Poeta e folklorista svedese (1785-1871). Studiò teologia a Upsala, visse alcun tempo a Stoccolma, dove fu uno dei primi e dei più entusiasti accoliti del Götiska förbundet (Lega Nordica) e uno dei più [...] poté aggiungere nuovi contributi nello Afsked of svenska folksharpan (Congedo dall'arpa popolare svedese). Tra le opere d'artefigurativa, a cui l'opera di A. offerse ispirazione, merita di essere ricordato il celebre quadro Näcken di E. Josephsson ...
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Secondo la leggenda egli è figlio di Aristeo e di Autonoe, una delle figliuole di Ladmo, viene allevato da Chirone che ne fa un cacciatore valentissimo, è cambiato da Artemide in cervo e sotto tali spoglie [...]
La leggenda di Atteone fu trattata nel teatro da Eschilo, Iofonte, Cleofonte, Frinico. Numerosissime sono anche le opere d'artefigurativa (pitture parietali e vascolari, rilievi di sarcofagi, ece.) che ad essa s'ispirarono.
Bibl.: Stoll, in Roscher ...
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SALMI, Mario
Roberto SALVINI
Storico dell'arte, nato a S. Giovanni Valdarno il 14 giugno 1889. Dal 1918 al 1927 ispettore nelle soprintendenze all'arte delle Puglie, dell'Umbria e della Lombardia; dal [...] (1944) e su Piero della Francesca e il Palazzo Ducale di Urbino (1945)
Bibl.: S. S. Lodovici, Storici, teorici e critici dell'Artefigurativa in Italia dal 1800 al 1940, Roma 1946 (con bibl. prec.); R. Salvini, in Leonardo, 1939, p. 163 e in Il Ponte ...
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Poeta americano, nato a Rochester, New York, il 28 luglio 1927; appartiene al cosiddetto "Gruppo di New York", intensamente cosmopolita nella formazione e nell'atteggiamento letterario (v. stati uniti: [...] 1963; vengono comunemente riscontrati nella sua poesia influssi diretti della poesia francese, in ispecie di quella surrealista, e dell'artefigurativa contemporanea (è del resto nota la stretta connessione tra il gruppo di poeti di New York e i vari ...
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PALLOTTINO, Massimo
Archeologo, nato a Roma il 9 novembre 1909. È stato prima funzionario delle soprintendenze alle Antichità a Roma (e ha diretti gli scavi di Cerveteri) e in Sardegna; dal 1940 prof. [...] Etruscologia, Milano 1942, con varie successive edizioni, e ancora L'origine degli Etruschi, Roma 1947), fino a Testimonia linguae Etruscae, Firenze 1954. Si ricordino anche: Artefigurativa e ornamentale, Roma 1940; La Sardegna nuragica, Roma 1950. ...
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FOTOGRAFIA
Italo Zannier
Romano Fea
Giampaolo Bolognesi
(XV, p. 782; App. II, I, p. 963; III, I, p. 663; IV, I, p. 842)
Storia della fotografia. - La storia della cultura di questi ultimi centocinquant'anni [...] dell'artista, e con una verità (meno nel colore) che l'arte non può ottenere; questo è il disegno il più perfetto".
Una lavoro e gli studi teorici di alcuni protagonisti della cultura figurativa contemporanea, primo fra tutti l'americano A. Stieglitz. ...
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L'attore teatrale
A causa delle numerose e profonde trasformazioni avvenute nel mondo dello spettacolo durante il 20° sec., non è più possibile, o è comunque fortemente riduttivo, pensare all'a. come a [...] una svolta tutta teatrale e densa di significati a un'arte evasiva e calligrafica per eccellenza, creando, così, nuove del teatro nel nostro Paese è stata marcata soprattutto da figure registiche, anche nell'ambito del giovane teatro e della ...
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Olimpiadi antiche
Mario Pescante
Gianfranco Colasante
La pratica agonistica nelle antiche civiltà
di Mario Pescante
Prima di affrontare il tema specifico delle origini dei giochi atletici dell'antica [...] fanno ritenere che si tratti di un dono votivo. Le nostre conoscenze sulla tecnica di lancio si basano anche su testimonianze dell'artefigurativa che ci sono pervenute in gran numero. La più celebre è il Discobolo di Mirone, opera del 5° sec. a.C ...
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DUCCIO di Buoninsegna
L. Bellosi
(o Boninsegna)
Pittore senese, attivo in Toscana tra il 1278 e il 1311.D. è documentato a partire dal 1278, quando venne pagato per aver dipinto dodici casse per conservare [...] che accompagnò il dipinto in duomo il 9 giugno 1311: sintomo non tanto di un entusiasmo diffuso per l'artefigurativa, quanto della coscienza del valore civico di questo dipinto, che sarebbe divenuto il fulcro di un articolato programma mariano ...
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CIMABUE
J. White
(o Cenni di Pepe o Cenni di Pepo)
Pittore fiorentino attivo principalmente in Toscana e ad Assisi tra l'ultimo quarto del Duecento e i primissimi anni del Trecento.L'importanza di C. [...] dell'Umbria, in CVMAe. Italia, I, Roma 1973; E. Sindona, L'opera completa di Cimabue e il momento figurativo pregiottesco (Classici dell'arte, 81), Milano 1975; M. Boskovits, Cimabue e i precursori di Giotto, Firenze 1976; H. Belting, Die Oberkirche ...
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figurativo
agg. [dal lat. tardo figurativus, der. di figurare «figurare»]. – 1. Che rappresenta o tende a rappresentare in figura, ad esprimersi per mezzo di figure o di figurazioni: arti f., in senso generico le arti del disegno, cioè pittura,...
arte
s. f. [lat. ars artis]. – 1. a. In senso lato, capacità di agire e di produrre, basata su un particolare complesso di regole e di esperienze conoscitive e tecniche, e quindi anche l’insieme delle regole e dei procedimenti per svolgere...