DE RINALDIS, Rinaldo (Aldo)
Gabriella Bernardini
Figlio di Bartolomeo - scrittore e polemista politico - e di Violante Baldizzani, nacque a Napoli il 18 febbr. 1881. Dopo un iniziale indirizzo di studi [...] , Verona 1929; Gioacchino Toma, Milano 1934; Simone Martini, Roma 1938; L'arte in Roma dal '600 al '900 edito dall'Istituto di studi romani, Bologna 1948, e infine il testo Memoria visiva, Napoli 1950, con prefazione di B. Berenson (pp. 7-10). Curò ...
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FURTWÄNGLER, Adolf
H. Sichtermann
Archeologo, nato a Friburgo in Brisgovia il 30 giugno 1853, morto in Atene l'11 ottobre 1907.
Tra il 1870 e il 1872 studiò a Friburgo, dal 1872 al '73 a Lipsia, quindi [...] Atene e si dedicò subito con intensità allo studio dell'arte greca originale. Frutto di questo studio la vasta opera pubblicata per i caratteri stilistici essenziali e di una memoria visiva infallibile, applicò le sue doti eccezionali allo studio e ...
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Tashlin, Frank
Marco Pistoia
Nome d'arte di Francis Fredrick von Taschlein, regista cinematografico, cartoonist e sceneggiatore statunitense, di padre tedesco e madre francese, nato a Weehawken (New [...] dei più estrosi e inventivi registi degli anni Cinquanta. Nel proporre opere colte e raffinate ‒ in particolare sul piano visivo ‒ e costruendo efficaci strategie comiche, con il suo spiccato gusto per il nonsense e l'attenzione particolare alla gag ...
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BELLO
S. Ferri
Concetto rappresentato nell'antichità da molti sinonimi, tanto in greco che in latino, e nella filosofia e nella critica letteraria e nella critica d'arte.
Nella teoria platonica, arte [...] è una realtà connessa con il solo mondo delle idee, laddove l'arte, imitando la realtà materiale e deteriore degli oggetti, lega l'uomo , per poter meglio adattarsi alle esigenze della comprensione visiva; quando cioè la hedonè è ricercata più dell' ...
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ingigliarsi
Antonio Lanci
Compare una sola volta, in Pd XVIII 113 L'altra beatitudo, che contenta / pareva prima d'ingigliarsi a l'emme, con poco moto seguitò la 'mprenta. Sul significato del termine [...] interpreti, il Parodi (Il giglio d'oro nel c. XVIII del Paradiso, in " Arte e scienza " I [1903] 5-14; e " Bull. " XV [1908] 278 una semplice metafora floreale, ma piuttosto una metafora ‛ visiva ', realizzata, cioè, in immagine grafica e pittorica, ...
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Ruttmann, Walther (o Walter)
Gianni Rondolino
Regista cinematografico tedesco, nato a Francoforte sul Meno il 28 dicembre 1887 e morto a Berlino il 15 luglio 1941. Esponente di rilievo dell'avanguardia [...] le immagini reali come elementi di una sinfonia visiva, in cui l'aspetto documentaristico si annulla nel , hrsg. B. Hein, W. Herzogenrath, 1977, pp. 63-64), "un'arte concepita per l'occhio, che si differenzia dalla pittura perché si evolve nel tempo ...
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Roeg, Nicolas (propr. Nicolas Jack)
Francesco Zippel
Regista cinematografico e direttore della fotografia inglese, nato a Londra il 15 agosto 1928. Operatore di grande talento, abile nel creare atmosfere [...] .A. Poe, che R. diede il primo saggio della sua arte visionaria. Due anni più tardi con l'incubo fantascientifico Fahrenheit 451 cinema. In quest'opera magniloquente dal punto di vista visivo, il regista ripercorre il viaggio iniziatico di due ...
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Claude Monet
Stella Bottai
Alla ricerca di effetti di luce e di atmosfera
Monet è stato il protagonista dell’impressionismo. Ha dedicato la vita a ricercare le sfumature di colore che percepiva nell’atmosfera [...] desiderosi di allontanarsi dalle rigide regole delle accademie d’arte. Manet aveva scandalizzato i Parigini per aver dipinto porto, ma il suo intento è quello di dare l’impressione visiva di un istante con piccoli tocchi di colore e rapide pennellate, ...
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Chion, Michel
Rinaldo Censi
Teorico del cinema e musicista francese, nato a Créteil (Val-de-Marne) il 16 gennaio 1947. Noto soprattutto per le sue riflessioni sul suono, si è affermato come studioso [...] nozione di piano e quella di montaggio) e proponendo quindi l'idea di un cinema inteso come 'arte sonora', come complessa macchina audio-visiva in cui il reale giunge a convivere con il simulacro.
Dopo aver aggiornato le precedenti analisi (L'audio ...
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SPAZIALITÀ
R. Bianchi Bandinelli
Termine entrato nell'uso del discorso critico sulla forma delle arti figurative a partire dalla fine del sec. XIX (Riegl, Schmarsow), ma venuto più comunemente in uso [...] pittura, vol. vi, p. 207 ss.; greca, arte, vol. iii, p. 1005 ss. e D. Gioseffi, in Enc. Univ. Arte, vol. li, c. 131-135 e tav. iii, a basarsi, anziché sopra l'acquisizione di una impressione visiva, sopra alla volontà di tradurre l'espressione di un ...
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visivo
viṡivo agg. [lat. tardo visivus, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – Della vista, che concerne la vista o la visione: immagini v.; facoltà v., organi v., capacità o acuità v. (sinon. di visus); memoria v. (v. memoria, n....
verbo-visivo
agg. Che si avvale della parola e dell’immagine. ◆ Siccome invece [Hugo] Pratt è stato grande artista soprattutto in quanto narratore a fumetti (e se a qualcuno l’espressione può parere ancora riduttiva, «narratore verbo-visivo»),...