GIROLDO da Como (Giroldo di Iacopo da Como, Giroldo di Iacopo da Lugano)
Valerio Ascani
Si ignora la data di nascita di questo scultore e architetto di origine lombardo-ticinese attivo in Toscana a partire [...] des frühen und hohen Mittelalters, Leipzig 1926, pp. 87-90, 122 s.; P. Toesca, Storia dell'arte italiana, I, Torino 1927, pp. 786, 819; M. Salmi, La scultura romanica in Toscana, Firenze 1928, pp. 58, 61, 113 s., 121; P.L. Consortini, Le case-torri ...
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RICCA
Clara Altavista
Daniela Barbieri
– Famiglia di architetti originaria di Lavina, piccola frazione di Rezzo, nelle valli di Oneglia, enclave sabauda nella Repubblica di Genova, che fu attiva in [...] onegliese fu anche autore del restauro della chiesa romanica di S. Maria delle Vigne (inizi del R. Paglieri, Chiese in Liguria, Genova 1990; L. Alfonso, Mecenatismo e arte sacra in Santa Maria delle Vigne (secc. XVII-XVIII), in Studi genuensi, 1991 ...
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MICHELI PELLEGRINI, Vincenzo
Mauro Petrecca
– Nacque l’8 sett. 1833 (Cresti - Zangheri, 1978) da Pietro, dell’illustre famiglia carrarese, e da Beatrice Brandoli a Modena, dove il padre, militare, dirigeva [...] 1882 fu scelto per lo studio del restauro della pieve romanica di S. Maria a Chianni; il M., dopo aver XXV, agosto 1906, nn. 15-16, p. 127; L. Callari, Storia dell’arte contemporanea italiana, Roma 1909, pp. 139, 348 (per Alberto); G. Caprin, Giovani ...
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CANOBBIO, Alessandro
Gino Benzoni
Primo dei cinque figli di "Zuan da Milan" e di Caterina, nacque tra il 1532 e il 1535.
Mediatore dal modesto giro d'affari, il padre si era trasferito, certo non prima [...] A questa responsabilità il C. faceva fronte lavorando nell'arte veronese della lana, nella quale da tempo era G. C. Mor, L. Simeoni; U. Grancelli, Ilpiano di fondazione di Verona romana, Verona 1964, pp. 70, 71, 75, 131; G. Sancassani, Gliarchivi ...
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FANTASTICI, Agostino
Marco Borgogni
Nacque a Siena nel 1782 da Bernardino e da Margherita Boddi.
Il padre Bernardino, da cui il F. apprese le prime nozioni d'architettura, dal 1771 al 1783 fu "maestro [...] F. ristrutturò sia la facciata sia l'interno della pieve romanica dì S. Bartolomeo a San Rocco a Pilli (Siena).
Toscana dell'800, Firenze 1978, p. 92; C. Danti, Per l'arte neoclassica e romantica a Siena, in Bull. senese di storia patria, LXXXVIII ...
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GUIDETTO
Maria Grazia Ercolino
Scultore e architetto di probabile origine lombarda, fu attivo in Toscana tra lo scorcio del XII secolo e l'inizio del XIII; il suo nome è tradizionalmente legato all'esecuzione [...] 18, 81-91; M. Salmi, La questione dei Guidi, in L'Arte, XVII (1914), pp. 81-90; W. Biehl, Toskanische Plastik des frühen und hohen Mittelalters, Leipzig 1926, pp. 76 s.; M. Salmi, L'architettura romanica in Toscana, Milano-Roma 1926, pp. 17 s., 48-50 ...
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TERRACINI, Benvenuto
Bice Mortara Garavelli
– Nacque a Torino il 12 agosto 1886, primogenito di Benedetto (1848-1899), gioielliere, e di Eugenia Levi (1862-1952), originari di Asti, trasferitisi a Torino [...] con Carlo Cipolla, Pietro Fedele, Arturo Segre; storia dell’arte con Pietro Toesca. L’esame di glottologia è uno dei 1941 Terracini poté occupare a Tucumán la cattedra di lingüística románica y lingüística general, che tenne fino alla vigilia del suo ...
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MEDA, Giuseppe.
Monica Resmini
– Nacque a Milano probabilmente nel 1534, come si desume dall’atto di morte (Miller, Gli affreschi…, 1989, p. 220), forse da tal Andrea, artista originario di Meda, più [...] direzione delle opere di ristrutturazione della chiesa romanica.
Tali lavori consistevano nell’apertura di la costruzione della cappella Trivulzia in S. Stefano in Brolio a Milano, in Arte lombarda, XII (1967), pp. 121-126; G.B. Maderna, Origini e ...
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CIARPI, Lorenzo Bartolomeo (Baccio)
Simonetta Prosperi Valenti Rodinò
Nacque a Barga (Lucca), e non a Firenze come afferma il suo biografo Passeri, il 13 sett. 1574 (e non 1578 come noto sinora), secondo [...] escono dallo schema modesto di un tradizionalismo di arte devota controriformistica. Gli stessi caratteri presentano la Natività della parrocchiale di Castelvecchio e tre tele conservate nella pieve romanica di Loppia: la Madonna del Rosario nella ...
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DE CANTA, Giovanni Angelo
Giovanni Romano
Figlio di Battista, calderaio e fonditore di campane, risulta documentato per la prima volta il 25 giugno 1519, a Novara, quando gli viene liquidato un pagamento [...] , 111 s.; Id., Schede per la storia della pittura in partic. e dell'arte novarese in generale, ibid., X (1916), pp. 18-22; A. M. Brizio, La pitt. in Piemonte dall'età romanica al Cinquecento, Torino 1942, pp. 259 s.; Schede Vesme, III,Torino 1968, pp ...
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romanico1
romànico1 agg. e s. m. [dal lat. Romanĭcus, der. di Romanus «romano1», con sign. dato in opposizione a quello di gotico] (pl. m. -ci). – Arte r. (o, come s. m., il romanico), denominazione con cui, a partire dall’Ottocento, è stata...
romanismo
s. m. [der. di romano1; nel sign. 1 b è un prestito del fr. romanisme, da roman «romanzo1, neolatino»]. – 1. In linguistica: a. Termine, forma, costrutto o espressione proprî del dialetto romanesco, di Roma: i r. di C. Pascarella;...