Pittore (m. forse a Siena nella pestilenza del 1348). Attivo soprattutto a Siena e ad Assisi, risentì dell'arte di Duccio da Boninsegna e assimilò le suggestioni volumetrico-spaziali di Giotto, aggiungendovi [...] rappresentati e una sensibilità per i dettagli quotidiani. La sua arte trova l'espressione più compiuta nel trittico della Natività della giotteschi (capacità della resa spaziale, funzione drammatica del chiaroscuro realizzata in venature di dolce ...
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Poeta, drammaturgo, musicista e filosofo indiano (Calcutta 1861 - ivi 1941). Considerato una delle figure più rappresentative dell'India moderna, si fece portavoce di un messaggio di armonia universale [...] a scritti di soggetto sociale e politico, dalla drammatica alla letteratura narrativa. Una vasta e meritata risonanza e dal settantesimo della sua morte, la Galleria nazionale d’arte moderna di Roma ha dedicato una retrospettiva The Last Harvest ...
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Nome d'arte del regista statunitense Shelton Jackson Lee (n. Atlanta 1957), uno dei più significativi esponenti della cultura afroamericana nel cinema contemporaneo. Segnalatosi con la regia di She's gotta [...] man (2006). Autore nel 2006 del documentario When the levees broke. A requiem in four acts, lucida e drammatica analisi dell'inefficienza degli organi governativi statunitensi nel fronteggiare l'emergenza prodotta dall'uragano Katrina a New Orleans ...
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Umanista (Firenze 1534 - ivi 1612). Di famiglia nobile e ricca, fu avviato alla carriera delle armi: partecipò alla guerra di Siena (1553-54), alla difesa di Malta contro i Turchi (1565) e infine, chiamato [...] . Criticò lo stile polifonico allora invalso, per esortare a un'arte che sapesse ravvivare l'espressione e rendere evidente il dialogo nella rappresentazione drammatica, quale si trovò infatti nella nuova monodia. A questa soluzione contribuì ...
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Nell’antica Grecia, originariamente il rito magico della purificazione, inteso a mondare il corpo contaminato. Sotto l’influsso delfico e dell’orfismo, il concetto di c. assunse un significato più profondamente [...] con Platone. Mentre questi infatti condannava la poesia, soprattutto drammatica, come rappresentazione ed esaltazione di perniciose passioni, Aristotele, ferma restando la definizione dell’arte come imitazione della natura (mimesi), sostenne che la ...
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Scrittore polacco (Laskowo-Głuchy, Varsavia, 1821 - Parigi 1883). Dal 1842 all'estero, trascorse gli ultimi anni a Parigi, in miseria. Incompreso nel suo tempo, fu riscoperto e pubblicato agli inizî del [...] in versi Promethidion (1851) la sua austera concezione dell'arte. Anticipatore di alcuni aspetti del simbolismo, indugiò volentieri in rievocazioni fantastiche del passato, come nei misteri drammatici Wanda (1850) e Krakus (1851). Tra i suoi drammi ...
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virziPallaoro, Andrea. – Regista e sceneggiatore cinematografico italiano (n. Trento 1982). Conseguito un master in Regia cinematografica al California Institute of Arts e laureatosi in Cinema all’Hampshire [...] i più interessanti del nuovo cinema italiano con la pellicola drammatica Medeas (2013; premiata nello stesso anno al Marrakech Film presentato in concorso alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, come il successivo Monica ...
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Pittore francese (n. Rodez, Aveyron, 1919 - Rodez 2022). Si formò da autodidatta nella propria città natale studiando le vestigia dell'arte preistorica e romana: nel 1946 si stabilì a Parigi. Dopo una [...] di forza. Nella ricerca severa e costante di un linguaggio essenziale, la sua pittura riceve una vigorosa impronta drammatica dalla disposizione strutturalmente organizzata di violenti segni scuri su fondi grigi o chiari, a volte ravvivati da un ...
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Scrittore e giornalista (Bagnara Calabra 1860 - Roma 1933), noto anche con lo pseudonimo di Rastignac. Dopo aver trascorso qualche anno a Napoli, dove esordì nel giornalismo, si trasferì a Roma, redattore [...] libro della guerra, 1915; L'aggressione della Germania, 1918; L'Adriatico senza pace, 1919; ecc.) e di critica letteraria e drammatica (Nell'arte e nella vita, 1900; L'energia letteraria, 1905). Fu anche poeta (Strofe, 1881; Pulvis et umbra, 1894) e ...
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Attore, regista e critico drammatico (Limoges 1858 - Le Pouliguen 1943). Nel 1887 fondò a Parigi il Théâtre-Libre; si propose una riforma delle vecchie consuetudini di recitazione e l'avvento di una nuova [...] arte scenica ispirata al naturalismo. Nel 1894 passò al Gymnase, nel 1896 fu condirettore dell'Odéon, ma poco dopo fondò un una parentesi cinematografica, lasciò le scene per la critica drammatica. La sua scuola riuscì a imporsi durevolmente e da ...
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drammatica
drammàtica s. f. [der. di drammatico]. – In genere, lo stesso che arte drammatica, intesa come l’arte di comporre opere destinate al teatro o di rappresentarle sulla scena: la d. ebbe in quell’epoca numerosi cultori. Anche, ma poco...
arte
s. f. [lat. ars artis]. – 1. a. In senso lato, capacità di agire e di produrre, basata su un particolare complesso di regole e di esperienze conoscitive e tecniche, e quindi anche l’insieme delle regole e dei procedimenti per svolgere...