Gance, Abel
Edoardo Bruno
Regista, teorico del cinema, attore e sceneggiatore francese, nato a Parigi il 25 ottobre 1889 e morto ivi il 10 novembre 1981. La sua concezione del cinema, di grande importanza [...] della mobilità della macchina da presa e alla fluidità visiva nel rendere emozionalmente le sensazioni liriche o drammatiche. Le teorizzazioni profetiche di G. sull'arte cinematografica (per es. Prisme, 1930) accompagnarono le sue sperimentazioni ...
Leggi Tutto
CALÒ, Osvaldo (Aldo)
Anna Mavilla
Nacque a San Cesario di Lecce il 24 giugno 1910 da Augusto e Vincenza Capone. Frequentò l'istituto d'arte di Lecce e completò la sua formazione scolastica presso il [...] in occasione dei premio Termoli; nel 1965 l'incarico della direzione del corso superiore di disegno industriale e comunicazione. visiva all'istituto d'arte di Roma, mantenuto fino al 1972. Il momento successivo nella ricerca del C. fu la scelta delle ...
Leggi Tutto
FIORINI, Pietro
Mariangela Marchi
Figlio dello scultore Raffaello (attivo fra 1576 e 1596) e nipote del pittore Giovan Battista, nacque a Bologna nel 1539. Architetto pubblico del Senato di Bologna [...] , 2514 s., 2521; M. Fanti, Spigolature d'archivio per la storia d. arte a Bologna, in Il Carrobbio, IV (1978), pp. 189, 191; N. chiostro di S. Michele in Bosco storia materiale e filologica visiva, in Ludovico Carracci (catal.), a cura di A. Emiliani ...
Leggi Tutto
Lumière, Auguste e Louis
Gianni Rondolino
Inventori, produttori e cineasti, il primo nato a Besançon il 19 ottobre 1862 e morto a Bandol il 10 aprile 1954, il secondo nato a Besançon il 5 ottobre 1864 [...] segnò una svolta decisiva, una vera e propria rivoluzione, nell'arte, nella cultura e nella società del 20° sec., producendo non tecnica di riproduzione del reale, ma anche una nuova sensibilità visiva, un nuovo modo di osservare i fenomeni e di ...
Leggi Tutto
Malle, Louis
Vittorio Giacci
Regista cinematografico francese, nato a Thumeries il 30 ottobre 1932 e morto a Los Angeles il 23 novembre 1995. Pur essendo coetaneo di registi che avrebbero dato vita [...] la passione, viva fin dall'infanzia, per l'arte cinematografica. La sua impazienza, la sua voglia di di R. Queneau, opera fresca e stilisticamente innovativa, dalla comicità visiva e surreale, incentrata su una stravagante bambina di provincia che si ...
Leggi Tutto
Maccari, Ruggero
Bruno Roberti
Sceneggiatore cinematografico, nato a Roma il 28 giugno 1919 e morto ivi l'8 maggio 1989. Il suo apporto al cinema italiano è risultato indispensabile in relazione al [...] e le compagne (1960), dalla donna irrisolta di La visita (1963) a quella sanguigna di La parmigiana (1963), fino Bigagli, costituì anche il debutto da regista di un figlio d'arte, Ricky Tognazzi, oltre che un sentito omaggio alla lezione della ...
Leggi Tutto
PELLEGRINO da Sessa
Stefano D'Ovidio
PELLEGRINO (Peregrino) da Sessa. – Non sono noti né luogo e data di nascita, né i nomi dei genitori di questo scultore, attivo nell’Italia meridionale nella seconda [...] 2002, p. 219). Più che una trasposizione visiva della cerimonia del sabato santo, il ciclo sembra , Studi di storia e di archeologia nell’arte medioevale ‘neo-campana’, Cassino 1904; L. Venturi, Storia dell’arte italiana, III, Milano 1904, pp. 581 ...
Leggi Tutto
FONTANESI, Giovanni
Olga Jesurum
Nacque a Reggio Emilia il 28 genn. 1813, da Ignazio e Angela Cozzani. Nel 1828 il padre, per continuare la tradizione artistica familiare iniziata dallo zio Francesco, [...] 'opera, della quale esiste anche il bozzetto preparatorio (Reggio Emilia, Istituto statale d'arte "G. Chierici"), il F. mostrò una nuova concezione visiva, tendente all'idealizzazione dell'immagine, in un paesaggio totalmente inventato, animato da ...
Leggi Tutto
Pagnol, Marcel
Marco Pistoia
Scrittore e drammaturgo, regista, sceneggiatore e produttore cinematografico francese, nato a Aubagne (Marsiglia) il 28 febbraio 1895 e morto a Parigi il 18 aprile 1974. [...] ‒ da drammaturgo ‒ al cinema come a una nuova arte pertinente all'autore teatrale, che egli considerava il cineasta del con la sua combinazione di vita agreste e di sensibilità, anche visiva, per la dimensione paesaggistica e per i suoni e i rumori ...
Leggi Tutto
Lattuada, Alberto
Stefano Della Casa
Regista e sceneggiatore cinematografico, nato a Milano il 13 novembre 1914. Dotato di un robusto e plastico senso della costruzione visiva e di una raffinata cultura [...] Corrente" (1938), su cui scrisse come critico d'arte. Mostrò subito un grande interesse per il cinema, M.A. Bulgakov. Nel dopoguerra trasferì in chiave neorealista il suo talento visivo e il suo piglio narrativo, con due cupi drammi quali Il bandito ...
Leggi Tutto
visivo
viṡivo agg. [lat. tardo visivus, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – Della vista, che concerne la vista o la visione: immagini v.; facoltà v., organi v., capacità o acuità v. (sinon. di visus); memoria v. (v. memoria, n....
verbo-visivo
agg. Che si avvale della parola e dell’immagine. ◆ Siccome invece [Hugo] Pratt è stato grande artista soprattutto in quanto narratore a fumetti (e se a qualcuno l’espressione può parere ancora riduttiva, «narratore verbo-visivo»),...