BASILETTI, Luigi
Angela Ottino Della Chiesa
Nato il 18 apr. 1780 a Brescia da Francesco, fu pittore e incisore notevole, buon architetto e valente archeologo, nonché intenditore d'arte e restauratore [...] gli dedicò la sua Brescia romana, a quello, più tardo (1843?), del conte Tosio.
La sua maggior fama . Bezzola, La Galleria d'arte moderna di Milano: i dipinti, Milano 1935, I, pp. 25, 26; Catalogo delle cose d'arte e d'antichità d'Italia: A. Morassi, ...
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BARUCCO, Giacomo
Rossana Bossaglia
Nato a Rovato (Brescia), pare nel 1582, secondo quanto risulta da una polizza d'estimo del 1627 (cfr. Fenaroli, p. 18), fu attivo come pittore a Brescia. Agì nell'ambiente [...] del tardo-manierismo bresciano, assieme con i Gandino e Camillo Rama, con i quali venne pareri della letteratura, anche quella antica, sono divisi; per lo bibl.); A. Morassi, Brescia. Catalogo delle cose d'arte d'Italia, Roma 1939, pp. 19, 91, 99 ...
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ANSERAMO da Trani
Mario Pepe
Originario di Trani, attivo come scultore in Puglia nella seconda metà del sec. XIII. Il suo nome appare nel portale ogivale, caratterizzato da una ricca decorazione vegetale, [...] (come nelle due teste sporgenti dalle mensole) e tardo-antichi; A. da Trani riesce a comporre in unità Hohenstaufen in Unteritalien, Leipzig 1920, pp. 8894; P. Toesca, Storia dell'arte italiana, Il Medioevo, Torino 1927, pp. 841, 906; A. Petrucci, ...
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tardoantico
(o tardo-antico) agg. e s. m. [comp. di tardo- e antico] (pl. m. tardoantichi, o tardo-antichi). – 1. agg. Che si riferisce al periodo della storia, sia greco-romana, sia degli altri paesi e popoli dell’Europa occidentale, orientale,...
gotico
gòtico agg. e s. m. [dal lat. tardo Gothĭcus] (pl. m. -ci). – 1. Dei Goti, antica popolazione germanica (v. goto): lingua g. (o gotico s. m.), lingua appartenente al ramo orientale del gruppo linguistico germanico, nota soprattutto...