Nome collettivo delle armi da fuoco pesanti. Con l’aggiunta di particolari denominazioni che ne determinano l’impiego, si indicano le varie specialità.
Storia
Le prime a., in senso proprio, sorgono con l’adozione della polvere pirica e lo sfruttamento, per il lancio dei proiettili, della sua forza deflagrante. Il primo impiego regolare dell’a. in battaglia risale al 14° sec.; verso la metà del 15° ...
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Generale d'artiglieria (Novara 1808 - Torino 1879), durante la brillante carriera conclusa come parlamentare, continuò a coltivare gli studî matematici e fisici contribuendo notevolmente al perfezionamento [...] dell'impiego delle polveri cosiddette progressive per le cariche delle armi. Nel 1860, all'assedio di Gaeta, comandò l'artiglieria provvista dei cannoni rigati da lui studiati. Diresse (dal 1850) il laboratorio chimico e la fonderia dell'Arsenale di ...
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Colonnello d'artiglieria italiano (Chiavari 1861 - ivi 1917); docente nella Scuola di applicazione d'artiglieria e genio, insegnò prima meccanica applicata e poi balistica esterna. Tra le sue opere: Nozioni [...] fondamentali di balistica interna, 1910; Nozioni fondamentali della teoria degli esplosivi, 1911; La teoria della resistenza delle artiglierie, 1911. ...
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Ufficiale di artiglieria francese (Balignicourt 1833 - Le Chesnay 1914): incaricato di riorganizzare l'artiglieria francese rivelatasi inadeguata durante la guerra del 1870, ideò un tipo d'acciaio per [...] cannone con caratteristiche elevate, adottato poi da varî paesi europei, realizzò alcuni nuovi cannoni da campagna e un otturatore con chiusura ermetica ad anello plastico ...
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Pezzo d’artiglieria moderno avente originariamente (dagli inizi del 20° sec. e sino alla Seconda guerra mondiale) canna di lunghezza generalmente compresa fra 12 e 25 calibri (intermedia, pertanto, fra [...] austriache, sudafricane e israeliane, fino ai 52 calibri degli o. semoventi tedeschi PzH 2000. Questi ultimi pezzi di artiglieria, grazie alla lunghezza della canna, alla resistenza delle camere di scoppio e all’adozione di proiettili con propulsione ...
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semovente Pezzo d’artiglieria il cui affusto è montato o incorporato in uno scafo corazzato, cingolato o talvolta ruotato, mosso da un motore a combustione interna. ...
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Ufficiale d'artiglieria (Robbiate 1827 - Torino 1903), noto per aver progettato armi militari come il fucile che porta il suo nome, adottato dall'esercito italiano nel 1868, e la mitragliatrice a due canne [...] mod. 1896 ...
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Tipo di artiglieria (detta anche cortalda o cortaldo) ad anima corta e rinforzata che lanciava palle di pietra, usata per abbattere le mura in Italia fino al 15° sec. e dai Turchi fino al 16°. ...
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Ufficiale d'artiglieria (Parigi 1864 - Pont-Orambourg, Orne, 1954), ideatore di un noto cannone da 155 mm a deformazione, adottato in Francia nel 1905. R. studiò pure, per il suo cannone, un adatto congegno [...] di punteria ...
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Ufficiale d'artiglieria (Saint-Loup, Haute-Saône, 1846 - Houlgate, Calvados, 1926). Inventò apparecchi di puntamento per batterie costiere, un alzo automatico per cannone navale e il cannone da 75 a tiro [...] rapido, adottato in Italia col nome di 75/27 mod. 911 (in servizio fino al 1943) ...
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artiglieria
artiglierìa s. f. [dal fr. artillerie, der. dell’ant. artillier «fornire di strumenti bellici»]. – 1. a. Nome collettivo delle armi da fuoco pesanti (obici, mortai e cannoni); pezzo d’a., ogni singola arma. Con l’aggiunta di particolari...
tappo
s. m. [dal franco tappo]. – 1. a. Manufatto di sughero o di altri materiali (legno, gomma, plastica, metallo, vetro, vetro smerigliato, ecc.), per lo più di forma cilindrica o troncoconica, usato per chiudere più o meno ermeticamente...