MARCO di Giovanni Battista (Marco Pino)
Luca Bortolotti
Nacque a Siena, dove fu battezzato il 3 febbr. 1521, figlio di Giovambattista da Costalpino (borgo del Senese da cui deriva il soprannome di Marco [...] , frutto di un'attenta elaborazione di coevi modelli fiamminghi.
Nel pieno dell'attività e del successo, nell a Napoli e nel Vicereame, Torino 1978, pp. 53-60; Id., in L'arte a Siena sotto i Medici 1555-1609 (catal., Siena), a cura di F. Sricchia ...
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FIGINO, Giovanni Ambrogio
Roberto Ciardi
Figlio di Giovanni Vincenzo, fabbricante di spade e proveniente da una nota famiglia di armaioli, e di Lucia Grassi, nacque a Milano; l'anno di nascita è incerto.
La [...] nella Natività, un più puntuale rapporto con le fonti fiamminghe, segnatamente con M. Coxie e con M. van Gatti Perer, Un ciclo inedito di disegni per la beatificazione di A. Sauli, in Arte lombarda, XIX(1974), 40, pp. 11 ss.; S. Coppa, Due opere di A ...
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BOULOGNE, Jean (in Italia, Giovanni Bologna; Giambologna)
Elisabeth Dhanens
Nacque a Douai nel 1529 (e non nel 1524). Di origine fiamminga (Douai era la quarta città della contea delle Fiandre), e probabilmente [...] numero dei collaboratori, allievi e imitatori, pone lo storico dell'arte di fronte al problema del grado di autenticità delle sue opere. tutte le opere in bronzo.
Prodotto composito di origine fiamminga e di educazione italiana, il B. è stato il ...
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FONTANA, Lavinia
Vera Fortunati
Figlia di Prospero e di Antonia de' Bonardis, nacque a Bologna e fu battezzata il 24 ag. 1552 nella chiesa metropolitana di S. Pietro. Nella bottega del padre, dal quale [...] , Walters Art Gallery). La minuzia fiamminga della ritrattistica internazionale si isola nei Meisterbildnis der L. E, in Pantheon, VI (1930), p. 410; A. Venturi, Storia dell'arte ital., IX, 6, Milano 1933, pp. 689-694; R. Galli, L. F. pittrice, ...
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INDUNO, Gerolamo
Luca Bortolotti
Ultimogenito di Marco e Giulia Somaschi, nacque a Milano il 13 dic. 1825. Come il fratello Domenico, che gli era maggiore di dieci anni e che rappresentò il suo costante [...] come La nonna del 1853 (Torino, Civica galleria d'arte moderna), che mischia umori Biedermeier con l'influsso della pittura fiamminga del Seicento; Povera madre! del 1855 (Milano, Galleria d'arte moderna) e Il maestro (1855 circa: Città del Messico ...
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BURLAMACCHI
Michele Luzzati
Famiglia nobile lucchese che si distinse particolarmente nella mercatura e nella politica nei secc. XIV-XVI.
La tradizione erudita lucchese fa risalire il nome Burlamacco [...] fratello Niccolò intorno al 1426. In quell'anno fu console dell'arte della seta; ne fu poi consigliere nel 1427, 1431, 1432, anni dopo ritornò in Fiandra. Nel 1550 sposò ad Anversa una fiamminga che gli portò indote 4.000 scudi. Rientrò a Lucca nel ...
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GHEZZI, Domenico (Domenico di Bartolo)
Maria Elena Massimi
Nacque verosimilmente nel 1400 ad Asciano, vicino a Siena, dove si trasferì precocemente e svolse la sua attività di pittore tra il terzo e [...] costruiti prospetticamente, arredati con minuzia fiamminga e affollati da personaggi in costume 1929), pp. 240 s.; M.L. Gengaro, A proposito di D. di Bartolo, in L'Arte, XXXIX (1936), pp. 104-122; G. Pudelko, The early work of fra Filippo Lippi, ...
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CAMPI (Campo), Bernardino
Silla Zamboni
Nato a Cremona nel 1522, da un Pietro orefice e da Barbara. Non sappiamo se fosse parente degli altri Campi, ma il silenzio delle fonti più antiche (A. Campo, [...] questo punto, una forte suggestione "romanistica", fiamminga, che lo Zeri connette a una da Cremona, Milano 1932, pp. 69-89, 105-108, 110 s.; A. Venturi, Storia dell'arte italiana, IX, 6, Milano 1933, pp. 901-918; G. Grasselli, La tomba di B. ...
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GOLA, Emilio
Beatrice Avanzi
Nacque a Milano il 22 febbr. 1851 dal conte Carlo e da Irene Della Porta.
Laureatosi nel 1873 in ingegneria industriale presso il Politecnico di Milano, coltivò allo stesso [...] recò in Olanda, dove studiò Rembrandt e i maestri fiamminghi e, nel 1868, a Parigi, dove tornò con II (1948), pp. 30 s.; R. Calzini, E. G., in VI Quadriennale nazionale d'arte di Roma. Dicembre 1951 - Aprile 1952 (catal.), Roma 1951, pp. 134-136; G.A ...
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FANCELLI, Domenico (Micer Dominigo, Domenico di Alexandro fiorentino)
Adele Condorelli
Nacque a Settignano (ora frazione di Firenze) nel 1469 da Alessandro (Sandro) di Bartolomeo di Antonio, originario [...] giovanissima età, dovette recarsi a Firenze per perfezionare la sua arte sotto la direzione di uno o più maestri di cui si gusto doveva essere ancora impregnato del crudo realismo di derivazione fiamminga, gli dovette dar ragione.
Nel 1512 il F. ...
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fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; seterie f.; più genericam., della metà settentr....
maestro1
maèstro1 (o maéstro) s. m. [lat. magĭster, der. di magis «più»]. – 1. (f. -a) a. In senso ampio, chi conosce pienamente una qualche disciplina così da possederla e da poterla insegnare agli altri: vero, insigne, grande, sommo, insuperabile...