Strada
Boris Dubin
Lev Gudkov
Introduzione
Impostazione del problema.Il rapporto tra letteratura e società è suscettibile di varie interpretazioni non soltanto perché [...] alle classi sociali superiori della società romana, immettendovi la semantica astratta dell'esemplarità. Più tardi i classicisti francesi interpretarono il 'classico' come ciò che è caratteristico di tutta la civiltà antica, e prima di tutto ...
Leggi Tutto
ZEUS (Ζεύς; Δεύς, Δαίς, Δίς, Δάν, Δήν; Ζδεύς, Σδεύς, Ζάν, Ζεῖς, Ζήσ, Τάν)
E. Paribeni
Con una certa estensione di termini Z. è detto da Omero "padre degli uomini e degli dèi", il più potente, il più [...] e semplici. Se lo splendido torso tardo arcaico di un personaggio dalla chioma Eracle. In quella sorta di Bibbia delle storie mitiche dell'antichità, l'Arca di Kypselos (v.), tutte le possibilità narrative dell'arte corinzia, ma in particolare ...
Leggi Tutto
retòrica (ant. o raro rettòrica) s. f. [dal lat. rhetorica (ars), gr. ῥητορική (τέχνη)]. – 1. a. L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace; sorta nella Grecia antica con i sofisti, con finalità prevalentemente pragmatiche,...
palmireno
palmirèno agg. [dal lat. Palmyrenus]. – Relativo all’antica città di Palmira (gr. Παλμύρα, lat. Palmyra), in Siria, posta a metà strada fra il Mediterraneo e l’Eufrate, a circa 250 km dalla città di Damasco, e che per tale sua posizione...