FIGINO, Giovanni Ambrogio
Roberto Ciardi
Figlio di Giovanni Vincenzo, fabbricante di spade e proveniente da una nota famiglia di armaioli, e di Lucia Grassi, nacque a Milano; l'anno di nascita è incerto.
La [...] nella Natività, un più puntuale rapporto con le fonti fiamminghe, segnatamente con M. Coxie e con M. van Gatti Perer, Un ciclo inedito di disegni per la beatificazione di A. Sauli, in Arte lombarda, XIX(1974), 40, pp. 11 ss.; S. Coppa, Due opere di A ...
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BOULOGNE, Jean (in Italia, Giovanni Bologna; Giambologna)
Elisabeth Dhanens
Nacque a Douai nel 1529 (e non nel 1524). Di origine fiamminga (Douai era la quarta città della contea delle Fiandre), e probabilmente [...] numero dei collaboratori, allievi e imitatori, pone lo storico dell'arte di fronte al problema del grado di autenticità delle sue opere. tutte le opere in bronzo.
Prodotto composito di origine fiamminga e di educazione italiana, il B. è stato il ...
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FONTANA, Lavinia
Vera Fortunati
Figlia di Prospero e di Antonia de' Bonardis, nacque a Bologna e fu battezzata il 24 ag. 1552 nella chiesa metropolitana di S. Pietro. Nella bottega del padre, dal quale [...] , Walters Art Gallery). La minuzia fiamminga della ritrattistica internazionale si isola nei Meisterbildnis der L. E, in Pantheon, VI (1930), p. 410; A. Venturi, Storia dell'arte ital., IX, 6, Milano 1933, pp. 689-694; R. Galli, L. F. pittrice, ...
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INDUNO, Gerolamo
Luca Bortolotti
Ultimogenito di Marco e Giulia Somaschi, nacque a Milano il 13 dic. 1825. Come il fratello Domenico, che gli era maggiore di dieci anni e che rappresentò il suo costante [...] come La nonna del 1853 (Torino, Civica galleria d'arte moderna), che mischia umori Biedermeier con l'influsso della pittura fiamminga del Seicento; Povera madre! del 1855 (Milano, Galleria d'arte moderna) e Il maestro (1855 circa: Città del Messico ...
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BURLAMACCHI
Michele Luzzati
Famiglia nobile lucchese che si distinse particolarmente nella mercatura e nella politica nei secc. XIV-XVI.
La tradizione erudita lucchese fa risalire il nome Burlamacco [...] fratello Niccolò intorno al 1426. In quell'anno fu console dell'arte della seta; ne fu poi consigliere nel 1427, 1431, 1432, anni dopo ritornò in Fiandra. Nel 1550 sposò ad Anversa una fiamminga che gli portò indote 4.000 scudi. Rientrò a Lucca nel ...
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GHEZZI, Domenico (Domenico di Bartolo)
Maria Elena Massimi
Nacque verosimilmente nel 1400 ad Asciano, vicino a Siena, dove si trasferì precocemente e svolse la sua attività di pittore tra il terzo e [...] costruiti prospetticamente, arredati con minuzia fiamminga e affollati da personaggi in costume 1929), pp. 240 s.; M.L. Gengaro, A proposito di D. di Bartolo, in L'Arte, XXXIX (1936), pp. 104-122; G. Pudelko, The early work of fra Filippo Lippi, ...
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CAMPI (Campo), Bernardino
Silla Zamboni
Nato a Cremona nel 1522, da un Pietro orefice e da Barbara. Non sappiamo se fosse parente degli altri Campi, ma il silenzio delle fonti più antiche (A. Campo, [...] questo punto, una forte suggestione "romanistica", fiamminga, che lo Zeri connette a una da Cremona, Milano 1932, pp. 69-89, 105-108, 110 s.; A. Venturi, Storia dell'arte italiana, IX, 6, Milano 1933, pp. 901-918; G. Grasselli, La tomba di B. ...
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GOLA, Emilio
Beatrice Avanzi
Nacque a Milano il 22 febbr. 1851 dal conte Carlo e da Irene Della Porta.
Laureatosi nel 1873 in ingegneria industriale presso il Politecnico di Milano, coltivò allo stesso [...] recò in Olanda, dove studiò Rembrandt e i maestri fiamminghi e, nel 1868, a Parigi, dove tornò con II (1948), pp. 30 s.; R. Calzini, E. G., in VI Quadriennale nazionale d'arte di Roma. Dicembre 1951 - Aprile 1952 (catal.), Roma 1951, pp. 134-136; G.A ...
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FANCELLI, Domenico (Micer Dominigo, Domenico di Alexandro fiorentino)
Adele Condorelli
Nacque a Settignano (ora frazione di Firenze) nel 1469 da Alessandro (Sandro) di Bartolomeo di Antonio, originario [...] giovanissima età, dovette recarsi a Firenze per perfezionare la sua arte sotto la direzione di uno o più maestri di cui si gusto doveva essere ancora impregnato del crudo realismo di derivazione fiamminga, gli dovette dar ragione.
Nel 1512 il F. ...
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GIOCCHI (Ciocchi), Ulisse
Sabina Brevaglieri
Figlio di Bastiano, di famiglia benestante, nacque a Monte San Savino fra il 1560 e il 1570. La sua intensa attività per chiese e confraternite della città [...] . Paesaggismo nordico e nature morte di ascendenza fiamminga, forse mediate dai senesi della cerchia di Francesco allievi di Bernardino Poccetti…, in Annali della Fondazione di studi di storia dell'arte R. Longhi, III (1996), pp. 70, 72 s.; A. Padoa ...
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fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; seterie f.; più genericam., della metà settentr....
maestro1
maèstro1 (o maéstro) s. m. [lat. magĭster, der. di magis «più»]. – 1. (f. -a) a. In senso ampio, chi conosce pienamente una qualche disciplina così da possederla e da poterla insegnare agli altri: vero, insigne, grande, sommo, insuperabile...