PROCOPIO di Gaza (Προκόπιος, Procopius)
G. Manganaro
Letterato che resse la pubblica scuola di Sofistica della città di Gaza tra la fine del V sec. e il primo trentennio del VI d. C. Nella abbondante [...] assai mal ridotto, e attribuite a torto da A. Mai a Concio, di particolare interesse per lo storico dell'artetardo-antica risultano la 6 e 7, le quali descrivono rispettivamente un Orologio e una pittura esistenti indubbiamente a Gaza.
Tuttavia, in ...
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ELLENISMO
Ranuccio Bianchi Bandinelli
(ἑλληνισμός; hellenismus). – Il termine e. sta a ellenico come classicismo (v.) sta a classico; significa, cioè, una derivazione e quindi una minor coerenza e unità [...] crisi finale in età tetrarchica, alla fine del secolo) lo storico dell'arteantica non parlerà più di e., ma di artetardo-antica (Spätantike, v.). Invece, per lo storico dell'arte bizantina e medievale, sovente e. è sinonimo di riecheggiamento dell ...
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PLOTINO (Πλωτῖνος, Plotinus)
S. Ferri
G. Sena Chiesa
Filosofo da Lykopolis in Egitto, dove nacque verso il 203 d. C. A 40 anni si trasferì a Roma e vi tenne cattedra per circa 25 anni; morì in Campania [...] . 15 ss.; R. Calza, Sui ritratti ostiensi del supposto Plotino, in Boll. d'Arte, 1953, p. 203 ss.; H. P. L'Orange, I ritratti di Plotino ed il tipo di S. Paolo nell'artetardo-antica, in Atti del VII Congr. Intern. di Arch. Classica, Roma 1961, II, p ...
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KUNSTWOLLEN
R. Bianchi Bandinelli
Termine, e concetto, introdotto nella critica artistica da A. Riegl (v.); letteralmente significa "volontà d'arte", ma corrisponde al termine e al concetto di "gusto" [...] validità anche di quelle concezioni artistiche che si allontanano dalla supposta norma classica e nel caso specifico dell'artetardo-antica, considerata non più come "decadenza" ("concetto che non esiste in realtà nella storia", ibid., p. 12), ma ...
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STRZYGOWSKI, Josef
Red.
Storico dell'arte, nato a Biala nella Galizia polacca, il 7 marzo 1872, morto a Vienna nel 1941.
Studiò archeologia e storia dell'arte a Vienna, Berlino e Monaco, e fu nominato [...] 1892 e a Vienna nel 1909. Dopo alcuni lavori intorno alla storia dell'arte italiana (Cimabue und Rom, 1888) si volse allo studio delle origini dell'artetardo-antica e paleocristiana, che egli ricercò sempre più ad Oriente (Die Akropolis in altbyz ...
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Arte
Nella terminologia architettonica classica, l’organismo a un tempo struttivo e formale che è costituito da una serie di colonne con la sovrastante trabeazione e, talora, il sottostante piedistallo [...] portanti. Fu usato già nell’arte romana specie del periodo più tardo ed ebbe grande diffusione nell’ tra gli uomini, reso esplicito dal concetto di giustizia, è antica. Teoreticamente decisivo è stato, in particolare, lo stoicismo, ripreso ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] la città nel 4° secolo.
Il Museo dell’Alto Medioevo raccoglie oggetti d’arte e archeologia dei sec. 4°-10°. Il materiale illustra la tardaantichità (rilievi e ritratti marmorei, epigrafi, frammenti musivi), l’epoca delle invasioni barbariche ...
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Comune dell’Emilia-Romagna (653 km2 con 158.247 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. È situata nella bassa pianura, nell’area meridionale del delta padano, a poca distanza dal Mare Adriatico, cui è congiunta [...] indagini hanno messo in luce una domus di grande prestigio.
Arte e architettura
L’importanza artistica di R. è data dal di diversi maestri, sono un eccezionale documento della pittura tardo-antica, del secondo venticinquennio del 5° secolo. Di poco ...
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(IV, p. 26; App. II, I, p. 228; III, I, p. 120)
A. è parola greca (ἀϱχαιολογία), introdotta nella letteratura storica da Tucidide, ripresa da Platone, Diodoro Siculo, Dionigi di Alicarnasso, per indicare [...] copie che costituiscono la maggior parte dei rinvenimenti di opere d'arte mobili, specialmente su suolo italiano e delle province dell'impero in Campania, sprofondata per bradisismo in età tardo-antica, dove si evidenziano nitidamente gli impianti ...
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(XIII, p. 898; XXIX, p. 928; App. II, I, p. 849 e II, p. 740; III, I, p. 540; IV, I, p. 683)
Popolazione. - La popolazione residente, che aveva registrato un incremento di circa il 3% nell'intervallo censuario [...] sulla topografia romana e tardo-antica di Ravenna, con la scoperta di un tratto delle mura tardo-repubblicane, di edifici privati necropoli di età romana di Ravenna e Classe, in XXXV Corso d'Arte Ravennate Bizantina, ivi 1988, pp. 237-42; L. Malnati, ...
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tardoantico
(o tardo-antico) agg. e s. m. [comp. di tardo- e antico] (pl. m. tardoantichi, o tardo-antichi). – 1. agg. Che si riferisce al periodo della storia, sia greco-romana, sia degli altri paesi e popoli dell’Europa occidentale, orientale,...
gotico
gòtico agg. e s. m. [dal lat. tardo Gothĭcus] (pl. m. -ci). – 1. Dei Goti, antica popolazione germanica (v. goto): lingua g. (o gotico s. m.), lingua appartenente al ramo orientale del gruppo linguistico germanico, nota soprattutto...