L'armata Brancaleone
Giacomo Manzoli
(Italia/Francia 1965, 1966, colore, 119m); regia: Mario Monicelli; produzione: Mario Cecchi Gori per Fair Film/ Les Films Marceau; sceneggiatura: Age e Scarpelli, [...] , allora, abbiamo un film capace di inventarsi una lingua completamente nuova, a metà strada fra la parodia delle reminiscenze del quella della Commedia dell'Arte, di cui Monicelli è da sempre estimatore) e a riflettere su di esse e l'antropologia ...
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De Toth, André
Lorenzo Esposito
Nome d'artedi Sárvári Farkas-falvi Tóthfalusi Tóth Endre Antal Mihály, regista cinematografico e sceneggiatore ungherese, naturalizzato statunitense, nato a Makó il [...] all'estero, tra cui Öt óra 40 (Le cinque e 40), Toprini nász (Balalaika), Két lány az utcán (Due ragazze distrada). Lasciato definitivamente il suo Paese alla fine del 1939, in Gran Bretagna lavorò nell'entourage dei Korda come regista della seconda ...
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Hathaway, Henry
Fabio Giovannini
Nome d'artedi Henri Leopold de Fiennes, regista cinematografico statunitense, nato a Sacramento il 13 marzo 1898 e morto a Los Angeles l'11 febbraio 1985. Tipico professionista [...] Louis de Rochemont, diresse alcuni film in cui, utilizzando uno stile documentaristico, delineò vicende di spionaggio (The house on 92nd street, 1945, La casa della 92a strada; 13 Rue Madeleine, 1946, Il 13 non risponde) e si ispirò a fatti ...
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Konec Sankt-Peterburga
Natalia Noussinova
(URSS 1927, La fine di San Pietroburgo, bianco e nero, 91m a 24 fps); regia: Vsevolod Pudovkin, con la collaborazione di Michail Doller; produzione: Mežrabpom-Rus′; [...] , Mat′ (La madre), realizzato nel 1926, aveva indicato una strada da seguire all'intero cinema sovietico, che si era così diviso in d'Artedi Mosca), qui trattati come caratteri o pure presenze fisiche: un gesto casuale del braccio da parte di una ...
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Gilbert, John
Callisto Cosulich
Nome d'artedi John Pringle, attore cinematografico e teatrale, sceneggiatore e regista statunitense, nato a Logan (Utah) il 10 luglio 1895 e morto a Los Angeles il 9 [...] effettivamente credere e investire.
Figlio d'arte (il padre dirigeva una compagnia di giro, la madre era l'attrice regia con Love's penalty, di cui firmò sceneggiatura e soggetto. G. sperava di continuare su questa strada, ma fu richiamato all'ordine ...
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Lugosi, Bela
Luigi Guarnieri
Nome d'artedi Béla Ferenc De-sző Blaskó, attore teatrale e cinematografico ungherese, naturalizzato statunitense, nato a Lugos (od. Lugoj, Romania) il 20 ottobre 1882 e [...] meets the Wolf Man (1943; Frankenstein contro l'uomo lupo) di Roy William Neill ebbe l'occasione di interpretare la 'creatura', ruolo che aveva rifiutato nel 1931, spianando la strada alla carriera di Boris Karloff. Respinto ai margini dell'industria ...
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Nazzari, Amedeo
Monica Cardarilli
Nome d'artedi Salvatore Amedeo Buffa, attore cinematografico, nato a Cagliari il 10 dicembre 1907 e morto a Roma il 7 novembre 1979. Interprete significativo del cinema [...] come migliore attore per Il bandito di Alberto Lattuada. Iscrittosi a Roma alla facoltà di Ingegneria, nel 1927 abbandonò gli studi e scelse la strada della recitazione, lavorando in compagnie teatrali di ottimo livello. Il debutto cinematografico ...
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Ameche, Don
Francesco Costa
Nome d'artedi Dominic Felix Amici, attore cinematografico statunitense, di origine italiana, nato a Konosha (Wisconsin) il 31 maggio 1908 e morto a Scottsdale (Arizona) [...] quali reciterà ancora in Love is news (1937; L'amore è novità) di Tay Garnett. Fu quindi il rivale di Power in Alexander's ragtime band (1938; La grande strada bianca) di King, sotto la cui regia i due giovani attori si ritrovarono, stavolta fratelli ...
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Makhmalbaf, Mohsen
Massimo Causo
Regista, sceneggiatore e montatore cinematografico iraniano, nato a Teheran il 29 maggio 1957. Il suo cinema, scaturito dal contatto diretto con le prime esperienze [...] Sokout (1998; Il silenzio), apologo sulla necessità di seguire liberamente la propria ispirazione interiore, basato sul racconto di un bambino cieco attratto dalla musica di un suonatore distrada. Alla tragedia del popolo afghano oppresso dal regime ...
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Eaubonne, Jean d' (propr. D'Eaubonne, Jean Adrien)
Alessandro Cappabianca
Scenografo cinematografico francese, nato a Talence (Gironda) l'8 marzo 1903 e morto a Boulogne-Billancourt il 30 luglio 1971. [...] scalone a spirale e il ballatoio rotondo, sormontati da un'enorme cupola vetrata. Fu questo il momento culminante dell'artedi d'Eaubonne. In seguito, non gli sarebbe più capitato un incontro artistico e produttivo così capitale come quello con ...
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cibo di strada
loc. s.le m. Cibo che si consuma anche passeggiando, talvolta in occasione di fiere e manifestazioni popolari, spesso tipico della cucina locale, regionale, etnica. ◆ «Da Michele» resiste la tradizione della pizza come cibo...
friluftsliv s. m. inv. Stile di vita improntato a un contatto stretto con la natura e con la ricerca di momenti di vita all’aria aperta, all’insegna del benessere fisico e mentale. ◆ Il friluftsliv norvegese offre un’alternativa, piena di ispirazioni,...