Nacque a Firenze il 3 novembre del 1500. Suo padre Giovanni, architetto e musico, musico volle fare il figlioletto; ma, recalcitrando questi, lo allogò presso un orefice e poi presso un altro. A sedici [...] egli fu il vero restauratore dell'oreficeria, che cacciò di seggio la maniera gotica per riporvi lo stile classico antico. Ma parlare, pur nell'oreficeria, d'artegotica a Firenze nel primo quarto del sec. XVI vuol dire dimenticare che orafi furono ...
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Il campanile inteso come costruzione elevata per diffondere il più lontano possibile il suono delle campane (vera chiesa delle campane, come lo chiama Giovanni di Garlande nel suo Dizionario, 1245), per [...] già costruito nel 1184 e che sarà il motivo predominante dei campanili gotici oltremontani. Così in quelli del duomo di Gaeta (1278), di invasero il nostro suolo, concorrendo a formare un'artegotica italiana, i campanili quasi non sentirono queste ...
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Per cappella s'intende una piccola costruzione religiosa annessa a una chiesa, a un palazzo, a un castello, a una villa, a un cimitero: può essere incorporata all'edificio, di cui fa parte, o del tutto [...] , dedicate alla Vergine, come Nostra Donna del Pilar a Saragozza.
Famosa è la S. Cappella di Parigi, gioiello d'artegotica. dell'architetto Pietro di Montereaux (1245 c.), fondata da S. Luigi.
La forma circolare fu adottata per cappelle isolate ...
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PULPITO (pulpĭtum)
Carlo CECCHELLI
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È in generale presso i Romani ogni piattaforma elevata su cui ci si posa per farsi vedere o udire: quindi in particolare il luogo dove siede il magistrato quando [...] di Mosè e il serpente figurati sui fianchi.
È fuori d'Italia che ha il più grande sviluppo il pulpito nel periodo dell'artegotica. In Francia, dove se ne ammirano straordinarî esempî, non si risale peraltro ad età più antica del sec. XV. Di questi ...
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La finestra è un vano praticato nello spessore di un muro esterno allo scopo d'illuminare e di arieggiare gli ambienti d'un fabbricato, e di dare alle persone che si trovano all'interno la possibilità [...] o di gesso e di vetro.
Medioevo. - Fino al periodo gotico le finestre furono per la maggior parte semplici aperture strette a sguanci per quanto riguarda l'ornamentazione, lo sviluppo dell'artegotica e nel periodo flamboyant, la raggiera si ...
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Città della Provenza, Francia meridionale, capoluogo del dipartimento delle Bocche del Rodano, a 207 m. s. m. (da cui dista 29 km.), posta in una vallata a 2 km. dall'Arc, e dominata a oriente dalla collina [...] antichi. Una altra navata della cattedrale e la chiesa di S. Giovanni di Malta sono esempî curiosi, sebbene molto alterati, dell'artegotica meridionale del sec. XIII. Alla fine del sec. XV, sotto il governo del re Renato, Aix partecipò al movimento ...
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Tipo di antico sedile, distinto presso i Greci da due altri tipi di sedile ugualmente comuni: thronos e diphros. Mentre quest'ultimo è un semplice sgabello privo di schienale e di braccioli, e il thronos [...] varietà di stile, come nel S. Ambrogio di Milano, nelle cattedrali di Anagni, di Canosa, di Bari, di Avignone, ecc. L'artegotica, nel suo gusto di forme tormentate, preferì alla pietra il legno; e nei cori, in luogo dei sedili in muratura che un ...
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. 1. Architettura (fr. abaque; sp. ábaco; ted. Kapitellplatte; ingl. abacus). - Parte superiore, ordinariamente a pianta quadrata, del capitello. Talvolta è anche detto tavoletta, e tale è infatti l'origine [...] le proporzioni classiche; ma nel Quattrocento, lento periodo di formazione del nuovo stile e di derivazioni di tarda artegotica, non sono infrequenti, specialmente nell'opera dei maestri dell'Italia settentrionale, i capitelli ancora forniti di un ...
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LIPPI, Filippo, detto fra Filippo
Pietro Toesca
Pittore. Nacque a Firenze circa il 1406, morì nel 1469 a Spoleto dove, nel duomo, ha nobile sepoltura, disegnata dal figlio Filippino, voluta da Lorenzo [...] , perché poco v'è di comune tra l'artegotica lineare e il disegno in cui egli trasfonde il tav. a colori.
Bibl.: H. Mendelsohn, F. L., Berlino 1909; A. Venturi, Storia dell'arte italiana, VII, 1, Milano 1911, p. 360; L. Fausti, Le pitture di F. L. ...
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RAGUSA (XXVIII, p. 783)
La città è oggi distribuita in tre quartieri: l'antico od Ibleo il moderno o Barocco, e il nuovo o Littorio, divisi da una frattura geologica che pone il primo su un promontorio [...] angioino; mentre l'arco della chiesa di Sant'Antonino, il più tardo di tutti, mostra l'alto senso decorativo dell'artegotica fiorita nel secolo XV. Un complesso monumentale assai notevole è la chiesa di Santa Maria delle Scale. Ivi dal sec. XIV ...
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gotico
gòtico agg. e s. m. [dal lat. tardo Gothĭcus] (pl. m. -ci). – 1. Dei Goti, antica popolazione germanica (v. goto): lingua g. (o gotico s. m.), lingua appartenente al ramo orientale del gruppo linguistico germanico, nota soprattutto...