Pittore, nato a Sesto Calende nel 1477, morto a Milano il 27 luglio 1523. Scarsissime sono le notizie biografiche di lui, difficile un ordine cronologico delle sue opere, ma attraverso l'esame di queste [...] una collaborazione del Bernazzano, pittore di educazione e origine fiamminga. Altre opere tra le migliori di C. sono pittura della scuola italiana nel Louvre, in L'Arte, IX (1906), p. 410; A. Venturi, Storia dell'arte italiana, VII, iv, Milano 1915, p ...
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. In origine gli antiquarî sono gli amatori delle forme classiche della lingua e dello stile (Suet., Aug., 86) ma in un documento ufficiale com'è l'editto di Diocleziano (De pretiis rerum) antiquarius [...] figura dell'antiquario che adopera la propria intelligenza d'arte a formare collezioni altrui, comee quell'Iacopo da Strada , di oggetti diversi è soggetto frequente alla pittura fiamminga. In Italia ora il termine antiquario si riferisce soltanto ...
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Uomo politico e scrittore belga, nato a Marcinelle (Hainaut) il 21 agosto 1864. Esercitò l'avvocatura a Charleroi, partecipando alla vita politica, dapprima nelle file del partito liberale progressista, [...] è membro dell'Istituto internazionale per l'unificazione del diritto privato.
È noto anche come critico d'arte, che ha studiato soprattutto la pittura fiamminga.
Fra i suoi lavori più notevoli in questo campo vanno ricordati gli articoli su Le maître ...
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Scrittore belga, nato a Monaco da genitori fiamminghi nel 1827, e morto a Bruxelles nel 1879. Trascorse la vita in quest'ultima città, ove ricevette un'educazione completamente francese. Compiuti gli studî [...] universitarî, collaborò a giornali d'arte, e solo tardi ottenne una cattedra di letteratura alla Scuola militare che germogliano dall'immaginazione fertile e pittoresca, l'anima fiamminga, sensuale e mistica, fantasiosa e realistica, trova la sua ...
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Compositore belga, nato ad Anversa il 25 gennaio 1851, morto il 26 maggio 1912. Di famiglia assai modesta, imparò la musica come corista. Avendo perduto il padre a soli 13 anni, si guadagnò la vita dando [...] l'influenza di Wagner, ma appena dipinge la folla fiamminga riprende intera la propria personalità, e, anche per l ottimo partito ch'egli seppe trarre dal folklore, giunge alla sua arte più viva e duratura. Un ritmo potente anima le masse popolari ...
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ISAAK (Isaac, Ysac), Heinrich (o Arrigo Tedesco)
Musicista, nato (s'ignora dove) nella prima metà del sec. XV, morto a Firenze nel 1517. Nonostante l'attributo di Tedesco unito in Italia al suo nome, [...] Europa, e specialmente in Italia, una larga rinomanza.
Nell'arte di I. si notano infatti elementi stilistici proprî d'una musica a una chiarezza, a una saporosità infrequenti tra i Fiamminghi del secondo Quattrocento. Si spiega così il favore che ...
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Nato a Rochester (Inghilterra) nel 1856, spiegò multiformi attività: alpinismo, esplorazione geografica, arte e storia dell'arte, politica. Cominciò a insegnare nel 1882, e a 29 anni era professore di [...] attività sono riflesse nelle molte e svariate pubblicazioni del C. nel campo della critica e della storia dell'arte inglese, italiana, fiamminga e tedesca; in quello dell'alpinismo, in cui pubblicò guide e opere descrittive; in quello infine dell ...
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VERVIERS (A. T., 44)
Emilio Malesani
Città del Belgio, capoluogo di circondario nella provincia di Liegi, sulla Vesdre, affluente dell'Ourthe. La città che contava 50.000 abitanti nel 1930, e che si [...] Ville" che risale al 1774; notevole poi il museo municipale per collezioni d'arte e di archeologia, e specialmente per una raccolta di porcellane e di quadri delle scuole fiamminga e olandese del sec. XVII. Sulla piazza omonima sorge il monumento al ...
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Scultore fiammingo, nato il 15 maggio 1693 a Bruxelles, vi mori il 16 novembre 1756. Studiò a Parigi forse presso Nicola Coustou; fu poi a Roma e al ritorno venne accolto come maestro nella corporazione [...] , nel 1722. Fu direttore dell'accademia di disegno di Bruxelles. Il B., pur conservando l'originaria impronta fiamminga, operò sotto l'influenza dell'arte francese riuscendo tra gli artisti più produttivi, più graziosi e più delicati del Settecento ...
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Questo compositore, al quale si attribuisce generalmente il nome di Felice Antonio (dimostrato erroneo da Felipe Pedrell nella prefazione alla moderna ristampa delle opere sue in Hispaniae schola musica [...] progressivamente a seconda della loro difficoltà tecnica. Vi predomina l'arte della diminuzione svolta sopra composizioni vocali dei più noti maestri di scuola franco-fiamminga: Josquin, Crequillon, Clemens non papa, Mouton, Verdelot, oppure sopra ...
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fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; seterie f.; più genericam., della metà settentr....
maestro1
maèstro1 (o maéstro) s. m. [lat. magĭster, der. di magis «più»]. – 1. (f. -a) a. In senso ampio, chi conosce pienamente una qualche disciplina così da possederla e da poterla insegnare agli altri: vero, insigne, grande, sommo, insuperabile...