Dalla loro residenza suburbana i Camaldolesi di Classe, dopo il sacco francese del 1512, si trasferirono in Ravenna, e quivi edificarono l'insigne monastero che conservò il nome originario di Classe e [...] dal padre Fausto Pellicciotti (v. Tav. XL alla v. barocca, arte). Il Canneti fu il vero fondatore della Classense, che da lui, offizioli miniati di scuola ferrarese, toscana, lombarda, francese, fiamminga, dei secoli XV-XVI (fra i quali il Cod ...
Leggi Tutto
JORDAENS, Jacob
Leo van Puyvelde
Pittore, nato ad Anversa il 19 maggio 1593, morto il 18 ottobre 1678. Ritrattista, pittore di quadri storici, di genere, religiosi, mitologici, è fra i migliori pittori [...] della brillante pleiade fiamminga del sec. XVII.
Nel 1607 si collocò come allievo presso Adam van Noort; e, divenuto suo genero, rimase con lui sin verso il 1634. Ma decisiva per la sua arte fu l'influenza di Rubens, del quale è tra i seguaci più ...
Leggi Tutto
TOLEDO (A. T., 134-135)
Piero LANDINI
Delphine FITZ DARBY
Città degli Stati Uniti, terzo tra i grandi centri dello stato di Ohio, dopo Cleveland e Cincinnati; occupa il 27° posto tra le grandi città [...] città è piacevole e ha belle strade.
Il museo d'arte, disegnato da Green e Wicks, è un bell'edificio scuole di pittura importanti vi sono rappresentate: italiana, spagnola, fiamminga, olandese, francese, inglese e americana. Vi sono anche incisioni ...
Leggi Tutto
. Famiglia tedesca, da cui provennero parecchi celebri attori. È di origine fiamminga (il nome si leggeva un tempo De Vrient), dedita ai commerci. Primo dei D. che passasse al teatro fu Ludwig, nato il [...] suoi contemporanei (per es., al Tieck e al Hoffmann) che sovente a lui s'ispirarono. Esordì appena ventenne (col nome d'arte di Hertzberg) e si affermò nel periodo passato a Breslavia (1809-1815). Fu poi chiamato a Berlino a succedere al celebre ...
Leggi Tutto
WANDERS, Marcel (propr. Marcelino Theodorus Leonardus Gijsbertus)
Ivo Caruso
Designer, art director e imprenditore neerlandese, nato a Boxtel (Noord-Brabant) il 2 luglio 1963. Tra i principali rappresentanti [...] innovazione, neobarocchismo e ispirazioni alla tradizione estetica fiamminga nelle lavorazioni di vetri, metalli e ceramiche da totem, sedute ed enormi lampade che citano l’arte topiaria e sono realizzate rivestendo di resina sculture in pizzo ...
Leggi Tutto
Pedro, pittore spagnolo, nacque a Parades de Nava (Palencia) alla metà del sec. XV, morì circa il 1506. Dovette avere la sua prima iniziazione nella pittura in uno studio simile a quello di Fernando Gallego, [...] come egli in patria ritornasse sotto il predominio dell'influenza fiamminga.
Alonso B., scultore, figlio di Pedro, nacque a , settembre 1915; id., P. B. en Italia, in Archivo Español de Arte y Arqueología, III (1927), pp. 133-38; A. L. Mayer, ...
Leggi Tutto
Compositore, nato probabilmente a Condé circa il 1445 (secondo alcuni circa il 1450), morto a Condé il 27 agosto 1521. Intorno allo svolgimento dei suoi studî musicali mancano notizie esaurienti, ma sembra [...] quell'ambiente di artisti in gran parte francesi e fiamminghi egli doveva trovare elementi certo favorevoli alla sua formazione. lirici.
Tale proprietà d'imperioso lirismo si presenta in quest'arte come ben poche volte prima di essa s'era fatto, ...
Leggi Tutto
Scultore fiammingo della fine del sec. XIV. Probabilmente era l'autore delle due pale d'altare in legno scolpito e policromo, che Filippo l'Ardito, duca di Borgogna, avendole vedute l'una nella chiesa [...] valore inestimabile per lo studio degl'inizî della scuola fiamminga. Le sculture dell'altra pala rappresentano la Decollazione che non si trovano sempre in consimili sculture di arte più tarda.
Bibl.: Dell'abbondante bibliografia elemento principale ...
Leggi Tutto
Musicista, nato a Harlebeke nelle Fiandre il 17 agosto 1834, morto ad Anversa l'8 marzo 1901. Studiò al conservatorio di Bruxelles, vincendo il Prix de Rome nel 1857 con la cantata Le Meurtre d'Abel; in [...] che non possedeva più da secoli una propria arte musicale.
Della copiosa produzione del B. vanno ricordati 1889) per soli, coro e orchestra. Inoltre il B. compose tre opere fiamminghe (Het dorp in't gebergte e Isa nel 1867, Pompeia nel 1896), ...
Leggi Tutto
MONTE, Philippe de
Romolo Giraldi
Musicista fiammingo, nato nel 1521 a Malines (e non a Mons nel Hainaut, come aveva fatto supporre il suo nome, che sembra essere latinizzazione del fiammingo Van den [...] .
Il De M. è uno degli ultimi e maggiori musicisti della scuola fiamminga; fu attivo, modesto, di carattere dolce e gioviale. Assorbita a Roma l'arte del grande Palestrina, molto contribuì all'epurazione della polifonia sacra. Nel genere profano ...
Leggi Tutto
fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; seterie f.; più genericam., della metà settentr....
maestro1
maèstro1 (o maéstro) s. m. [lat. magĭster, der. di magis «più»]. – 1. (f. -a) a. In senso ampio, chi conosce pienamente una qualche disciplina così da possederla e da poterla insegnare agli altri: vero, insigne, grande, sommo, insuperabile...