Attore e regista italiano (Pesaro 1930 - Roma 2024). Diplomato all'Accademia d'artedrammatica, s'impose accanto a M. Benassi nei Fratelli Karamazov di Dostoevskij-Copeau (1954), confermando il suo talento [...] d'interprete moderno in Lunga giornata verso la notte di E. O'Neill (1956), Lavinia fra i dannati di C. Terron (1959) e, con la Compagnia dei Quattro diretta da F. Enrìquez, nel Rinoceronte di E. Ionesco ...
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Cavallo, Francesca. – Imprenditrice, regista teatrale e scrittrice per l’infanzia italiana (n. Taranto 1983). Laureatasi nel 2005 in Scienze umanistiche per la comunicazione all'Università Statale di [...] Milano, diplomatasi nel 2008 in Regia teatrale alla scuola d'artedrammatica Paolo Grassi di Milano, ha diretto numerosi spettacoli teatrali e fondato il collettivo artistico Kilodrammi e, a Lizzano, il festival internazionale di immaginazione ...
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Attrice italiana (Firenze 1927 - Roma 2003). Interprete di moderna tecnica e nervosa sensibilità, offrì le prove migliori con registi come G. Strehler (I giganti della montagna di L. Pirandello, 1966; [...] 1997). Attenta alla drammaturgia contemporanea, fu eccellente nel Minetti di T. Bernhard (1994, per l'Accademia d'artedrammatica, dove insegnava recitazione), impersonando con partecipazione ma senza mimetismo il grande attore tedesco. Tra le ultime ...
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Attore statunitense (Chicago 1922 - Bridgeport 2000); figlio di un attore, frequentò l'Accademia di artedrammatica di New York. Ottenne il primo successo con The iceman cometh di O'Neill nel 1956, successo [...] confermato dalle successive interpretazioni: Long day's journey into night di O'Neill (1956); Toys in the attic di Hellman (1960); After the fall di Miller (1964); But for whom Charlie di Behrman (1964); ...
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Garrone, Riccardo. – Attore italiano (Roma 1926 – Milano 2016). Attore versatile e raffinato, dotato di notevole ironia, dopo aver frequentato l'Accademia d'Artedrammatica Silvio D'Amico, ha cominciato [...] la sua carriera a teatro, prima con la compagnia Gassman-Torrieri-Zareschi poi presso il Teatro Parioli di D. Verde e il Teatro Sistina. Contemporaneamente all’attività teatrale ha affiancato quella cinematografica, ...
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Nome d'arte dell'attore francese P.-Albert Espinasse (Parigi 1905 - Brunico 1972). Figlio di attori, studiò artedrammatica e si dedicò al teatro sia come attore sia come autore di commedie da lui stesso [...] recitate. La sua interpretazione teatrale più importante risale al 1951, quando impersonò il ruolo di Goetz in Le diable et le bon Dieu di J.-P. Sartre. Come attore cinematografico esordì nel 1924 in La ...
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Attore italiano (Macerata 1929 - Roma 2021). Diplomatosi all'Accademia d'artedrammatica a Roma, ha lavorato con il Piccolo Teatro di Milano e con G. Strehler, che lo ha diretto in alcune delle sue migliori [...] interpretazioni (Il gioco dei potenti, dall'Enrico VI di W. Shakespeare, 1965; Il giardino dei ciliegi, 1974; Come tu mi vuoi, 1988; I giganti della montagna, 1994). Attore dalla recitazione, sobria e ...
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Letterato (Montechiarugolo 1539 - Parma 1608). Scrisse poesie amorose in volgare (Rime, 1575; ed. accr. 1586), sei libri di Carmina in latino (1600), il Trattato del debito del cavaliere (1596). Studioso [...] delle leggi dell'artedrammatica, fu soprattutto celebre come autore di cinque tragedie (Merope, 1589; Tancredi, 1597; Galatea, 1603; Vittoria, su Pier delle Vigne, 1605; Polidoro, 1605), fondate essenzialmente sul conflitto tra la ragion di stato e ...
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Attore e capocomico (San Casciano in Val di Pesa 1768 - Firenze 1838). Grande interprete di Alfieri, predilesse una recitazione nobile, un po' troppo magniloquente. Insegnante d'arte scenica all'Accademia [...] di belle arti di Firenze, pubblicò le celebri Lezioni di declamazione d'artedrammatica (1832). Autore di commedie e di un saggio su Napoleone, lasciò anche un voluminoso libro di ricordi (Vittorio Alfieri a Firenze, post., 1896). ...
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Teatro
Antonio Audino
Nel momento storico in cui i generi dello spettacolo si sono dissolti o mescolati con altro, ovvero tra l'ultimo scorcio del 20° sec. e l'inizio del successivo millennio, al t. [...] dei particolarismi e degli interessi, sempre molto distanti dai territori dell'arte.
Una specifica legge sul t., per es., non è le novità e gli sconfinamenti di campo (v. drammatica, letteratura). Essendo ormai piuttosto desueto il rapporto della ...
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drammatica
drammàtica s. f. [der. di drammatico]. – In genere, lo stesso che arte drammatica, intesa come l’arte di comporre opere destinate al teatro o di rappresentarle sulla scena: la d. ebbe in quell’epoca numerosi cultori. Anche, ma poco...
arte
s. f. [lat. ars artis]. – 1. a. In senso lato, capacità di agire e di produrre, basata su un particolare complesso di regole e di esperienze conoscitive e tecniche, e quindi anche l’insieme delle regole e dei procedimenti per svolgere...