Pittore olandese (m. 1567). Citato da Vasari come nativo di Zierikzee (donde proveniva suo padre, anch'egli pittore), imparò l'arte ad Anversa e si formò sotto l'influsso di Quentin Metsys; i suoi quadri [...] recano date dal 1521 al 1558. Esasperò le osservazioni del reale proprie dell'artefiamminga in senso espressionistico e di esaltata ricerca formale, secondo un indirizzo che, pur restando ancorato alla tradizione nazionale, può ben ricondursi alle ...
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Pittore (Pieve di Vico, Corsica, 1446 circa - Genova 1513). Fu attivo a Genova con G. Mazone (1484-85); delle sue opere certe, che risentono dell'artefiamminga e lombarda, restano: i polittici di S. Girolamo [...] (1490-95, smembrato: Genova, Accademia ligustica di belle arti e Filadelfia, Collezione Johnson) e S. Vincenzo Ferrer (1501, smembrato: Taggia, Santa Maria della Misericordia e Roma, Museo di palazzo Venezia); ...
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Scultore tedesco (prima metà sec. 16º), autore dell'altare di Maria nella collegiata di Cleve (1513 circa), dell'altare della parrocchiale di Kalkar (1522 circa) e dell'altare di Maria nel duomo di Xanten [...] (1535 circa), per il quale fece inoltre una serie di busti e statue (1532-44). Subì dapprima l'influsso dell'artefiamminga, da cui poi si liberò. Temperamento d'artista rude e drammatico, rivela anche una tecnica consumata. ...
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Pittore (Košice 1628 - Vienna 1679). Dipinse per le corti e le chiese di Augusta, Monaco e Vienna risentendo, oltre che del prevalente influsso della pittura veneziana dei secc. 16º e 17º (nel 1660 era [...] a Venezia), dell'artefiamminga e francese. ...
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(Gand) Città del Belgio settentrionale (237.250 ab. nel 2008), capoluogo della Fiandra Orientale. Si trova alla confluenza dei fiumi Schelda e Lys, a 5 m s.l.m., ed è attraversata da numerosi rami della [...] A G. ha sede l’università di Stato di lingua fiamminga (1817), a cui è annessa una prestigiosa biblioteca.
Ganda con importanti collezioni dal Medioevo al 20° sec.; il Museo di arte contemporanea; il Museo delle arti decorative e del design. Opera di ...
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(catalano Catalunya, sp. Cataluña) Comunità autonoma della Spagna (32.091 km2, con 7.210.508 ab. nel 2007), la seconda per popolazione, dopo l’Andalusia; capoluogo Barcellona. Occupa la parte nord-orientale [...] nel 15° sec. il predominio passò alla corrente franco-fiamminga senza che ne venisse compromessa l’originalità di pittori vicende artistiche vanno considerate nel quadro generale dell’arte spagnola (➔ Spagna). Rammentiamo qui tuttavia la particolare ...
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Nacque il 22 gennaio 1819 a Legnago e ivi morì il 31 ottobre 1897. Giovane, studiò pittura a Venezia; poi si recò a Padova per diventare ingegnere. Ma seguì ben presto la sua inclinazione agli studî della [...] , Firenze 1898; A. Pognisi, G. B. C., premessa alla Storia dell'antica pittura fiamminga, Firenze 1899; A. Venturi, Di G. B. C., Legnago 1907; C. Ricci, Per G. B. C., in Boll. d'arte, V (1911), pp. 399-403; Inaugurazione del monumento a G. B. C. in ...
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MARCHE
E. Simi Varanelli
Regione dell'Italia centrale, bagnata a E dal mare Adriatico e confinante a N con la Romagna, a O con la Toscana e l'Umbria, a S con il Lazio e l'Abruzzo. Esteso dallo spartiacque [...] possiede una copiosa collezione di oreficerie tardogotiche: quattro teche di forma circolare d'argento dorato, di artefiamminga della fine del sec. 14°, con raffinate figurazioni; una teca rettangolare, purtroppo manomessa, riconducibile al medesimo ...
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FILIPEPI, Alessandro (Sandro Botticelli)
Ronald W. Lightbown
Nato a Firenze nel 1444 (0 1445), era il più giovane dei figli di Mariano di Vanni, conciatore, e di sua moglie Smeralda, che avevano preso [...] internazionale, come nell'Adorazione dei magi di Londra e nel paesaggio sul retro della Giuditta di Cincinnati, o quello dell'artefiamminga, che il F. certamente già conosceva intorno al 1469-70 e che sarebbe stata la principale fonte di ispirazione ...
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ANSEATICHE, Città
G.P. Fehring
Città dell'Europa settentrionale che nel Medioevo furono caratterizzate dapprima dall'associazione cooperativa dei loro mercanti all'estero (Hansa dei mercanti) e in seguito [...] al 1474 fiorì in Amburgo la bottega del pittore Hans Bornemann e fino al 1484-1485 quella del suo seguace, influenzato dall'artefiamminga, Hinrik Funhof (altar maggiore di St. Johannis a Luneburgo). A Lubecca, tra il 1460 e il 1504, fu attivo il ...
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fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; seterie f.; più genericam., della metà settentr....
maestro1
maèstro1 (o maéstro) s. m. [lat. magĭster, der. di magis «più»]. – 1. (f. -a) a. In senso ampio, chi conosce pienamente una qualche disciplina così da possederla e da poterla insegnare agli altri: vero, insigne, grande, sommo, insuperabile...