BARATTA, Giovanni
Hugh Honour
Figlio di Isidoro, nacque a Carrara il 13 maggio 1670. Allievo di G. B. Foggini a Firenze, pare che abbia studiato anche con M. Soldani, probabilmente per apprendere l'arte [...] fra i "professori festaioli" incaricati di allestire la mostra di opere d'arte alla SS. Annunziata per la festa di S. Luca, dove egli e sofisticato che sfiora le espressioni più alte del rococò. Le sue opere influenzarono decisamente gli scultori più ...
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PALADINO, Letterio
Davide Lacagnina
– Nacque a Messina nel 1691. Il suo percorso, concordemente riconosciuto quale uno dei contributi di maggiore rilievo alla pittura messinese della prima metà del [...] 324, 328, 330; Id., Pittori siciliani del secolo XVIII, in Rassegna d'arte, XVI (1916), pp. 130-134; G.B. Impallomeni, L. P., in nel Settecento, in Il Settecento e il suo doppio. Rococò e Neoclassicismo, stili e tendenze europee nella Sicilia dei ...
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BORTOLONI, Mattia
Maria Angela Novelli
Nacque a San Bellino (Rovigo) nel 1696 (Zani). Apprese dal veronese Antonio Balestra "i primi fondamenti dell'arte" (Zanetti, 1733) e dovette acquistare ben presto [...] arte sul piano qualitativo per il senso atmosferico e la leggerezza delle forme scattanti, di gusto squisitamente rococò M.B. e gli affreschi... della villa Cormaro a Piombino Dese, in Arte veneta, IV (1950), pp. 123-30; N. Ivanoff, Opere bergamasche ...
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BENCOVICH, Federico, detto il Federighetto o il Dalmatino
Nicola Ivanoff
Non si conosce il luogo della sua nascita avvenuta nel 1677.
Secondo un Catalogo della raccolta Conte Algarotti, senza data, [...] Maulpertsch e tutta la pittura viennese e altoatesina "rococò". Più tardi la sua tavolozza si schiarisce, si (con catal. delle opere e bibl.); R. Pallucchini, F. B., in Riv. d'arte, XIV (1932), pp. 301-320; Id., Contributo alla biografia di F. B., in ...
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BELLUCCI, Antonio
Nicola Ivanoff
Nacque nel 1654 a Pieve di Soligo (Treviso). A quanto pare, aveva studiato pittura in Dalmazia, dove esercitava il mestiere di uomo d'armi. Il suo primo maestro sarebbe [...] Si distingue, però, dall'effuso colorismo rococò del Celesti, di Sebastiano Ricci e di 223-225; G. M. Pilo, Bozzetti e modelli settecenteschi del B. a Düsseldorf, in Arte veneta, XIII-XIV (1959-60), pp. 127-137; R. Pallucchini, La pittura veneziana ...
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David, Jacques-Louis
Antonella Sbrilli
Il pittore della Rivoluzione francese e di Napoleone
Il pittore francese Jacques-Louis David ha accompagnato e descritto con la sua pittura un periodo di grandi [...] il regime monarchico con forme di governo popolari e democratiche. Anche nell'arte si fanno strada idee innovative. Mentre lo stile artistico preferito dai nobili è il rococò, un nome bizzarro che indica preziose e costose opere decorative per ville ...
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BAZZANI, Giuseppe
Chiara Perina
Nacque a Mantova il 23 sett. 1690. Operò nella città natale, dove, nel 1752, divenne maestro di pittura presso l'Accademia di Belle Arti. Rare le notizie documentarie [...] , della parrocchiale di S. Giovanni del Dosso) mostra modi rococò, in cui si colgono contatti col Pittoni e col Bencovich, 1951, 2, p. 84; G. Copertini, Note su G. B..., in Parma per l'arte, V (1955), pp. 36-38; H. S. Francis, A Pietà by G. B., in ...
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MACIACHINI, Carlo
Carmelo Gulli
Nacque a Induno Olona, presso Varese, il 2 apr. 1818 da Agostino e da Rosa Cagnola.
Le condizioni economiche della famiglia lo costrinsero, ancora adolescente, a lavorare [...] storia, Milano 1948, ad ind.; E. Lavagnino, L'arte moderna dai neoclassici ai contemporanei, I, Torino 1961, pp. 543 s.; Storia di Milano, XV, Milano 1962, pp. 412-414; L. Grassi, Province del barocco e del rococò, Milano 1966, pp. 154-157; V.G. Bono ...
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BOTTIGLIERI, Matteo
Oreste Ferrari
Scarse le notizie biografiche di questo scultore, attivo a Napoli nella prima metà del sec. XVIII: perfino quelle riportate dal De Dominici, il quale redasse le sue [...] un senso che è già propriamente partecipe delle tendenze del rococò.
Benché il B. sia ricordato dal De Dominici 1745, pp. 477 s.; L. Correra, Il presepe a Napoli, in L'Arte, II (1899), p. 340;P. Napoli Signorelli, Gli artisti napol. della seconda ...
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BERNARDI, Giuseppe, detto il Torrettino (Torretti, Torretto)
Camillo Semenzato
Nacque a Pagnano, presso Asolo, il 24 marzo del 1694, da Sebastiano e da Cecilia Torretto, sorella dello scultore Giuseppe [...] drammatica ad un tempo, del maestro, per seguire una vena più rococò che è evidente in tutte le sue opere, ed è denunciata periodo veneziano di Antonio Canova e il suo primo maestro,in Boll. d'arte,XVII(1924), pp. 103-110; C. I. Bernardi, La Scuola ...
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stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...
neoclassicismo
s. m. [der. di neoclassico]. – 1. Movimento artistico e culturale manifestatosi in Europa a partire dalla seconda metà del sec. 18° per reazione al barocco e al rococò, caratterizzato dal ritorno alle forme classiche assunte...