CORENZIO, Belisario
Francesco Abbate
Greco di origine - era infatti nato in Acaia nel 1558 -, giunto a Napoli nel 1570 c. (cfr. Ambrasi, 1962, p. 387), il C. godette presso i contemporanei e gli antichi [...] il rapporto del C. con la contemporanea pittura dei fiamminghi a Napoli appare in effetti assai stretto.
Fonti e nell'Italia merid., Firenze 1929, pp. I s.; B. Molaioli, Opere d'arte del Banco di Napoli: la cappella del Monte di Pietà, Napoli 1953, p ...
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JAQUERIO, Giacomo
Simone Baiocco
Non si conoscono gli estremi biografici di questo pittore, figlio di Giovanni, attivo all'inizio del Quattrocento in ambito piemontese.
Poche sono le notizie sul padre [...] de Prindalle, il grande maestro di origine fiamminga giunto in Savoia dopo l'esperienza borgognona, E. Castelnuovo - G. Romano, Torino 1979; E. Castelnuovo, G. J. e l'arte nel Ducato di Amedeo VIII, ibid., pp. 30-57; Id., Postlogium Jaquerianum, in ...
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CANAVESIO, Giovanni
Giovanni Romano
Se ne ignora la data di nascita, ma non deve cadere lontano dal 1425-30 perché il C. risulta già documentato a Pinerolo nel 1450 come "magister iohannes canavexii [...] Venasque, e riporta quindi il discorso sulle infiltrazioni fiamminghe nell'area tra Piemonte e Provenza. Già il . di perfezion., univ. degli studi di Roma, istit. di storia dell'arte, 1940, pp. 81-107; M. Malingue, Les primitifs niçois, Monaco 1941 ...
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VERRUA, Alessandro Cesare Scaglia
Toby Osborne
Nacque a Torino nel 1592, secondogenito di Filiberto Gherardo, conte di Verrua e di sua moglie, Bianca Ponte di Scarnafigi.
Crebbe probabilmente alla corte [...] del 1627, quando il suo agente e collezionista d’arte, Balthasar Gerbier, aprì negoziati informali con il pittore e infatti determinante nella scoperta di un complotto della nobiltà fiamminga contro il regime spagnolo.
Durante gli anni di esilio ...
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GARZONI, Giovanna
Gerardo Casale
, Nacque, quasi certamente, ad Ascoli Piceno nel 1600 da Giacomo e da Isabetta Gaia.
La data di nascita si ricava esclusivamente dalla Sacra Famiglia (collezione privata), [...] Se da una parte l'artista, alla maniera fiamminga, presenta una certa quantità di oggetti, diverse Rosci, G. G. dal palazzo reale di Torino a Superga, in Scritti di storia dell'arte in onore di Federico Zeri, II, Milano 1984, pp. 565-567; L. Salerno, ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgia Pollio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Quando, intorno alla metà del Cinquecento, di ritorno da Roma e in viaggio verso le Fiandre, [...] dell’opera d’arte con la natura, ricca di piante, alberi, laghetti, grotte: l’arte deve confondersi con gli l’artista che meglio rappresenta la cultura di Giambologna è il fiammingo Adriaen de Vries. Dopo la formazione fiorentina nella bottega di ...
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MARCHETTI, Marco, detto Marco da Faenza
Valerio Da Gai
Nacque a Faenza da Andrea di Giacomo. La sua data di nascita viene generalmente collocata tra il secondo e il terzo decennio del Cinquecento, comunque [...] in opera nello scrittoio di Calliope, compiuta dal fiammingo Gualtieri d'Anversa (ibid., p. 49).
del tardo manierismo faentino (1939), in Gli artisti. La città. Gli studi sull'arte faentina di A. Corbara, Bologna 1986, pp. 210-221; P. Barocchi, ...
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CAVAZZONI, Girolamo (Girolamo da Urbino, Girolamo da Bologna)
Oscar Mischiati
Figlio di Marc'Antonio, fu attivo dal 1540 al 1577 come organista e compositore: non si sa con esattezza dove e quando sia [...] ricollega allo stile mottettistico della più matura scuola fiamminga, in particolare di Adrian Willaert e Jacques 1532, p. 512; F. Tebaldino, prefazione a C. Antegnati, L'arte organica, Brescia 1608; P. Canal, Della musica in Mantova, in Memorie ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Manuela De Giorgi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le vicende politiche e religiose delle Province Unite influenzano in modo decisivo [...] modo gli occhi vengano ingannati”, ribadendo il concetto che “l’arte della pittura è una scienza per rappresentare e per ingannare la tradizione artigiana. La casa di arazzi di origine fiamminga Spyerinx e le manifatture di ceramica che fioriscono ...
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RONDANI, Francesco Maria
Elisabetta Fadda
RONDANI, Francesco Maria. – Nacque a Parma il 15 luglio 1490 da Bernabeo de’ Rondani e fu battezzato il 19 dello stesso mese, con il nome di Giovan Francesco [...] fortemente condizionata dalla grafica nordica, tedesca e fiamminga.
Come suo collaboratore, che «col ), in Aurea Parma, I (1912), pp. 73-75; A. Venturi, Storia dell’arte italiana, IX, 2, La pittura del Cinquecento, parte II, Milano 1926, pp. 700 ...
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fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; seterie f.; più genericam., della metà settentr....
maestro1
maèstro1 (o maéstro) s. m. [lat. magĭster, der. di magis «più»]. – 1. (f. -a) a. In senso ampio, chi conosce pienamente una qualche disciplina così da possederla e da poterla insegnare agli altri: vero, insigne, grande, sommo, insuperabile...