BIGORDI, Benedetto, detto (del) Ghirlandaio
Marco Chiarini
Figlio di Tommaso e di una certa Antonia, nacque a Firenze nell'anno 1459 (tale data si ricava dalla portata al catasto fatta nel 1469 da suo [...] e mal dissimulati suggerimenti desunti dalla pittura fiamminga, la critica ha tentato, senza peraltro Id.,App. su alcuni pittori fiorentini della seconda metà del sec. XV, in Boll. d'arte, n.s., VI (1926), pp. 543 s.; R. van Marle,The development of ...
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BARBIANO di Belgioioso, Giovan Giacomo
Nicola Raponi
Secondogenito del conte Lodovico e di Barbara Trivulzio, nacque nel 1565. Dopo il matrimonio di suo fratello Alberico con Ippolita Borromeo, sorella [...] Fiandre al seguito di Alessandro Farnese. Appresa colà l'arte militare e acquistatasi fama di esperto e valoroso capitano, peraltro in disaccordo). Nel 1597 aveva sposato una nobildonna fiamminga, Maria de Sensielles, morta nel 1602 senza figli; nel ...
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CRIVELLI, Angelo Maria, detto il Crivellone
Luisa Tognoli Bardin
Non ci sono pervenute notizie biografiche su questo abile pittore animalista: non si conoscono neppure fonti documentarie che possano [...]
Tali soggetti avevano una precisa matrice nordica, fiamminga in particolare, legata ad alcuni pittori della , Bergamo 1962, pp. 37 S,; L. Mallé, I dipinti del Museo. d'arte antica (catal.), Torino 1963, p. 48; R. Bossaglia, in Storia di Monza ...
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EVERARDI (Eversen, Esseradts, Everardus), Angelo Maria (detto Fiamminghino)
Sara Bizzotto Passamani
Nacque a Brescia il 5 ag. 1647 da Joan, "maestro di ruote d'archibugio", originario di Sittard in [...] Antonio Brunelli e Augusto Mignani attribuite all'E., per cui egli fu considerato intermediario tra l'arte bresciana e quella fiamminga. Indirettamente risulta che fu autore assai apprezzato di soggetti capricciosi alla Bosch e che, come bambocciante ...
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GHIBERTI, Lorenzo
P. Réfice
Orafo, scultore, trattatista, architetto e pittore fiorentino (1378-1455), autore, negli ultimi anni della sua vita, dei Commentari, che costituiscono, per quanto riguarda [...] Corona francese, autorizzando l'ipotesi di un'origine fiamminga dell'artista; l'importanza accordatagli da G. è Liverani, Lorenzo Ghiberti biografo di Pietro Cavallini, Bollettino dell'Unione storia e arte, n.s., 7, 1964, pp. 73-76; R. Krautheimer, ...
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BORRI, Cristoforo
Luciano Petech
Nacque nel 1583 a Milano. Il 16 sett. 1601 entrò nella Compagnia di Gesù. Dal 1606 al 1609 insegnò matematica nel collegio gesuita di Mondovì, passando quindi al collegio [...] Roma 1631 (rist. in Parma nel 1691; trad. francese, Lilla 1631; fiamminga, Lovanio 1632; latina, Vienna 1633; tedesca, Vienna 1633, rist. 1768, sidereo, empireo..., Lisbona 1629-1631; Tratado da arte de navegar, composto nel 1628, rimasto manoscritto ...
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CALZA, Antonio
Nicola Ivanoff
Nacque nel 1653 a Verona da padre orefice, di nome Giovanni. Appassionatosi alla pittura, non volle seguire la professione paterna; all'età di undici anni fuggì a Bologna, [...] prese una terza moglie, Angiola Agnese Pakman, pittrice fiamminga di fiori, frutta e animali, che divenne sua Roma 1935, p. 163; G. Zucchini, Catalogo dellecollezioni comunali d'arte, Bologna 1937, p. 132; U. Thieme-F. Becker, Künstlerlexikon, ...
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DE GIACOMI, Eugenio
Graziella Martinelli
Figlio di Giacomo, avvocato e segretario generale del comune di Modena, e di Clementina Ruffini, nacque a Modena il 30 dic. 1852.
Studiò presso la locale accademia [...] il proprio decadimento con la degradazione a semplice istituto d'arte. L'intera formazione del D. avvenne, dunque, entro natura morta, ispirata ai nobili prototipi del mondo fiammingo, nonché agli esempi seicenteschi presenti nella Galleria Estense: ...
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DOIX (Doiz), Francesco Maria
Corrado Leonardi
Figlio di Martino Giovanni da Anversa e di Felice Dadioli, fu battezzato il :16 genn. 1707 ad Urbino; compare fu mastro Antonio Ciarafoni di Urbania (Urbino, [...] Berlin, Kunstgewerbemuseum, Berlin 1896, pp. 154-157; G. Castellani, L'arte ceramica a Fano, in Faenza, XIX (1931), 2-3, pp. . 114-123; G. Gennari, Una maiolica inedita di F. M. D. o Doiz Fiammingo, ibid., XLIII (1957), 3-4, pp. 51 s., tav. XVI; L. L ...
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COSTANTINI, Giuseppe
Mariantonietta Picone Petrusa
Figlio di Giovanni, medico chirurgo all'ospedale militare, e di Carmela Barba, proveniente da una facoltosa famiglia del luogo, nacque a Nola (Napoli) [...] di soggetto a La scuola del villaggio (Roma, Galleria naz. d'arte moderna) del Costantini. È simile, al di là del soggetto, suo particolare tipo di pittura veristica collegata alla tradizione fiamminga: si tratterebbe della produzione di quadri "a ...
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fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; seterie f.; più genericam., della metà settentr....
maestro1
maèstro1 (o maéstro) s. m. [lat. magĭster, der. di magis «più»]. – 1. (f. -a) a. In senso ampio, chi conosce pienamente una qualche disciplina così da possederla e da poterla insegnare agli altri: vero, insigne, grande, sommo, insuperabile...