GASCO, Alberto
Maria Grazia Teodori
Nacque a Napoli il 3 ott. 1879, da Francesco, illustre clinico piemontese, e da Maria Boubée. Indirizzato dal padre allo studio della medicina, seguì invece i corsi [...] pubblicato, su libretto di Schanzer, e Madonna povertà, rimasto incompiuto.
Il G. si ispirò sovente a opere dell'artefigurativa come nella Venere dormiente, da un quadro del Giorgione, poema musicale per quartetto d'archi (Lipsia 1932); La visione ...
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FRANCHI, Giulio
Carolina Brook
Nacque a Ravenna il 30 ag. 1855 da Attilio ed Enrica Zauli. Si formò all'Accademia di belle arti, dove entrò nel 1872, sotto la guida del pittore Arturo Moradei e dello [...] collezione Malagola di Ravenna.
La Galleria nazionale d'arte moderna di Roma conserva una scultura in terracotta, belle arti di Ravenna, Roma 1936, p. 22; G. Viroli, L'artefigurativa e la dignità del "silenzio", in Storia di Ravenna, V, Venezia 1996, ...
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Ragghianti, Carlo Ludovico
Paola Scremin
Storico e critico d'arte, nato a Lucca il 18 marzo 1910 e morto a Firenze il 3 agosto 1987. È una delle principali figure di riferimento della moderna critica [...] con Umberto Pitscheider, ma solo nel 1958, con L'arte della moneta nel tardo impero, iniziò ad avvalersi di Carlo della visione, 1, Cinema, 1975) e nel dopoguerra Cinema artefigurativa (1952, 1964³). Uomo di cultura e nello stesso tempo moderno ...
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CHIURAZZI, Gaetano, detto Tanino
Rossella Motta
Figlio del fonditore Federico e di Maria Pia Polange, fratello di Gennaro e Renato, nacque a Napoli il 22 dicembre del 1899, Giovanissimo, egli aveva [...] " su una linea di equidistanza dalla tendenza astratta e da quella realistica; il C. restò in sostanza sempre legato all'artefigurativa. Egli accolse anche opere di pittori stranieri tra cui S. Dalì, J. Ensor, M. Ernst, C. Pernieke, E. L. Kircimer ...
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Scultore e scrittore d'arte italiano (Cittanova 1893 - Roma 1963); allievo di A. D'Orsi a Napoli, prof. all'Accademia di Roma. Movendo da un impianto veristico, mirò a uno stile classicheggiante; tra le [...] , notevoli: Ragazza che cammina (1932), Nuotatrice (1934), Ragazza nuda (1936). Della sua attività di saggista si ricordano i volumi: Discorsi su la scultura (1930), La nuova pittura (1932), L'idea figurativa (1952), L'errore di Cézanne (1954). ...
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Pittore (Verona 1528 - Venezia 1588). Nella grande civiltà pittorica veneziana del sec. 16º, P. V. si distingue per la peculiare armonia delle sue tinte limpide, brillanti, gioiose e per la trasparenza [...] sua cultura figurativa: le eleganze manieristiche del Parmigianino, la grandiosa ampiezza della figura umana di s. Antonio (museo di Caen). Infine, giunto a Venezia, dove la sua arte limpida e serena s'impose, cominciò (1553) a dipingere una serie di ...
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Pittore tedesco (Münchenbuchsee, Berna, 1879 - Muralto, Locarno, 1940). Tra i maggiori artisti della prima metà del 20° sec., nel 1911 conobbe A. Macke, F. Marc e V.V. Kandinskij ed entrò in contatto con [...] sono che il risultato di questa penetrazione acuta nelle cose; l'arte è "non rendere il visibile, ma rendere visibile". Le varie opere furono condannate ufficialmente dal regime nazista.
La cultura figurativa di K. è molto ricca e complessa: si ...
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Architetto, scultore, pittore (Napoli 1598 - Roma 1680), figlio di Pietro. È il massimo protagonista della cultura figurativa barocca. Esordì giovanissimo, attirando su di sé l'attenzione del card. Scipione [...] l'incarico della fontana dei Quattro Fiumi in Piazza Navona, compiuta nel 1651, forse il punto più alto raggiunto dall'arte barocca, per la fusione dell'elemento plastico e paesistico e per il pittorico legarsi delle forme ai giuochi d'acqua. Nel ...
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Poeta, autore drammatico e pittore russo (Bagdadi, Georgia, 1893 - Mosca 1930). Grande innovatore, esercitò enorme influenza sui movimenti artistici russi d'avanguardia. Militante nel partito bolscevico, [...] di tutto ciò che v'era di moderno e di audace nell'arte sovietica. La campagna condotta contro di lui dalla critica di partito, M. era stato inizialmente pittore, e della sua attività figurativa, dopo che si era dedicato agli scritti e all'azione ...
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Pittore (Aix-en-Provence 1839 - ivi 1906). Di famiglia agiata, dovette tuttavia superare dure difficoltà per l'incomprensione del padre che ostacolò la sua vocazione; il carattere diffícile e le continue [...] il cui protagonista, un pittore, "génie avorté", adombrava la figura di Manet, ma soprattutto quella di Cézanne. Nel 1861 vigilia della sua morte cominciava ad essere riconosciuta un'arte che è stata poi punto di riferimento essenziale e costante ...
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figurativo
agg. [dal lat. tardo figurativus, der. di figurare «figurare»]. – 1. Che rappresenta o tende a rappresentare in figura, ad esprimersi per mezzo di figure o di figurazioni: arti f., in senso generico le arti del disegno, cioè pittura,...
arte
s. f. [lat. ars artis]. – 1. a. In senso lato, capacità di agire e di produrre, basata su un particolare complesso di regole e di esperienze conoscitive e tecniche, e quindi anche l’insieme delle regole e dei procedimenti per svolgere...