PACASSI, Nicolo
Massimo de Grassi
PACASSI, Nicolò. – Nacque a Wiener Neustadt il 5 marzo 1716.
Il padre Giovanni, lapicida e scultore di origine greca, da poco trasferitosi da Gorizia nella città asburgica [...] progressivamente a un lessico che si ispirava al rococò francese e che divennela cifra più riconoscibile ; Id., I rapporti di N. P. con l’architettura europea del XVIII secolo, in Arte in Friuli Arte a Trieste, 1980, n. 4, pp. 57-75; Id., N. P. e la ...
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CAMETTI, Bernardino
Robert Enggass
Figlio di Pietro, nacque intorno al 1669 a Roma, (Pio, Mariette, vedi anche Pericoli) da famiglia originaria di Gattinara in Piemonte, località famosa nel Seicento [...] che ebbe sulla sua evoluzione artistica la scultura francese, e specialmente l'arte di P. E. Monnot e di Pierre Le Gros il Giovane. del C., troppo nervoso perché possa essere identificato con il rococò o con il barocchetto, unisce la nuova nota di ...
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Vedi RODIA, Arte ellenistica dell'anno: 1965 - 1996
RODIA, Arte ellenistica
L. Laurenzi
Conosciamo molte firme di scultori attivi in R., durante l'ellenismo e dalle iscrizioni trovate nei santuarî di [...] del nudo, senza perdere di corporeità, ma con una composizione così complicata di pieghe, da suggerire per questa arte l'aggettivo di rococò, tanto più appropriato se si pensa che la scultura doveva essere dipinta. Dopo aver ricordato che il Klein ...
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PERESI, Francesco, detto il Calabrese
Stefano De Mieri
PERESI (Parisi), Francesco, detto il Calabrese. – Nacque in Calabria, in una località imprecisata, intorno al 1681. Quando aveva due anni la famiglia [...] ind.; N. Spinosa, Pittura napoletana del Settecento, I, Dal Barocco al Rococò, Napoli 1993, pp. 46, 83, 96, 146; Id., in ), pp. 59-65 (con bibl.); F. Abbate, Storia dell’arte nell’Italia meridionale. Il Mezzogiorno austriaco e borbonico, Roma 2009, pp ...
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COSTANTINI, Ermenegildo
Marina Coccia
Figlio di Marcantonio di Domenico, romano, e di Santa Piacentini, nacque a Roma il 28 marzo 1731 e fu battezzato il giorno seguente nella chiesa di S. Marcello [...] . Tersenghi, Velletri e le sue contrade, Velletri 1910, pp. 81, 144; E. Schleier, L'ultimo pittore del rococò a Roma, opere sconosciutedi T. Kuntz, in Arte illustrata, III (1970), 27-29, pp. 92-109 passim;G. Zandri, Documenti per S. Caterina da Siena ...
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DALLAMANO
Graziella Martinelli
Famiglia di artisti operosi nei secoli XVII-XVIII.
Pellegrino, nato a Modena nella prima metà del sec. XVII, morto dopo il 1700, ne fu il capostipite: pittore, risulta [...] , 434 (Giuseppe); III, p. 413 (Pellegrino); N. Gabrielli, Arte nell'antico marchesato di Saluzzo, Torino 1974, p. 204 (Giuseppe); . 81, 109; G. Martinelli Braglia, Dal barocco al rococò. Nota su alcuni palazzi modenesi, in Il rinnovamento edilizio a ...
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MARCHESI, Giuseppe, detto il Sansone
Barbara Di Meola
Nacque il 30 luglio 1699 a Bologna. Soprannominato Sansone a causa della massiccia corporatura, fu allievo di A. Milani, dal quale mutuò la grande [...] e contribuì all'elaborazione di un moderato gusto rococò evidente nelle opere giovanili del M.; secondo Oretti , 62, 103 s., 274 s.; F. Montefusco Bignozzi, in L'arte del Settecento emiliano. La pittura. L'Accademia Clementina (catal.), Bologna 1979 ...
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FASOLATO
Paola Rossi
Sotto questo cognome figurano nei documenti settecenteschi della fraglia padovana dei tagliapietra (conservati presso l'Archivio di Stato di Padova) numerosi membri di una famiglia [...] L. Planiscig, Una scultura di Agostino F., in Boll. d'arte, XXXV (1950), pp. 311-313; C. Semenzato, La Scultura in Friuli fra Sei e Settecento: appunti, in N. Grassi e il Rococò europeo…, Udine 1984, p. 214; A. M. Spiazzi, Il refettorio grande ...
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MANIERI, Mauro
Sonja Felici
Nacque a Lecce il 24 marzo 1687 da Angiolo, medico e letterato originario di Nardò, e da Maria Grismondi. Il M., dottore in utroque iure, matematico e censore, fu membro [...] , 118; M.T. Cuomo - C. Ragusa, Splendore dell'arte della cartapesta dal XVIII al XX secolo (catal.), Lecce 2001, inventario ragionato degli edifici civili ed ecclesiastici di Lecce dal Rinascimento al rococò, Galatina 2001, pp. 10, 201 s., 206, 212, ...
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FASSETTI, Giovan Battista
Graziella Martinelli Braglia
Nacque nel 1686 a Reggio Emilia da ricca famiglia genovese, ivi trasferitasi per impiantare una fabbrica di velluti, "ma come non ebbe quella l'esito [...] una dominante tenue cromia di verdi e rosati d'ascendenza rococò.
Perdute, invece, altre prove lasciate dall'artista in II, pp. 712 s.; G. Martinelli Braglia, in L'arte degli Estensi. Architettura, apparati e decorazioni nel Seicento e Settecento a ...
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stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...
neoclassicismo
s. m. [der. di neoclassico]. – 1. Movimento artistico e culturale manifestatosi in Europa a partire dalla seconda metà del sec. 18° per reazione al barocco e al rococò, caratterizzato dal ritorno alle forme classiche assunte...