BOMPIANI, Roberto
Piero Santi
Figlio di Domenico e di Serafina Bernardini, nacque a Roma il 10 febbr. 1821 da famiglia benestante, il che gli permise di dedicarsi all'arte, frequentando giovanissimo [...] esordì come scultore: solo in un periodo più tardo e cronologicamente ben delimitato - tra il 1865 e Montecitorio) o la Donna dell'antica Pozzuoli (1894; Roma, Ministero della comune nei lavori giovanili" (in Natura e Arte, XIII, [1903-4], n. 15, p ...
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CAVALLINO, Bernardo
Oreste Ferrari
Figlio di Giovanni Maria e di Beatrice Lopes, nacque a Napoli, dove fu battezzato il 25 ag. 1616 nella parrocchia della Carità (ora S. Liborio). Èquesto l'unico dato [...] ,1962, nn. 34-39 (rec. di B. Nicolson, in The Burlington Magaz., CIV[1962], p. 317); M. D'Elia, Mostra dell'arte in Puglia dal tardoantico al rococò (catal.), Roma 1964, pp. 168 s.; A. Moir, in Art in Italy, 1600-1700 (catal.), Detroit 1965, pp. 145 ...
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CAVALORI, Mirabello
Fiorella Sricchia Santoro
Figlio di Antonio Pacini de' Cavalori detto Salincorno, soprannome con cui anche il figlio è talora indicato, la sua data di nascita veniva indicata tradizionalmente, [...] moderno apprezzamento per il tardo manierismo e l'individuazione si presta a una chiarificazione del più antico aspetto del pittore per la sua natura produce e l'uomo con la sua arte lavora ed utilizza. Ma entro quel complesso caratterizzato ...
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FOGGIA
S. Mola
(Fogia, Focis nei docc. medievali)
Città della Puglia, capoluogo di provincia, situata nell'area settentrionale della regione nota storicamente come Capitanata, al centro del Tavoliere, [...] dall'Abruzzo.La più antica rappresentazione della città risale al tardo Cinquecento (Roma, Bibl. di epoca sveva, ivi, pp. 265-287; M.S. Calò Mariani, L'arte del Duecento in Puglia, Torino 1984; Icone di Puglia e Basilicata dal Medioevo al ...
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BIGARI, Vittorio Maria
Anna Maria Matteucci
Figlio di Giacomo, pittore del quale non è nota l'attività, nacque a Bologna nel 1692. Suo biografo principale è lo Zanotti: in un primo tempo si esercitò [...] uomini che sono forniti di talenti ma di naturale flemmatico e tardo così che poco di lui può dirsi" e che fu fatto Arti, XII-XIII(1958-59), pp. 142 s.; C. Volpe,Per V. B., in ArteAntica e Moderna, 1962, n. 17, pp. 104 s.; A. M. Matteucci, in Ville ...
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ISFAHAN
E. Galdieri
Città capoluogo dell'omonima provincia al centro dell'Iran, nell'ampio bacino dello Zayānda Rūd. Di antichissima quanto confusa origine - si identifica forse con la ᾽Ασπάδανα ricordata [...] centro a km. 25 verso S-O. Del tardo periodo sasanide si segnalano: i resti monumentali in esso costituisce un compendio dell'arte ilkhanide sia dal punto moschea lungo il lato est, verso l'antica piazza.Durante il periodo timuride proprio a I ...
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BONSIGNORI, Francesco
Ursula B. Schmitt
Nato a Verona nel 1460 circa, era il maggiore dei figli di Alberto di Bonsignorio che, come dice il Vasari, pare si sia a sua volta dilettato di pittura.
Il cognome [...] B. tuttora esistenti, la più antica è la Madonna con bambino dormiente determinanti per lo stile tardo del Bonsignori.
Il S ; E. Arslan, Il polittico di San Zanipolo, in Boll. d'arte, XXXVII(1952), pp. 127-146; L. Puppi, La formazione vicentina ...
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FOPPA, Caradosso (Cristoforo Caradosso, erroneamente Ambrogio)
Rita Bernini
Figlio dell'orafo Gian Maffeo di Milano e di Fiora de Carminali Brambilla di Pavia, nacque a Mondonico in Brianza probabilmente [...] precedentemente all'arrivo del F. a Roma, nel tardo autunno 1505, dallo stesso medaglista che, circa due della città e prov. di Roma, I (1875), p. 32; M. Caffi, Arteantica lombarda. Oreficeria, in Arch. st. lombardo, VII (1880), pp. 600-612; E ...
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BORZONE (Bolzone), Luciano
Franco Sborgi
Figlio di Silvestro, "cittadino scarso di sostanze, ma ben fornito d'integrità e di pietà" (Soprani-Ratti, I, p. 244), e di Veronica Bertolotto, nacque a Genova [...] Albertina di Torino (Griseri). Più tardo, se si deve attribuire al 396; G. Frizzoni, Di alcune opere d'arte nel Comune di Rapallo, in L'Arte, XII (1909), pp. 92 s.; D del XVII e XVIII sec. (catal. Rubinacci - antichità), Genova s.d. (ma 1969), pp. 36 ...
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Almandino
V. Bierbrauer
L'a., denominato così dalla città di Alabanda (od. Arabhisar) nella Turchia sudoccidentale, è la pietra dura più frequentemente adoperata nella TardaAntichità e nell'Alto Medioevo. [...] le opere a cloisonné, di gran lunga le più pregiate nella TardaAntichità e nell'Alto Medioevo; per la c.d. corazza di ad archetto di Desana (Mus. Civ. di Torino, Mus. d'ArteAntica) più di duecentoquaranta; per le fibule a forma di aquila di ...
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tardoantico
(o tardo-antico) agg. e s. m. [comp. di tardo- e antico] (pl. m. tardoantichi, o tardo-antichi). – 1. agg. Che si riferisce al periodo della storia, sia greco-romana, sia degli altri paesi e popoli dell’Europa occidentale, orientale,...
gotico
gòtico agg. e s. m. [dal lat. tardo Gothĭcus] (pl. m. -ci). – 1. Dei Goti, antica popolazione germanica (v. goto): lingua g. (o gotico s. m.), lingua appartenente al ramo orientale del gruppo linguistico germanico, nota soprattutto...