GUGLIELMI, Rodolfo Pietro (in arte Rodolfo Valentino)
Paola Cristalli
Nacque a Castellaneta, presso Taranto, il 6 maggio 1895 da Giovanni e da Gabriella Barbin.
Il padre, ex capitano di cavalleria, esercitava [...] ; il progetto naufragò e il G. si trovò a interpretare invece Cobra (1925, di J. Henaberry).
Una commedia sofisticata virata al drammatico dove, un poco come agli esordi, il suo ruolo fu quello d'un seduttore italiano, il cui destino era dominato da ...
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Costumi
Mario Verdone
Nello spettacolo i c. sono per loro natura drammaturgicamente 'espressivi'. Nell'atto primo di Amleto, Polonio afferma che "una delle prime qualità del vestimento è la sua espressività". [...] caratterizza l''eroe'" (p. 23). Come nella commedia dell'arte, così nel cinema il personaggio deve essere definito nel suo ruolo dei c. di Marlene Dietrich. Una coerenza nell'utilizzazione drammatica dei c. è palese in Ernst Lubitsch (che in origine ...
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Testimonianze - Charlot, ovvero Charlie
Francesca Sanvitale
Charlot, ovvero Charlie
Nel febbraio del 1914 faceva il suo ingresso in scena, in due comiche della Keystone, Charlie, ovvero Charlot per [...] Keaton a ritornare sul palcoscenico, ben conscio che da lui richiede un'angosciosa citazione drammatica, un memento senza speranza.
Chaplin scrisse che il segreto dell'arte sta nell'energia ed egli la cercava nel silenzio di una stanza spoglia per ...
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Melodramma
Massimo Marchelli
Genere non omogeneo ma consolidato nella tradizione culturale ‒ teatrale, musicale e letteraria ‒, il m. si è imposto anche sullo schermo da quando il cinema ha cominciato [...] di Billy Wilder, che fece seguire a una stagione drammatica (senza cioè gli estremismi emotivi propri del m.) forme cinematografiche nell'ottica del poeta che interviene nel rapporto tra arte e vita. Some came running (1959; Qualcuno verrà), forse ...
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Ejzenštejn, Sergej Michajlovič
Pietro Montani
Regista e teorico del cinema, nato a Riga (Lettonia) il 22 gennaio 1898 e morto a Mosca l'11 febbraio 1948. Con i suoi film contribuì in modo determinante [...] si proponeva di ricavare la sua configurazione drammatica complessiva dalle strutture costitutive di un fenomeno preciserà all'inizio degli anni Trenta e che resterà costante: l'arte è il luogo di elaborazione di una forma sensibile e affettiva del ...
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Politico, cinema
Sergio Di Giorgi
Per cinema politico si intende un cinema che racconta e analizza la condizione umana di fronte al Potere e alla Storia e che si oppone alle verità imposte dalla 'storia [...] Hollywood avrebbe rappresentato la massima espressione ‒ il cinema si trasformò, con l'ascesa dei regimi totalitari, drammaticamente, in arte dell'esilio, però generatrice di rilevanti processi di contaminazione e 'ibridazione' tra le culture. Basti ...
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CANUDO, Ricciotto
Sisto Sallusti
Nacque a Gioia del Colle (Bari) il 2genn. 1877 da Eugenio e da Emilia Stampacchia. Conseguita la licenza presso la sezione fisicomatematica dell'istituto tecnico di [...] attività di teorico teatrale si rinvengono una trilogia drammatica (di cui Le délire de Clytemnestre [ par l'Etna, Paris 1926, pp. 45 ss.; R. Canudo, L'estetica della settima arte, in L. Chiarini-U. Barbaro, Problemi del film, Roma 1939, pp. 47-59 ...
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Narrativi, procedimenti
Sandro Bernardi
Il cinema non ha sempre raccontato storie, anzi, in origine non sapeva neppure che cosa fossero: era stato concepito per riprendere e proiettare vedute di una [...] Questo modello trovò il suo primo momento di grande espressione drammatica nel finale di The birth of a nation, dove ben speciali e giochi visivi. Il cinema torna a essere un'arte della meraviglia come alle origini.
Bibliografia
H. Münsterberg, The ...
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LUCIANI, Sebastiano Arturo
Anna Ficarella
Nacque ad Acquaviva delle Fonti, presso Bari, il 9 giugno 1884 da Michele e da Giuseppa Gissi. Compì la sua formazione musicale dapprima a Napoli, dove studiò [...] del secolo XVI trascritte e ridotte in forma di "suite drammatica" per lo spettacolo La fantasima (4 febbr. 1923, dramma greco, in Il Marzocco, 8 giugno 1913; Il cinematografo e l'arte, ibid., 10 ag. 1913; La rinascita della danza, in Harmonia, II ...
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Balázs, Béla
Marco Vallora
Pseudonimo di Hermann Bauer, scrittore, teorico del cinema e sceneggiatore ungherese, nato a Szeged il 4 agosto 1884 e morto a Budapest il 17 maggio 1949. Con capillare completezza [...] , causa e fase dinamica dell'azione", ossia "elemento drammatico del film" (p. 212). Non limitandosi a una l'immagine, introduzione a B. Balázs, Il film. Evoluzione ed essenza di un'arte nuova, Torino 19872, pp. XV-LI.
G. Grignaffini, Sapere e teorie ...
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drammatica
drammàtica s. f. [der. di drammatico]. – In genere, lo stesso che arte drammatica, intesa come l’arte di comporre opere destinate al teatro o di rappresentarle sulla scena: la d. ebbe in quell’epoca numerosi cultori. Anche, ma poco...
arte
s. f. [lat. ars artis]. – 1. a. In senso lato, capacità di agire e di produrre, basata su un particolare complesso di regole e di esperienze conoscitive e tecniche, e quindi anche l’insieme delle regole e dei procedimenti per svolgere...