ELENA, Vincenzo
Renata Massa
Non si conoscono il luogo e la data di nascita né il nome dei genitori. Documentato come lavorante nella bottega dell'orafo bresciano Giovanni Tonoli nel 1777 (Archivio [...] angeli.
Nella famiglia Elena si dedicarono all'attività orafa anche un Francesco di Giovanni (1787-1809), cugino ; R. Prestini, La chiesa di S. Alessandro in Brescia: storia ed arte, Brescia 1986, pp. 47, 50; V. Volta, Cronologia verolese: vecchia ...
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CAVAZZA, Gherardo
Giacomo Boccanera
Bolognese, figlio di Iacopo, intorno al 1326 dimorava a Camerino, dove aveva bottega di orafo. Conosciamo queste notizie dall'unica sua opera datata e firmata: il [...] 1379. Il Serra attribuì questa croce ad un Cecco da Camerino, orafo, egli dice, del sec. XIV, che R. Romani (Guida... La civica Pinacoteca di Sanseverino Marche, in Rassegna bibliogr. Per l'arte italiana, VIII(1905), p.155n. 1; L. Serra, Itinerario ...
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INNOCENTI, Bruno
Patrizia Peron
Nacque a Firenze il 4 febbr. 1906, unico figlio di Natale, orafo, e Giulietta Freschi. Fu il padre, nel desiderio di educarlo alle arti figurative prima di iniziarlo [...] al mestiere di orafo, a decidere, nel 1920, di iscriverlo all'Istituto d'arte di Firenze. Qui frequentò il corso di scultura tenuto da L. Andreotti, maestro che seppe comprendere e valorizzare il suo talento di scultore e che lo sostenne assiduamente ...
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orafo
òrafo s. m. (f. -a) [lat. aurĭfex: v. orefice]. – Chi lavora metalli preziosi e oggetti d’oreficeria. È sinon. quindi di orefice, ormai raro nell’uso corrente ma vivo nella classificazione professionale, in quanto orefice oggi indica...
pave
pavé s. m., fr. [propr., part. pass. di paver «lastricare», che è dal lat. pavire «pavimentare», con mutamento di coniugazione]. – 1. Particolare tipo di selciato, costituito da piccoli cubi di pietra o di porfido (come, per es., il selciato...