Città della Francia una delle capitali regionali; capoluogo del dipartimento della Costa d'Oro e della XVIII regione economica. Sede di un'università, di un vescovado e di una corte d'appello. Sorge alla [...] commesse dai duchi di Borgogna a Jacques de Baerze e a Melchior Broederlam, importantissime per lo studio dei primordî dell'artefiamminga e della sua espansione. Tra le sculture del museo sono da ricordare quelle del Caffieri, del Houdon, del Rude ...
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SLUTER, Claus
Géza de Francovich
Scultore, nato Probabilmente ad Haarlem, morto a Digione tra il 24 settembre 1405 e il 30 gennaio 1406. Il suo nome appare nell'albo delle corporazioni degli scultori, [...] in modo convincente collegare col nome dello S. Rimane comunque stabilita l'appartenenza di lui all'ambito dell'artefiamminga con tutti quegli addentellati con la scultura francese e tedesca che tale appartenenza comporta.
La decorazione plastica ...
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HOLBEIN, Hans (il Giovane)
Paul Ganz
Pittore e incisore in legno. Nacque nel 1497 in Augusta, morì a Londra nel 1543. Imparò l'arte dal padre H. H. il Vecchio, a diciassette anni si trasferì a Basilea, [...] dovuta alla Riforma, lo spinse a trasferirsi in Inghilterra nell'autunno del 1526. Durante il viaggio ebbe occasione di studiare l'artefiamminga e di visitare in Anversa Quentin Matsys, considerato allora come il maestro più importante della pittura ...
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. Sono gli autori dei quattro evangeli accolti nel canone neotestamentario: i tre sinottici (Vangelo di S. Matteo, S. Marco e S. Luca) più il Vangelo di S. Giovanni (v. vangeli).
La prima arte cristiana [...] nella sinistra, a ricordo del miracolo del veleno, e benedice con la destra; queste due rappresentazioni sono frequentissime nell'artefiamminga e tedesca (A. Dürer, Luca di Leida, H. Memling, St. Lochner; in Italia Ercole De Roberti nella Galleria ...
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Così si designò in antico l'oggetto risultante dalla riunione per mezzo di cerniera di due tavolette, o valve, che, spalmate internamente di cera, servivano per la scrittura. Questa specie di libretto [...] fino dal '200 ebbe pure grandi dittici costituiti da tavolette riunite. Nel'400 il dittico dipinto fu caro specialmente all'artefiamminga, ma non mancò del tutto nemmeno tra noi: esempio i ritratti dei duchi d'Urbino, di Piero della Francesca ...
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MEISSEN (dal nome, d'origine slava, del fiume omonimo; A. T., 53-54-55)
Elio MIGLIORINI
Hans MOHLE
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Città della Sassonia, sulla riva sinistra dell'Elba e presso la confluenza del Triebisch e del Meissen, [...] è mirabilmente decorato. Il trittico dell'altare maggiore, con un'Adorazione dei Magi, è opera di un maestro molto vicino all'artefiamminga (circa 1520). Le statue dei due principi nel coro e le tre nella cappella di S. Giovanni, sono ottime opere ...
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Nacque a Neustadt il 15 novembre 1559, morì a Bruxelles il 15 luglio 1621. Fu il figlio minore di Massimiliano II e di Maria d'Austria, e nipote di Carlo V. A 18 anni, papa Gregorio XIII lo nominò cardinale; [...] delle arti; sotto di lui salì a gran rinomanza l'università di Lovanio, mentre Rubens continuava la tradizione gloriosa dell'artefiamminga. Morì allo scadere della tregua, e fu sepolto a Bruxelles, nella chiesa di S. Gudula. La vedova resse fino al ...
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Pittore, nato nella diocesi di Laon verso il 1410. Nel 1447 si stabilì ad Avignone, dove nel 1452 ricevette dal Cadart l'incarico di eseguire una Madonna di Misericordia per la chiesa dei Celestini di [...] a Chantilly. Questa opera, di semplice composizione, e che fu eseguita in collaborazione con Pierre Villatte, rivela l'influsso dell'artefiamminga, e dei Van Eyck. Dipinta su legno, fu poi trasportata su tela e gravemente danneggiata. Nel 1453-4 lo ...
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Scultore, regista e coreografo belga (n. Anversa 1958). Nei suoi lavori teatrali ha mantenuto sempre centrale l'esperienza della corporeità, mentre, nelle arti visive, sua caratteristica è l'uso di insetti, [...] a una passione ereditata dal suo celebre avo entomologo, J.-H. Fabre, ma anche alla componente simbolica e surreale dell'artefiamminga. Il colore blu che avviluppa superfici e oggetti richiama "l'ora blu", un momento magico nel quale in natura ...
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paesaggio, pittura di Genere pittorico che, avendo come unico o principale soggetto la rappresentazione dello scenario naturale, cominciò a configurarsi come un genere artistico autonomo nell’arte occidentale [...] di S. Eustachio, Londra, National Gallery; B. Gozzoli, Viaggio dei Magi, Firenze, Palazzo Medici Riccardi). Spetta all’artefiamminga, soprattutto con J. van Eyck, l’introduzione nel paesaggio dell’elemento unificante della luce (Adorazione dell ...
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fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; seterie f.; più genericam., della metà settentr....
maestro1
maèstro1 (o maéstro) s. m. [lat. magĭster, der. di magis «più»]. – 1. (f. -a) a. In senso ampio, chi conosce pienamente una qualche disciplina così da possederla e da poterla insegnare agli altri: vero, insigne, grande, sommo, insuperabile...