Attrice teatrale e cinematografica, nata a Vigevano il 3 ottobre 1858 e morta a Pittsburgh (Pennsylvania) il 21 aprile 1924. Conquistata una grande fama a livello internazionale per le sue interpretazioni [...] le sale cinematografiche e fu colpita dalle immense possibilità dell'"arte muta", convinta che l'obiettivo della macchina da presa commerciale sperato. Vi si narra la triste storia di una povera donna della Sardegna, Rosalia, che, avuto un figlio da ...
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Presle, Micheline
Luca Venzi
Nome d'arte di Micheline Chassagne, attrice cinematografica francese, nata a Parigi il 22 agosto 1922. Affermatasi come una delle più intense e richieste attrici francesi [...] cui l'attrice seppe far coesistere a un tempo sensualità, tenerezza e disperazione.
Dopo una breve stagione hollywoodiana (1949-1951), povera di film e di successi, nei lunghi decenni successivi al suo momento di gloria la P. continuò a svolgere una ...
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PETROVIC, Aleksandar
Eusebio Ciccotti
Petrović, Aleksandar (detto Saša)
Regista e critico cinematografico serbo, nato a Parigi il 14 gennaio 1929 e morto ivi il 20 agosto 1994. Insieme a Živojin Pavlović, [...] al Festival di Cannes.
Studiò dapprima filosofia e storia dell'arte a Belgrado e poi (1947-48) seguì i corsi Kusturica, seppe svelare al mondo una Iugoslavia folle e assurda, nonché povera (il villaggio di Sombor e la Voivodina) e annegata nel fango ...
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Realismo
Sandro Bernardi
La nozione di realismo occupa un posto centrale non solo nella storia del cinema, ma anche nella storia dell'arte moderna, dalla prospettiva rinascimentale e dalla camera oscura [...] del mondo, Arnheim contrapponeva il concetto di cinema come arte, che proprio nei limiti della macchina trova lo spazio per di Germania anno zero (1948) di Rossellini o il povero disoccupato Antonio Ricci alla ricerca della sua bicicletta rubata in ...
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Neorealismo
Lino Miccichè
Composita e complessa dinamica culturale, che ha caratterizzato il cinema italiano dal dopoguerra (1945-46) sino ai primi anni Cinquanta (1953-1956), il N. è stato, sotto molti [...] e 25 nov. 1941, 130), a Giovanni Verga e a "un'arte rivoluzionaria ispirata ad una umanità che soffre e spera" testimoniata da una cinepresa pizzerie popolari, in una sorta di tacita guerra tra poveri che, nel grandioso finale, si risolve con il ...
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Istituto nazionale L.U.C.E
Gian Piero Brunetta
di Gian Piero Brunetta
Organo tecnico istituito nel 1924 e denominato inizialmente L'Unione Cinematografica Educativa (da cui l'acronimo L.U.C.E., usato [...] di documentazione antropologica dell'Italia. Se l'Italia povera e sottosviluppata era in pratica invisibile e restava il nel fissare gli stereotipi discorsivi e visivi sia sulle grandi città d'arte sia su luoghi meno noti, il Luce ebbe il merito di ...
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Sguardo
Sandro Bernardi
Lo sguardo e il punto di vista nel cinema
Nel cinema, fin dalle origini, la nozione di s. appare essenziale e strettamente connessa con quella di punto di vista. Se il teatro [...] realizzazione del film, sia perché le opere d'arte trascendono la coscienza del singolo autore ed esprimono una La ferocia bestiale del padre e la paura della povera ragazza appaiono enfatizzate con quattro terribili primissimi piani in soggettiva ...
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GUGLIELMI, Rodolfo Pietro (in arte Rodolfo Valentino)
Paola Cristalli
Nacque a Castellaneta, presso Taranto, il 6 maggio 1895 da Giovanni e da Gabriella Barbin.
Il padre, ex capitano di cavalleria, esercitava [...] cominciò a occuparsi assiduamente di lui; si diffusero leggende sulla nobiltà delle sue origini o, al contrario, sulla sua infanzia povera e randagia, che lo stesso G. volle sfatare in alcuni articoli firmati di suo pugno (ma in realtà scritti da ...
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Costumi
Mario Verdone
Nello spettacolo i c. sono per loro natura drammaturgicamente 'espressivi'. Nell'atto primo di Amleto, Polonio afferma che "una delle prime qualità del vestimento è la sua espressività". [...] caratterizza l''eroe'" (p. 23). Come nella commedia dell'arte, così nel cinema il personaggio deve essere definito nel suo appare nel film The kid (1921; Il monello) disteso sotto una povera coperta. È il momento di alzarsi: Charlot tira a sé la ...
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Testimonianze - Charlot, ovvero Charlie
Francesca Sanvitale
Charlot, ovvero Charlie
Nel febbraio del 1914 faceva il suo ingresso in scena, in due comiche della Keystone, Charlie, ovvero Charlot per [...] nel circo e nel music hall, modifica e innalza l'arte del mimo e della pantomima. Charlot ruba con impudenza ciò . Non sapremo mai quanti fagioli è stata costretta a mangiare la povera Edna Purviance per la scena del pranzo, sappiamo che dopo tre ...
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povero
pòvero agg. [lat. pop. pauper -a -um per il lat. class. pauper -ĕris, comp. di paucus «poco» e parĕre «procacciare, produrre»: propr. «che produce poco» (detto prob., in origine, della terra)]. – 1. a. Riferito a persona, che non dispone...
arte
s. f. [lat. ars artis]. – 1. a. In senso lato, capacità di agire e di produrre, basata su un particolare complesso di regole e di esperienze conoscitive e tecniche, e quindi anche l’insieme delle regole e dei procedimenti per svolgere...