(V, p. 387; App. I, p. 191; II, I, p. 308; III, I, p. 174; IV, I, p. 192)
Popolazione.- Nel 1988, la celebrazione del bicentenario dello sbarco dei primi coloni nell'area di Sydney ha consentito al paese [...] provenienti dalla Gran Bretagna (con non indifferenti aliquote di Irlandesi): si è passati così dal meno di mezzo milione fosse fondamentale per la comprensione e il significato dell'arte.
Ancora trent'anni dopo il discusso movimento degli Antipodeans ...
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WHITMAN, Walt
Mario Praz
Poeta nato a West Hills, Long Island (o Paumanok, secondo il nome da lui preferito), nello stato di New York, il 31 maggio 1819, e morto a Camden il 26 marzo 1892. La fattoria [...] visita di qualche amico: tra questi vanno ricordati il giovane tramviere irlandese Pete Doyle con cui il W. aveva stretto intimi rapporti di nuovi mondi poetici: il suo principio, di far arte dicendo le cose con le più nude e semplici parole, ...
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D'ANNUNZIO, Gabriele
Marcello Carlino
Nacque a Pescara, il 12 marzo 1863,da Francesco Paolo e da Luisa de Benedictis. Il padre proveniva da una modesta famiglia, ma, adottato da uno zio benestante, [...] lunga del vaticinatore, dell'oracolo che legge (in buona prosa d'arte, modello rondiano) la realtà sotto le apparenze e ne spezza il pane contatti con rappresentanti dei movimenti nazionali egiziano e irlandese, a cui si aggiunsero belgi, indiani, ...
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Simbologia
Élémire Zolla
di Élémire Zolla
Simbologia
sommario: 1. Definizione e caratteri della simbologia. 2. Eclissi e rinascenza della conoscenza simbologica. 3. La Scuola di Lipsia. 4. Leo Frobenius [...] spetta a Coomaraswamy, che dal 1917 diresse l'Istituto di arte islamica e indiana del Museum of Fine Arts di Boston, rettorica e conoscenza simbologica sfruttando la tradizione popolare irlandese e quella ermetico-cabbalistica, mentre Th. S. ...
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BANDINI, Angelo Maria
Mario Rosa
Nacque a Firenze il 25 sett. 1726 da Anton Francesco e da Dianora Maddalena Carboni. Studiò le discipline letterarie sotto la guida del latinista gesuita Girolamo Lagomarsini. [...] Lanzi, fu buon raccoglitore di cose d'arte, costituenti oggi il Museo Bandini di Fiesole. identificato con Filippo di Stosch, mentre si tratta del bibliofilo ed ecclesiastico irlandese Joseph Stock, col quale il B. fu in corrispondenza), 62 n. ...
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BIANCHI, Giovanni
Angelo Fabi
Comunemente noto come Janus Plancus, nome che egli stesso si diede, con cui pubblicò la maggior parte dei suoi scritti e che venne anche italianizzato in Iano o Giano Planco. [...] 1710-1716, 1730; Id., Per la storia del gigantismo. Il gigante irlandese C. Magrath osservato nel 1757 da G. S. B., in Rivista 'innesto del vaiolo, in Atti e mem. dell'Acc. di storia dell'arte sanitaria s. 2, XXXII (1966), pp. 62-6, App. alla Rassegna ...
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FLORA, Francesco
Massimo Onofri
Nacque il 27 ott. 1891 a Colle Sannita (Benevento) da Giuseppe e Vincenza Di Lecce. Trovatosi, poco più che adolescente, a capo di una numerosa famiglia per la prematura [...] parodistica e le imitazioni di stile dell'irlandese.
Ma il 17 sett. 1962 la in Humanitas, XI (1956), 2, pp. 124-131; G. Cabibbe, La liricità dell'arte e la poesia pura nella critica del F. e nell'etica crociana della personalità, in Letterature ...
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Kipling, Rudyard
Riccardo Capoferro
L’arte di narrare l’India
Cresciuto in India e vissuto in Inghilterra e negli Stati Uniti tra Ottocento e Novecento, lo scrittore britannico Rudyard Kipling è autore [...] d’uomo apprende la legge della giungla e impara l’arte della sopravvivenza, scaltrendosi al punto da sconfiggere la feroce Sherekhan ’ingresso nella vita adulta.
Orfano di un soldato irlandese, il piccolo Kim vive di espedienti nelle strade di ...
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romanzo
Emanuela Bufacchi
Narrare vicende, costruire intrecci
Il romanzo realizza un’attitudine propria dell’uomo: quella di raccontare. Ma affinché sia possibile parlare di romanzo è necessario che [...] alla labilità di ogni evento o teoria, acquista rilievo l’arte che tende alla ricerca di una possibile verità da rintracciarsi nell occidentale, sono quelle del francese Marcel Proust, dell’irlandese James Joyce e del boemo Franz Kafka. Su questa ...
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Scrittore irlandese (Dublino 1854 - Parigi 1900). Il suo nome intero era Oscar Fingal O'Flaherty Wills Wilde. Assimilatore di gran talento, esponente dell'estetismo e decadentismo inglesi, W. ha dato il [...] , subì l'influsso delle idee estetiche di J. Ruskin (di cui però non accettò la teoria d'una base morale dell'arte) e di W. Pater, imitando a un tempo il preziosismo dei parnassiani francesi, in particolare Th. Gautier. Faceva frequenti visite a ...
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