CLARICI, Giovanni Battista
Tommaso Scalesse
Nacque ad Urbino nel 1542 da Bartolomeo, ed ebbe per fratelli Camillo e Dionora. Trasferitosi a Milano nel 1570, vi passò il resto della vita, ottenendone [...] milanese dal XVI al XVIII secolo: F. B. Ferrarie la sua raccolta, in Arte lombarda, IX (1964), 1, p. 199; 2, pp. 153, 156; Id 2, pp. 122, 124; E. Grassi, Provincedel Barocco e del Rococò, Milano 1966, pp. 153, 155; M. Groblewski, Die Kirche ...
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DATTARO, Giuseppe, detto Pizzafuoco
Giovanni Rodella
Cremonese d'origine, figlio dell'architetto Francesco, nacque intorno al 1540. Con il padre il D. collaborò, intorno al 1580, al parziale rinnovamento [...] , Mantova 1965, ad Ind.; L. Grassi, Provincie del barocco e del rococò. Milano 1966, pp. 169, 171; E. Marani, in Palazzi e ., XXVI/2 (1975), p. 36; G. Lucchi F. Voltini, Itinerari d'arte in provincia di Cremona, Cremona 1975, pp. 24, 46, 50, 66, 98 ...
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DUPRÀ, Giuseppe
Alberto Cottino
Fratello minore di Domenico, nacque a Torino nel 1703. Giovanissimo, dovette recarsi a Roma per studiare sotto Marco Benefial (G. Bottari-S. Ticozzi, Raccolta di lettere, [...] 273 × 258), in cui la cultura rococò va trascolorando in un precoce neoclassicismo, non coincide Le scelte programmatiche di Vittorio Amedeo duca di Savoia e re di Sardegna, in Arte di corte a Torino da Carlo Emanuele III a Carlo Felice, a cura di S ...
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ELENA, Vincenzo
Renata Massa
Non si conoscono il luogo e la data di nascita né il nome dei genitori. Documentato come lavorante nella bottega dell'orafo bresciano Giovanni Tonoli nel 1777 (Archivio [...] Faustino Maggiore di Brescia (Massa, 1988). Suggestioni rococò, peraltro giustificate dal tipo di committenza fortemente conservatrice Prestini, La chiesa di S. Alessandro in Brescia: storia ed arte, Brescia 1986, pp. 47, 50; V. Volta, Cronologia ...
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DE BLASIO, Andrea
Angela Catello
A la figura di maggiore spicco di una famiglia di orefici argentieri proveniente da Guardia Sanframondi (Benevento) la cui feconda attività si protrasse per molti anni, [...] impianto generale conferiscono all'opera un tono pienamente rococò. Se i punzoni indicano il 1753come data di nobiliss., XXI (1982), pp. 190, 194 s.; M.Pasculli Ferrara-E. Nappi, Arte napol. in Puglia dal XVI al XVIII secolo, Fasano 1983, pp. 71, 125 ...
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DE FERDINANDO, Ferdinando
Vincenzo Rizzo
Maestro marmoraro e scultore napoletano, la cui prima opera documentata è la balaustrata (1690) di marmi mischi di Sicilia per la cappella del SS. Crocifisso, [...] degno della ambita nomina di console della corporazione dell'arte, che si chiamava "Cappella dei Quattro Martiri Coronati del Settecento, Napoli 1980, pp. 77 ss.; V. Rizzo, La chiesa rococò di S. Maria Vertecoeli, Napoli 1980, pp. 100 s.; Id., Uno ...
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FIRRIOLO (Ferriolo, Ferraiolo)
Gaetano Bongiovanni
Famiglia di stuccatori palermitani d'ornato e di figure, operanti tra la metà del Settecento e i primi decenni del sec. XIX. La loro attività si pone [...] un "uso misurato ed elegante dei motivi tipici del rococò palermitano" (Garstang, 1990, p. 294). Per e la cultura artistica coeva, in Quaderni dell'Istituto di storia dell'arte medievale e moderna. Facoltà di lettere e filosofia dell'università di ...
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DE MARTINO, Gennaro
Vincenzo Rizzo
Nacque presumibilmente sul finire del sec. XVI I; la sua attività di maestro marmoraro a Napoli è documentata per la prima volta nel 1737, quando eseguì su proprio [...]
Nell'aprile 1743 il D. lavorò ad un piccolo capolavoro del rococò napoletano: la cappella di S. Aspreno, nella basilica di S. era costume costante che i maestri della stessa famiglia d'arte collaborassero ad un'opera di un certo impegno e durata. ...
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FELICI (De Felice), Agostino
Vincenzo Rizzo
Attivo a Napoli come scultore e maestro marmoraro, è documentato dal 1681 al 1715.
Apparteneva a una famiglia di marmorari di Carrara; con molta probabilità [...] (successivamente decorate, 1738-1742, in stile rococò, su disegno dell'architetto N. Tagliacozzi Canale Uno sconosciuto paliotto di Lorenzo Vaccaro ed altri fatti coevi napoletani, in Storia dell'arte, 1983, n. 49, pp. 217 s., docc. nn. 14 e 15 ...
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INNOCENZO da Petralia
Gaetano Bongiovanni
Nacque a Petralia Soprana, sulle Madonie, nel 1592 (Neri, p. 180). Secondo un'antica fonte I., frate francescano dell'Ordine dei riformati dell'Osservanza, [...] , p. 180; A. Giuliana Alaimo, L'agonia di Gesù nell'arte degli scultori frate Umile e frate I. da Petralia, in Sicilia serafica Roma, Umbria e Marche, in L'arte del legno tra Umbria e Marche dal manierismo al rococò. Atti del Convegno, Foligno… 2000, ...
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stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...
neoclassicismo
s. m. [der. di neoclassico]. – 1. Movimento artistico e culturale manifestatosi in Europa a partire dalla seconda metà del sec. 18° per reazione al barocco e al rococò, caratterizzato dal ritorno alle forme classiche assunte...