DAMASKINOS (Damasceno, Damaschino), Michele
Clara Gelao
Nato a Creta, come attestano le firme apposte in calce ai suoi dipinti, le tappe della sua vita sono ricostruibili sulla base della localizzazione [...] exposition du Conseil de l'Europe, Athènes 1964), Athènes 1964, p. 233; M. D'Elia, Mostra d. arte in Puglia dal tardoanrico al rococò (catal.), Roma 1964, pp. 103 ss.; M. Chatzidakis, Icone della Grecia, in Icone-Sinai, Grecia, Bulgaria..., Milano ...
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DI FRANCO (Franco), Salvatore
Gennaro Borrelli
Nacque a Napoli, ove operò come scultore in marmo, stucco e plasticatore di figure in terracotta policroma per presepi tra il 1770 e il 1815.
Indicato [...] figure di angeli, putti, cherubini ed ornati fioreali rococò commisti a elementi neoclassici, nella chiesa dell'eremo , Napoli 1896, p. 14; L. Correra, Il presepe a Napoli, in L'Arte, II (1899), p. 343; V. Acampora, I Camaldoli di Napoli, Roma 1910 ...
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D'ADAMO, Carlo
Vincenzo Rizzo
Nipote del maestro stuccatore G. Battista (attivo 1668-1700) e figlio di Costantino (attivo 1700-1736), anch'egli stuccatore di raffinata qualità esecutiva ed inventiva, [...] Antonio Vaccaro, di uno squisito altarino in stile rococò per il succorpo della cattedrale di Napoli, opera Napoli 1982, p. 167, doc. n. 86; D. Pasculli Ferrara-E. Nappi, Arte napoletana in Puglia dal XVI al XVIII secolo, 1983, pp. 66, 75, 86, ...
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FERRETTI
Luciana Arbace
Famiglia di imprenditori della ceramica attiva a Lodi dal 1725 al 1810. La prima notizia che si ha di Simpliciano è del 1718, quando risulta "Anziano in Datio grande a Lodi" [...] serie di ambrogette, entro cornici modanate di gusto rococò, decorate con allegorie delle arti liberali; una ceramica a Lodi,Lodi 1981, ad Indicem; M. Vitali, in Storia dell'arte ceramica, Bologna 1986, p. 251; M. A. Zilocchi, in Settecento lombardo ...
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CORDUBA, Alonso (de)
Clara Gelao
Probabilmente di origine spagnola, risiedette a Bitonto (Bari) dove tenne bottega di pittore; si sposò due volte e dalla seconda moglie ebbe il figlio Francesco, incisore. [...] o Heuvick), in Bull. de l'Institut histor. belge de Rome, XXXIV (1962), p. 478; M. D'Elia, Mostra dell'arte in Puglia dal tardoantico al Rococò, Roma 1964, p. 141; V. Pellegrini, Guida alle chiese di Ruvo, Molfetta 1967, p. 27; A. Gambacorta, Pittori ...
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LEVERA (Levra), Guglielmo
Ilaria Sgarbozza
Nacque ad Andorno (oggi Andorno Micca, nel Biellese) il 5 maggio 1729 dal medico Fabrizio Maria e da Ludovica Bagnasaca (Martinengo, p. 291). Fu concittadino [...] 'artista, capace di far dialogare il gusto rococò, attestato dal diffuso ricorso alle chinoiseries, agli II, Torino 1846, p. 576; D. Lebole, La Chiesa biellese nella storia e nell'arte, II, Biella 1962, pp. 82, 103; Schede Vesme, II, Torino 1966, p. ...
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GALLETTI, Ignazio Amedeo
Enrico Mattiello
Nacque a Pontestura, nel Monferrato, nel 1726. Ignoto è il nome dei genitori. Fu approvato architetto civile presso l'Università di Torino il 19 dic. 1750 con [...] la logica dell'organismo" in antitesi alle "smancerie del Rococò" (Trompetto, 1978, p. 435).
Rispetto al progetto originario Juvarra, Vittone, Düsseldorf 1931, p. 14; N. Gabrielli, L'arte a Casale Monferrato dall'XI al XVIII secolo, Torino 1935, pp. ...
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FASANO, Tommaso
Gemma Cautela
Non si conoscono gli estremi biografici del F., che fu allievo a Napoli di L. Giordano ed allestitore di scenografie effimere per apparati sacri (De Dominici, 1743, III, [...] corrente culturale che, partendo dal Giordano, giunse alle raffinatezze rococò del XVIII secolo.
Il F. è documentato a Napoli ], a cura di N. Spinosa, Napoli 1985, p. 45; Opere d'arte delle chiese di Napoli (catal.), a cura di L. Martino-M. Mormone, ...
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DELLIFRANCI (Delli Franchi), Carlo
Vincenzo Rizzo
Maestro marmoraro napoletano, nacque presumibilmente verso il 1680. Nel 1714 aveva acquisito una certa notorietà se il governatore della chiesa della [...] medesimo 1735 - anno nel quale rivestiva la carica di console dell'arte - per la cappella di S. Anna, nella chiesa del conservatorio Il D. eseguì i disegni per bizzarri camini di gusto rococò, come informa un documento del 1736, secondo il quale egli ...
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BONECHI (Bonecchi), Matteo
Marilena Mosco
Nacque a Firenze nel 1669, secondo il Gaburri, nel 1672, secondo lo Zani. Nella biografia del Gaburri risulta scolaro di F. Botti e operante a Firenze, soprattutto [...] levità di colori e luci già quasi rococò. Dell'alunnato presso il Sagrestani testimonia il Firenze 1906, p. 183; M. Marangoni, La pittura fiorentina nel "Settecento", in Rivista d'arte, VIII (1912), p. 84; W. e E. Paatz, Die Kirchen vonFlorenz, I, ...
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stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...
neoclassicismo
s. m. [der. di neoclassico]. – 1. Movimento artistico e culturale manifestatosi in Europa a partire dalla seconda metà del sec. 18° per reazione al barocco e al rococò, caratterizzato dal ritorno alle forme classiche assunte...