Vedi AFFRESCO dell'anno: 1958 - 1994
AFFRESCO
M. Cagiano de Azevedo*
Derivazione da a fresco, ossia pittura eseguita su intonaco ancora fresco. I colori vengono fissati non dalla loro penetrazione nella [...] fatte appaiono per lo meno plausibili (v. Tavole a colori).
Bibl: A. Requeño, Saggi sul ristabilimento dell'antica arte dei greci e dei romani pittori, Parma 1787; J. F. John, Die Malerei der Alten, Berlino 1836; O. Donner, Die erhaltenen antiken ...
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Vedi GLANUM dell'anno: 1960 - 1994
GLANUM
H. Rolland
Città della Gallia Narbonese sulla via che va dalla Spagna all'Italia attraverso il Monginevro, ricordata dai geografi antichi (Ptolom., vi, 20), [...] da Amorini e sostenenti maschere sceniche. I bassorilievi sono in parte copiati da composizioni appartenenti al repertorio pittorico dell'arte ellenistica, ma senza dubbio la loro scelta fu guidata dalla preoccupazione di dar loro un significato ...
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PARRASIO (Παρράσιος, Parrhasius)
M. Cagiano de Azevedo
Pittore greco. Egli stesso si dice, in un epigramma sottoposto ad un suo dipinto, nato ad Efeso da Euenor e allievo di suo padre ed efesio lo dicono [...] 455 a. C. vivendo fino al 385-380: pittore quindi longevo, il che spiega la ricca produzione grande pittura greca, Milano 1945, p. 50; R. Bianchi Bandinelli, Storicità dell'arte classica, Firenze 1950, p. 45 ss.; G. Lippold, in Pauly-Wissowa, XVIII ...
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Vedi TARQUINIA dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
TARQUINIA (v. vol. vii, p. 619 ss.)
G. Colonna
La scoperta, a partire dal 1958, di una larga messe di nuove tombe dipinte, impone la necessità di una completa [...] fioritura (cfr. anche Pittura, vol. vi, pp. 208-209 e Etrusca, arte, vol. iii, pp. 466 ss.).
A parte l'isolata testimonianza del e il 500 a. C., forse opera di uno stesso pittore, passato attraverso una fase ionicizzante (Tomba del Morto, delle ...
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Vedi TARQUINIA dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
TARQUINIA (etr. Tarch(u)na, lat. Tarquinii: v. anche Tarconte)
M. Pallottino
G. Colonna
Città etrusca e romana nella zona della medievale Corneto, a 100 [...] : e senza dubbio il maggiore museo locale d'Etruria.
Tra i cimelî d'arte più insigni ordinati nel Museo Tarquiniese sono da ricordare: una kölix attica firmata dal Pittore di Pamphaios; la grande kölix di Oltos ed Euxitheos; un'anfora firmata da ...
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CIMITILE
L. Pani Ermini
Centro della Campania in prov. di Napoli, a meno di km. 1 da Nola, la cui origine e il cui nome sono legati alla presenza nel suburbio dell'antica città romana di una vasta area [...] il ciclo di Giona) che si pongono ai primordi dell'arte funeraria cristiana (sec. 3°).I medesimi scavi hanno inoltre consentito sopradipinti nello zoccolo, mentre per la terza fase pittorica si possono menzionare i Ss. Eusebio e Maddalena affrescati ...
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DOLMEN
G. Lilliu
Parola del basso brettone (anche dolmin), significante tavola (dol) - pietra (men, min), introdotta nella letteratura scientifica dal Legrand d'Aussy (1797), poi divulgata, insieme [...] tecnici, se non etnici, fra gruppi e gruppi monumentali, si arricchiscono e si nobilitano anche con segni dell'arte grafica e pittorica, riproducenti motivi geometrici puramente lineari retti e curvilinei, a mo' di drappi che velano l'alcova del ...
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PEGASO (Πήγασος)
E. Paribeni
Nell'arte figurata della Grecia antica, i due motivi paralleli del cavallo alato e di P. - quest'ultimo è a volte rappresentato senz'ali - si affiancano e si incrociano sino [...] , è da ricordare in ambiente attico un fondo di coppa del Pittore di Heidelberg (Louvre, A 478) in cui Bellerofonte appare montato su replica del Mithra di Kriton (v. G. Becatti, Boll. d'Arte, 1957, p. 1 ss.). Più stimolante per la rarità dello schema ...
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INCROSTAZIONE
G. Becatti
− La tecnica dell' i. di elementi varî su una superficie da decorare è molto diffusa fin dalle più antiche manifestazioni artistiche; si usarono metalli diversi, madreperla, [...] per gli ambienti più importanti, nei quali alla decorazione pittorica si sostituiva quella più preziosa e più nobile dell' di un lusso immodico e condannabile, chiunque per primo inventò l'arte di segare le crustae e di moltiplicare il lusso fu un ...
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INGELHEIM
M. C. Massari
(Engelhaim, Ingylemhem, Ingilinhaim, Ingulenheim, Engilenheim nei docc. medievali)
Città della Germania (Renania Palatinato), oggi divisa in Nieder I. e Ober I., posta lungo [...] , lo ricorda impreziosito da un ricco apparato scultoreo e pittorico, con raffigurazioni di eroi dell'Antichità ed episodi di storia , pp. 229-276; M. D'Onofrio, Roma e Aquisgrana (Collana di studi di storia dell'arte, 4), Roma 1983.M. C. Massari ...
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pittorico
pittòrico agg. [der. di pittore] (pl. m. -ci). – Della pittura, che riguarda l’arte della pittura: le scuole p. del Cinquecento; le varie correnti p.; tecnica p.; stile p.; una persona dotata di sensibilità pittorica. Per estens.,...
pittore
pittóre s. m. (f. -trice) [lat. pictor -ōris, der. di pingĕre «dipingere», part. pass. pictus]. – 1. a. Chi dipinge, chi si dedica all’arte della pittura: p. professionista, dilettante; fare il p.; un p. di ritratti, di paesaggi; un...