Bass, Saul
Bruno Roberti
Disegnatore, grafico e autore di titoli di testa statunitense, nato a New York l'8 maggio 1920 e morto a Los Angeles il 25 aprile 1996. Le sue intuizioni sull'elaborazione grafica [...] che talvolta egli fu anche consulente per gli effetti visivi e per il predesigning (ciò che è stato Cinéma 70", 1970, 142.
E. Ghezzi, Il nome sulla rosa, in Taormina Arte, XXIV Festival internazionale del cinema di Taormina, Messina 1994, pp. 203-08 ( ...
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Melville, Jean-Pierre
Altiero Scicchitano
Nome d'arte di Jean-Pierre Grumbach, regista cinematografico e produttore francese, nato a Parigi il 20 ottobre 1917 e morto ivi il 2 agosto 1973. È considerato [...] d'onore. Anche in tal caso, la fotografia di Decaë è determinante nel privilegiare la luce crepuscolare, una cifra visiva che avrebbe caratterizzato tutta la produzione seguente di Melville. Il film, realizzato in totale autonomia produttiva e senza ...
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De Toth, André
Lorenzo Esposito
Nome d'arte di Sárvári Farkas-falvi Tóthfalusi Tóth Endre Antal Mihály, regista cinematografico e sceneggiatore ungherese, naturalizzato statunitense, nato a Makó il [...] House of wax (La maschera di cera) e il già citato western The stranger wore a gun, con i quali ottenne risultati visivi in seguito mai più raggiunti con questa tecnica, puntando nel primo sul moltiplicarsi delle ombre e su un forte erotismo, e nel ...
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GUERRA, Giuseppe
Francesco Leone
Non sono note la data e la città di nascita del G., annoverato da De Dominici tra i discepoli di Francesco Solimena.
Dopo l'alunnato giovanile, probabilmente nei primi [...] ; M. Ferretti, Falsi e tradizione artistica, in Storia dell'arte italiana, X, Conservazione, falso e restauro, Torino 1981, pp Pinelli, Il secolo della ragione e della rivoluzione. La cultura visiva nel Settecento europeo, Torino 2000, p. 59; U. ...
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Medvedkin, Aleksandr Ivanovič
Daniele Dottorini
Regista cinematografico russo, nato a Penza l'8 marzo 1900 e morto a Mosca il 21 febbraio 1989. Figura di cineasta originale e non allineato ai dogmi [...] satira sia come arma politica sia come strumento di invenzione visiva. Nel 1934 Sergej M. Ejzenštejn scrisse una recensione entusiastica 'interno del quale tradizioni espressive diverse (arte popolare, animazione, letteratura satirica, tecniche ...
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DE RINALDIS, Rinaldo (Aldo)
Gabriella Bernardini
Figlio di Bartolomeo - scrittore e polemista politico - e di Violante Baldizzani, nacque a Napoli il 18 febbr. 1881. Dopo un iniziale indirizzo di studi [...] , Verona 1929; Gioacchino Toma, Milano 1934; Simone Martini, Roma 1938; L'arte in Roma dal '600 al '900 edito dall'Istituto di studi romani, Bologna 1948, e infine il testo Memoria visiva, Napoli 1950, con prefazione di B. Berenson (pp. 7-10). Curò ...
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Tashlin, Frank
Marco Pistoia
Nome d'arte di Francis Fredrick von Taschlein, regista cinematografico, cartoonist e sceneggiatore statunitense, di padre tedesco e madre francese, nato a Weehawken (New [...] dei più estrosi e inventivi registi degli anni Cinquanta. Nel proporre opere colte e raffinate ‒ in particolare sul piano visivo ‒ e costruendo efficaci strategie comiche, con il suo spiccato gusto per il nonsense e l'attenzione particolare alla gag ...
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Ruttmann, Walther (o Walter)
Gianni Rondolino
Regista cinematografico tedesco, nato a Francoforte sul Meno il 28 dicembre 1887 e morto a Berlino il 15 luglio 1941. Esponente di rilievo dell'avanguardia [...] le immagini reali come elementi di una sinfonia visiva, in cui l'aspetto documentaristico si annulla nel , hrsg. B. Hein, W. Herzogenrath, 1977, pp. 63-64), "un'arte concepita per l'occhio, che si differenzia dalla pittura perché si evolve nel tempo ...
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Roeg, Nicolas (propr. Nicolas Jack)
Francesco Zippel
Regista cinematografico e direttore della fotografia inglese, nato a Londra il 15 agosto 1928. Operatore di grande talento, abile nel creare atmosfere [...] .A. Poe, che R. diede il primo saggio della sua arte visionaria. Due anni più tardi con l'incubo fantascientifico Fahrenheit 451 cinema. In quest'opera magniloquente dal punto di vista visivo, il regista ripercorre il viaggio iniziatico di due ...
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Claude Monet
Stella Bottai
Alla ricerca di effetti di luce e di atmosfera
Monet è stato il protagonista dell’impressionismo. Ha dedicato la vita a ricercare le sfumature di colore che percepiva nell’atmosfera [...] desiderosi di allontanarsi dalle rigide regole delle accademie d’arte. Manet aveva scandalizzato i Parigini per aver dipinto porto, ma il suo intento è quello di dare l’impressione visiva di un istante con piccoli tocchi di colore e rapide pennellate, ...
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visivo
viṡivo agg. [lat. tardo visivus, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – Della vista, che concerne la vista o la visione: immagini v.; facoltà v., organi v., capacità o acuità v. (sinon. di visus); memoria v. (v. memoria, n....
verbo-visivo
agg. Che si avvale della parola e dell’immagine. ◆ Siccome invece [Hugo] Pratt è stato grande artista soprattutto in quanto narratore a fumetti (e se a qualcuno l’espressione può parere ancora riduttiva, «narratore verbo-visivo»),...