Nome collettivo delle armi da fuoco pesanti. Con l’aggiunta di particolari denominazioni che ne determinano l’impiego, si indicano le varie specialità.
Storia
Le prime a., in senso proprio, sorgono con l’adozione della polvere pirica e lo sfruttamento, per il lancio dei proiettili, della sua forza deflagrante. Il primo impiego regolare dell’a. in battaglia risale al 14° sec.; verso la metà del 15° ...
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semovente Pezzo d’artiglieria il cui affusto è montato o incorporato in uno scafo corazzato, cingolato o talvolta ruotato, mosso da un motore a combustione interna. ...
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Generale d'artiglieria e tecnico (San Giovanni di Moriana 1827 - Sant'Albano 1906); collaborò con G. Cavalli alla sistemazione della fonderia di Torino; propose (1872) un sistema di compressione del bronzo [...] per renderlo più denso, sistema adottato (1877) per i cannoni da montagna e (1878) per quelli da campagna ...
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tagliavento, cappuccio In artiglieria, ogiva molto appuntita di lamiera metallica che si applica anteriormente ai proietti per migliorarne il coefficiente di forma; poiché in pratica non variano né il [...] peso né la posizione del baricentro, si ha un aumento di gittata e di pressione ...
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Nel munizionamento d’artiglieria del 19° sec., tipo di proietto costituito da un involucro sferico di ghisa contenente una carica di polvere nera e numerose pallette di piombo (v. fig.) che, per mezzo [...] di una rudimentale spoletta a miccia, esplodeva lungo la traiettoria, lanciando le pallette all’intorno.
Moderna granata antiuomo, d’effetto micidiale, che all’atto dello scoppio (comandato da una spoletta ...
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Scienza militare
Pezzo di artiglieria di calibro superiore ai 20 mm, a canna lunga, generalmente rigata e a tiro teso. Il suo impiego richiede di massima l’installazione su apposito supporto (affusto).
I [...] utilizzati anche per l’attacco ai bersagli di superficie, ricorrendo a proiettili esplosivi o perforanti. Nel settore delle artiglierie terrestri, i c. sono pressoché scomparsi, sostituiti dagli obici-cannoni, capaci di sparare a tiro teso o curvo ...
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Maestro bombardiere e fonditore di artiglieria (1426-1482). Fu al servizio del marchese di Mantova; passato agli Sforza, fuse (1471) la più grossa bombarda dell'esercito milanese (la galeazzesca). Fabbricò [...] spingarde e altre artiglierie. ...
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(o controaerea) Specialità dell’artiglieria destinata a combattere contro l’offesa aerea, con particolare riguardo alla difesa attiva contro gli aeromobili (v. .).
Le caratteristiche della possibile minaccia [...] costituita da velivoli dotati di velocità supersonica e di grande manovrabilità hanno imposto alla difesa c. l’adozione di concetti di rapidità e automaticità d’intervento, non disgiunti da una grande ...
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Operazione mediante la quale viene sostituita in un’artiglieria la parte interna che porta la rigatura (tubo anima) quando questa è stata troppo erosa dall’azione cinetica dei gas e dall’attrito delle [...] della parte erosa e nell’introduzione di un nuovo tubo anima, opportunamente dimensionato, entro la bocca da fuoco. Per le artiglierie a tiro rapido (sottoposte quindi a intenso logorio), la r. è prevista dopo un determinato numero di colpi e a ...
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artiglieria
artiglierìa s. f. [dal fr. artillerie, der. dell’ant. artillier «fornire di strumenti bellici»]. – 1. a. Nome collettivo delle armi da fuoco pesanti (obici, mortai e cannoni); pezzo d’a., ogni singola arma. Con l’aggiunta di particolari...
tappo
s. m. [dal franco tappo]. – 1. a. Manufatto di sughero o di altri materiali (legno, gomma, plastica, metallo, vetro, vetro smerigliato, ecc.), per lo più di forma cilindrica o troncoconica, usato per chiudere più o meno ermeticamente...