SUGANA, Luigi
Paolo Puppa
– Nacque a Treviso il 20 marzo 1857. All’anagrafe, venne registrato come Luigi Balmontin. La madre, Carlotta Fanton, lo riconobbe il 12 ottobre 1872, mentre il padre Gerolamo [...] «schincapene diciassettenne», sagoma uscita dai secondi zanni naïf e goffi, golosissimo di dolci, ma attento veneziano. Goldoni-S.-Selvatico e Gallina, Roma 1913; E. Zago, Mezzo secolo d’arte, Bologna 1927; A. Lazzari, Il conte L. S. e sua madre, in ...
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DEL NERI, Edoardo
Maddalena Malni Pascoletti
Figlio di Clemente Delneri (il cognome fu cambiato dai figli in Del Neri nel 1915) e Caterina Paulin, nacque a Gorizia il 18 marzo 1890.
Apparteneva ad una [...] di Clemente Delneri), ad altre che si potrebbero definire addirittura naif, come Donne di Scanno (1917, Roma, propr. Gino . internaz..., di Venezia (catal.), Venezia 1924, p. 32; L'arte della xilografia in Italia, in Il Messaggero, 21 dic. 1924; C ...
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MARCUCCI, Mario
Valentina Stefani
– Nacque a Viareggio il 26 ag. 1910, penultimo dei sette figli di Carlo, capitano di piccolo cabotaggio, e di Adele Mallegni.
Conseguita la licenza media inferiore [...] durante la sosta del 1930 (Antognoli, p. 33). Sostanzialmente naïf, tra i sedici e i diciotto anni egli subì comunque , Comune, Arch. dell’Ufficio di stato civile; C. Carrà, Mostra d’arte a Viareggio, in L’Ambrosiano, 31 luglio 1937; A. Parronchi, M. ...
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PELLIZZARI, Giovanni Battista
Anna Pietropolli
PELLIZZARI, Giovanni Battista (Giovan Battista, Giambattista). – Nacque attorno al 1598 a Verona, da Antonio, come si legge nel documento del 1642 reso [...] si esplicitano le sue doti narrative, quasi naïf, e un’attenzione all’abbigliamento dei personaggi Künstlerlexikon, XXVI, Leipzig 1932, p. 369; W. Arslan, Inventario degli oggetti d’arte d’Italia. Comune di Padova, VII, Roma 1936, pp. 11 s., 43 s., ...
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DE WITT ANTONIJ (Antonij De Witt), Antonio
Rosella Siligato
Nacque a Livorno il 22 febbr. 1876 da Vittorio Antonij e da Palmira De Witt, proprietari di una agenzia marittima. La madre, con il cui cognome [...] in primavera, acquistato dal re, che lo donò alla Galleria d'arte moderna di Firenze, e in seguito (1930) ridotto e ridipinto dall più caratterizzanti della sua visione diventò lo spirito naïf: fra memorie e suggestioni, stendeva sulle serrate ...
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DA RONCO, Roberto (pseudon. Berto da Cogolo)
Giancarlo Volpato
Nacque a Cogollo di Tregnago (prov. di Verona) il 9 sett. 1887 da Benvenuto e da Teresa Pomari. Originaria di Gemona nel Friuli, la famiglia [...] calligrafico, carico di vitalità gioiosa, un po' naïf nei soggetti, il D. fu ricchissimo nell' XXX (1977), 9-10, pp. 263-272; Id., Il ferro come strumento d'arte popolare. Per una lettura delle opere scultoree di Berto da Cogolo, in Terra Cimbra, ...
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CURTI (Corte, Dalla Corte, Della Corte), Giuseppe
Enrico Maria Guzzo
Figlio di Giacomo, come risulta dall'unica indicazione di archivio oggi nota, un estimo del 1605, in cui è segnalato a Verona in [...] è attivo nel 1629nel duomo di Como: cfr. S. Monti, Storia ed arte nella provincia ed antica diocesi di Como, Como 1902, p. 192).
Alla pressoché del C. un tono popolaresco, dal sapore ingenuamente naïf e prossimo per esiti alla cultura degli ex voto, ...
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CASAGRANDE, Alessandro
Clara Gabanizza
Nacque a Terni l'11 apr. 1922 da Giovanni e Margherita Michelini: i genitori erano entrambi musicisti. Il padre, violoncellista nel complesso "Stanislao Falchi", [...] lasciò numerosi quadri che, attraverso uno stile apparentemente naïf, esprimono una visione metafisica delle cose. Come musicista musicali, che pure è uno dei più alti risultati dell'arte della composizione. Si ha paura di scrivere su basi e ...
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DAL PONTE, Giambattista, detto Bassano
Livia Alberton Vinco Da Sesso
Terzo dei figli di Iacopo e di Elisabetta Merzari, secondo tra quelli che sopravvissero alla prima infanzia, nacque il 4 marzo 1553 [...] ma traduce il loro carattere aulico in termini quasi naïf.
L'attività dell'ultimo periodo del D. è , pp. 227-31, 359; M. Pivato De Paoli, Un'opera di G. D., in Arte veneta, XVI (1962), pp. 167 s.; F. Heinemann, G. Bassano, in Kunstmuseet Aarsskrift [ ...
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FACHERIS, Agostino (Agostino da Caversegno, il Caversegno)
Patrizia Di Mambro
Nacque a Caversegno (ora Capersegno) in quel di Presezzo, vicino Bergamo intorno al 1500 da maestro Filippo. A documentato [...] imitazione delle tipologie del Previtali, un po' rigide e naïf (Venturi, 1934, p. 311). Attributivamente più discussa New York-London 1895, p. 301; A. Pinetti, Inventario degli oggetti d'arte d'Italia, I, Provincia di Bergamo, Roma 1931, pp. 27, 39; ...
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naif
naïf ‹naìf› agg. e s. m. e f., fr. [lat. natīvus «nativo»] (pl. naïfs; f. naïve, pl. naïves; ma in ital. è per lo più usato come invar., e scritto spesso senza dieresi). – Ingenuo, schietto, primitivo, usato soprattutto nell’espressione...
primitivo1
primitivo1 agg. [dal lat. primitivus «primo», der. dell’avv. primĭtus «in primo luogo», der. di primus «primo»]. – 1. Che è relativo a, o proprio di, un periodo di tempo anteriore a quello attuale: egli in se stesso faccendo della...