SCOTO , Ottaviano
Franco Pignatti
Laura Daniela Quadrelli
SCOTO (Scotto, Scotti), Ottaviano. – Nato a Monza intorno al 1440, fu il capostipite di una famiglia di tipografi ed editori operanti a Venezia [...] rapporti di parentela il Gualtiero Scoto, di origine fiamminga, attivo come tipografo ed editore a Venezia tra il P.A. Orlandi, Origine e progressi della stampa, o sia dell’arte impressoria e notizie dell’opere stampate dal 1475 sino all’anno 1500, ...
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BOULOGNE, Jean (in Italia, Giovanni Bologna; Giambologna)
Elisabeth Dhanens
Nacque a Douai nel 1529 (e non nel 1524). Di origine fiamminga (Douai era la quarta città della contea delle Fiandre), e probabilmente [...] numero dei collaboratori, allievi e imitatori, pone lo storico dell'arte di fronte al problema del grado di autenticità delle sue opere. tutte le opere in bronzo.
Prodotto composito di origine fiamminga e di educazione italiana, il B. è stato il ...
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QUARTARARO, Riccardo
Antonella Dentamaro
– Nacque a Sciacca (Agrigento) nel 1443 e, trasferitosi a Palermo, nell’ottobre del 1458 entrò come apprendista nella bottega del poco noto Pietro Lanzarotto, [...] -306); D. Salvatore, Tra Fiandre e Napoli sul finire del Quattrocento. Precisazioni su alcuni dipinti napoletani di derivazione fiamminga, in Dialoghi di storia dell’arte, 1998, n. 6, pp. 4-17; P. Leone de Castris, scheda n. 39, in Museo Nazionale di ...
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MELLARÈDE DE BETTONET, Pietro
Andrea Merlotti
– Nacque a Montmélian, in Savoia, nel 1659, da Jean e da Guillelmine Durat.
Il padre, appartenente a una famiglia della Linguadoca trasferitasi in Savoia [...] altro un primo ufficiale, lo spagnolo di origine fiamminga Andrea Tommaso Plazaert.
Il M. fu il del castello di Betton Bettonet in Savoia, in Saggi e memorie di storia dell’arte, in corso di stampa. Sul figlio Pietro Luigi: L. Durante, Histoire de ...
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FONTANA, Lavinia
Vera Fortunati
Figlia di Prospero e di Antonia de' Bonardis, nacque a Bologna e fu battezzata il 24 ag. 1552 nella chiesa metropolitana di S. Pietro. Nella bottega del padre, dal quale [...] , Walters Art Gallery). La minuzia fiamminga della ritrattistica internazionale si isola nei Meisterbildnis der L. E, in Pantheon, VI (1930), p. 410; A. Venturi, Storia dell'arte ital., IX, 6, Milano 1933, pp. 689-694; R. Galli, L. F. pittrice, ...
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NOGARI, Giuseppe
Denis Ton
– Nacque a Venezia nel 1699, secondo la data che viene generalmente riportata dalle fonti (Watelet, 1792; Milizia, 1797; Moschini, 1806).
Riguardo alla sua formazione, le [...] , in La pittura fiamminga nel Veneto e nell’Emilia, a cura di C. Limentani Virdis, Verona 1997, p. 145; A. Bliznjukov, Un dipinto sconosciuto di N., in Arte veneta, LIV (2000), pp. 136 s.; N. Hartje, Sigismund Streit als Sammler zeitgenössischer ...
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INDUNO, Gerolamo
Luca Bortolotti
Ultimogenito di Marco e Giulia Somaschi, nacque a Milano il 13 dic. 1825. Come il fratello Domenico, che gli era maggiore di dieci anni e che rappresentò il suo costante [...] come La nonna del 1853 (Torino, Civica galleria d'arte moderna), che mischia umori Biedermeier con l'influsso della pittura fiamminga del Seicento; Povera madre! del 1855 (Milano, Galleria d'arte moderna) e Il maestro (1855 circa: Città del Messico ...
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BURLAMACCHI
Michele Luzzati
Famiglia nobile lucchese che si distinse particolarmente nella mercatura e nella politica nei secc. XIV-XVI.
La tradizione erudita lucchese fa risalire il nome Burlamacco [...] fratello Niccolò intorno al 1426. In quell'anno fu console dell'arte della seta; ne fu poi consigliere nel 1427, 1431, 1432, anni dopo ritornò in Fiandra. Nel 1550 sposò ad Anversa una fiamminga che gli portò indote 4.000 scudi. Rientrò a Lucca nel ...
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GHEZZI, Domenico (Domenico di Bartolo)
Maria Elena Massimi
Nacque verosimilmente nel 1400 ad Asciano, vicino a Siena, dove si trasferì precocemente e svolse la sua attività di pittore tra il terzo e [...] costruiti prospetticamente, arredati con minuzia fiamminga e affollati da personaggi in costume 1929), pp. 240 s.; M.L. Gengaro, A proposito di D. di Bartolo, in L'Arte, XXXIX (1936), pp. 104-122; G. Pudelko, The early work of fra Filippo Lippi, ...
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CAMPI (Campo), Bernardino
Silla Zamboni
Nato a Cremona nel 1522, da un Pietro orefice e da Barbara. Non sappiamo se fosse parente degli altri Campi, ma il silenzio delle fonti più antiche (A. Campo, [...] questo punto, una forte suggestione "romanistica", fiamminga, che lo Zeri connette a una da Cremona, Milano 1932, pp. 69-89, 105-108, 110 s.; A. Venturi, Storia dell'arte italiana, IX, 6, Milano 1933, pp. 901-918; G. Grasselli, La tomba di B. ...
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fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; seterie f.; più genericam., della metà settentr....
maestro1
maèstro1 (o maéstro) s. m. [lat. magĭster, der. di magis «più»]. – 1. (f. -a) a. In senso ampio, chi conosce pienamente una qualche disciplina così da possederla e da poterla insegnare agli altri: vero, insigne, grande, sommo, insuperabile...