Prenome etrusco (Arnth, Arunth), e nome di alcuni personaggi etruschi nell'antica tradizione romana. 1. Guerriero etrusco dell'Eneide, alleato di Enea: uccide la "vergine Camilla" ed è per vendetta di Diana ucciso dalla Ninfa Opi. 2. Figlio di Tarquinio il Superbo, che dopo l'espulsione dei re, nella battaglia della selva Arsia, morì combattendo con Bruto. 3. Figlio di Porsenna, che morì nella battaglia ...
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Nome delle due figlie di Servio Tullio. La minore, di virtuosi costumi, sposò Lucio Tarquinio (detto poi il Superbo), la maggiore, donna perversa, sposò Arunte Tarquinio; accordatasi poi con il cognato, [...] insieme uccisero i rispettivi coniugi e si unirono in matrimonio. Lucio Tarquinio, quindi, uccise Servio e ne usurpò il trono. T. non esitò a passare col cocchio sul corpo del padre che giaceva in una ...
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Comandante (m. forse nel 492 a. C.) delle forze cumane nella vittoriosa battaglia di Cuma contro gli Etruschi (524 a. C.) e poi tiranno della sua città approfittando del favore popolare; sconfisse nuovamente [...] gli Etruschi, comandati da Arunte figlio di Porsenna, presso Ariccia (505 circa) e contribuì in tal modo a spezzare il predominio etrusco nel Lazio. Qualche anno dopo si narra che accogliesse presso di sé il fuggiasco Tarquinio il Superbo. Fu ucciso ...
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TULLIA
Plinio FRACCARO
Moglie, secondo la tradizione, di Tarquinio il Superbo. Delle due figlie Tullie, che il re Servio aveva sposato ai due figli di Tarquinio Prisco, la maggiore, ch'era d'indole [...] buona, era toccata a L. Tarquinio, un malvagio, e il mite Arunte Tarquinio aveva invece avuto la minore, perfida e ambiziosa. Questa si accordò con il cognato, insieme uccisero i rispettivi moglie e marito e si unirono infine fra loro in matrimonio. ...
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Figlio (2a metà del 6º sec. a. C.) di una sorella di Tarquinio il Superbo; dopo l'oltraggio a Lucrezia di Sesto Tarquinio figlio, sollevò il popolo e l'esercito contro il re; espulso il re, fu eletto console. [...] Morì nella battaglia della Selva Arisa, dove egli e Arunte, figlio di Tarquinio, si trafissero a vicenda. A parte le eleborazioni leggendarie ed erudite, la figura di Bruto è da ritenersi storica. Ad essa è ispirato il personaggio della tragedia ...
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Scipione l'Africano
Jean A. Gili
(Italia 1936-37, 1937, bianco e nero, 115m); regia: Carmine Gallone; produzione: Consorzio Scipione l'Africano/ENIC; sceneggiatura: Carmine Gallone, Camillo Mariani [...] e raccolti. I soldati fanno irruzione nella villa di Velia, una nobile romana, e la fanno prigioniera insieme al fidanzato Arunte e alla servitù. A Cirta, Sofonisba, figlia di Asdrubale, spinge il marito Siface ad allearsi con i Cartaginesi. Scipione ...
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(lat. Camilla) Mitica vergine guerriera latina dell'Eneide virgiliana, la cui storia è narrata da Diana nel libro 11°; è incerto se Virgilio abbia accolto gli elementi di una leggenda locale o abbia [...] cavalla selvaggia, fu poi educata da cacciatrice e da guerriera. Nell'Eneide, Camilla, che appare nel libro 8°, alla testa di uno squadrone di cavalieri, alleata dei Latini e di Turno, combatte valorosamente (libro 11°) finché è uccisa da Arunte. ...
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PORSENNA
Plinio Fraccaro
. La tradizione vulgata romana narrava che Tarquinio il Superbo, detronizzato, persuase Lars Porsenna, re di Chiusi, a rimetterlo sul trono con le armi. Il re etrusco venne [...] origine il detto bona Porsinnae regis vendendi. Porsenna aveva intanto inviato contro Aricia, con parte dell'esercito, il figlio Arunte, che fu sconfitto dai Latini aiutati dai Cumani; gli Etruschi superstiti furono ospitati in Roma e in parte vi ...
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La storia della vergine Camilla è raccontata da Diana nell'Eneide (XI, 532 segg.). Suo padre era Metabo, re della volsca Privernum, che, costretto a fuggire dalla città, si prese in collo la figlioletta. [...] segg.), compie prodigi di valore nella grande battaglia del libro XI (v. 648 segg.), finché viene uccisa dall'etrusco Arunte.
Alcuni ritengono che Virgilio abbia dato veste poetica a una antica leggenda locale volsco-latina o ne abbia preso alcuni ...
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dimora (dimoro)
Amedeo Quondam
Con il valore di " indugio ", " esitazione ", in If X 70 Quando [Cavalcante] s'accorse d'alcuna dimora / ch'io facëa dianzi a la risposta, / supin ricadde e più non parve [...] cui D. potrà trarre alcun buon frutto di nostra dimora.
Col significato di " abitazione ", " casa ", in If XX 50, riferito ad Arunte, che come casa ebbe tra ' bianchi marmi la spelonca / ... onde a guardar le stelle / e 'l mar non li era la veduta ...
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aranda
(o arunta) agg. e s. m. e f., invar. – Appartenente alla popolazione degli Aranda (o Arunta), la maggiore e più nota tribù centro-australiana, dedita alla caccia e alla raccolta nelle regioni del fiume Finke e dei monti MacDonnell.