Classica, Cultura
Manlio Pastore Stocchi
. Nella Firenze ancor priva di uno Studium generale (che ebbe solo nel 1349) D. non poté seguire un corso regolare di studi superiori. D'altra parte affiora [...] indifferenza di D. per il Cicerone maestro d'oratoria caro ai dicitori fiorentini del secondo Duecento, appare legittimo di D., Torino 1896; ID., D. e lo studio della poesia classica, in Arte, scienza e fede ai giorni di D., Milano 1901, 217-248; K. ...
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CORSINI, Filippo
Anna Benvenuti Papi
Nato a Firenze nel 1334 da Tommaso di Duccio e da Ghita di Filippo di Lando degli Albizzi, fu avviato, nell'ambito della lungimirante politica familiare del padre [...] il governo dei Ciompi dalla rivolta capeggiata dall'arte della lana, revocati i provvedimenti da questo ; 42r-44r, 1401, 4 marzo; Ibid., Signori, Carteggi, rapporti e relaz. di oratori, reg. 1, cc. 34rv, 1399, 14 ottobre; 35v, 1400, 18 gennaio; ...
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GIOVANNI Pisano
Valerio Ascani
Nato intorno al 1248, fu figlio e allievo di Nicola Pisano. Sebbene non si conservino documenti relativi al periodo della sua formazione (e comunque fino al 1265), è certo [...] iconografico, espresso con grandiosa e meditata oratoria. Le statue, in gran parte rimosse . Supino, Il pergamo di G. P. nel duomo di Pisa, in Arch. stor. dell'arte, V (1892), pp. 65-94; L. Tanfani Centofanti, Notizie di artisti tratte dai documenti ...
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Teoria e storia della storiografia
Marcello Mustè
Nell’Avvertenza (scritta nel maggio del 1916) alla prima edizione italiana di Teoria e storia della storiografia (1917), Croce chiarì che quest’opera, [...] » invece che dal pensiero (p. 30), fino alla «storia oratoria o rettorica», che sostituisce un fine pratico, o di tendenza, termini» (p. 94), perché, spiegava, la storia, «come l’arte, ha il suo materiale nell’elemento intuitivo» e perciò «è sempre ...
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Stefano il Grande e il culto della santa croce in Moldavia alla fine del Quattrocento
Tereza Sinigalia
Il principe della Moldavia, Stefano, figlio del principe Bogdan II, universalmente noto come Stefano [...] il testo del monaco Iacov – «un’opera narrativa e oratoria»12 – circolò in Moldavia negli ambienti monastici quale lettura Sinigalia, Artă şi civilizaţie în timpul lui Ştefan cel Mare (Arte e civiltà nel tempo di Stefano il Grande), Bucureşti 2004; ...
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Gentile: Manzoni e Leopardi
Gaspare Polizzi
L’attenzione per l’opera di Giacomo Leopardi (1798-1837) e di Alessandro Manzoni (1785-1873) rimane costante in Gentile per tutta la vita. L’impegno critico [...] del poeta con la natura, per la sua vuota oratoria, ma ne trae occasione per aggiungere un tassello alla vari quotidiani; poi in G. Gentile, Dante e Manzoni, con un saggio su arte e religione, 1923, pp. 107-40; infine in Id., Manzoni e Leopardi, ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'educazione in Grecia
Roberto Nicolai
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I due concetti educativi fondamentali nella cultura greca sono [...] padre di figli simili a lui; ma questa paura gli insegnò l’arte di avere bei figli. Mettendo in mostra delle immagini abituò la moglie importanti e rivelano in massimo grado le qualità degli oratori e arrecano grandissima utilità a chi li ascolta: e ...
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GUARDATI (Guardato), Tommaso (Masuccio Salernitano)
Fabio De Propris
Fu uno dei tre figli di Margherita (Margaritella) Mariconda e di Loise, membro della nobile famiglia sorrentina dei Guardati, titolata [...] l'Italia spillando denaro agli sprovveduti con un'oratoria truffaldina: una critica che si ritrova, con toni VI (1945), 3-4, pp. 210-229; M. Fubini, L'arte di Masuccio Salernitano, in Id., Studi sulla letteratura del Rinascimento, Firenze 1947, ...
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Sordello
Marco Boni
Trovatore italiano, citato da D. in VE I XV 2; personaggio dei canti VI, VII e VIII del Purgatorio.
Nato negli ultimi anni del sec. XII o nei primi del sec. XIII a Goito, nel territorio [...] è lodato in I XV 2 per la sua eccellenza nell'arte del dire (tantus eloquentiae vir) e per aver abbandonato non solum ragionamento di D. porta a pensare in primo luogo ad eloquenza oratoria e poetica in volgare italiano ". Si può formulare con lo ...
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ROBERTO d'Angio, re di Sicilia-Napoli
Jean-Paul Boyer
ROBERTO d’Angiò, re di Sicilia-Napoli. – Nacque nel 1278 nella torre di Sant’Erasmo nell’antica Capua (Santa Maria Capua Vetere), da Carlo principe [...] 1950, p. 293).
Fonti e Bibl.: Per la produzione oratoria, Ancona, Biblioteca Comunale, ms. 54, c. 94; Firenze in Il Santo, XXV (1985), pp. 329-378; P. Leone de Castris, Arte di corte nella Napoli angioina, Firenze 1986; J.-P. Boyer, La «foi ...
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oratoria
oratòria s. f. [dal lat. oratoria, femm. sostantivato (sottint. ars «arte») dell’agg. oratorius «oratorio»]. – 1. a. L’arte del parlare in pubblico, a un’adunanza, a un’assemblea, soprattutto in quanto essa sia studiata nella sua...
oratorio1
oratòrio1 agg. [dal lat. oratorius, der. di orator -oris «oratore»]. – 1. a. Che concerne l’oratore o le orazioni (nel sign. classico di questa parola, cioè i pubblici discorsi): stile o.; declamazione o.; l’arte o. (o, assol., l’oratoria);...