Filosofo platonico (2a metà del 2º sec. d. C.). Tentò di riportare l'Accademia alle pure concezioni platoniche, combattendo la tendenza eclettica invalsa dal tempo di Antioco di Ascalona e specialmente [...] l'accoglimento di dottrine aristoteliche. Tuttavia il suo platonismo non è immune da elementi stoici ...
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Fratello (n. 1129 - m. Cipro 1194) di Amalrico di Lusignano, già connestabile del regno, sposò (1180) Sibilla d'Angiò, sorella del re Baldovino IV di Gerusalemme, ricevendo in feudo la contea di Giaffa [...] e di Ascalona. Profittando delle cattive condizioni di Baldovino, dopo aver retto con non buoni risultati il governo dello stato, cercò di impadronirsi del regno, e vi riuscì però solo dopo la morte del nipote Baldovino V (1186). Subito dopo l' ...
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Nome di due architetti greci che lavorarono a Costantinopoli al tempo di Giustiniano: 1. Collaboratore tecnico di Antemio di Tralle nella costruzione di S. Sofia, progettò i restauri delle fortificazioni [...] di Dara in Siria; più che architetto fu ingegnere e matematico, maestro di Eutocio di Ascalona ed editore delle opere di Archimede. 2. Nipote del precedente. Ricostruì la cupola di S. Sofia, crollata nel terremoto del 558, e, forse, la chiesa dei SS. ...
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Tredicesimo re di Giuda (715-687 a. C.), figlio di Acaz, tentò di recuperare al regno la piena indipendenza. Fidando nelle difficoltà che impegnavano gli Assiri in Babilonia e nell'alleanza egiziana, sospese [...] il pagamento dei tributi agli Assiri e diede vita con Sidone e Ascalona a una coalizione contro di loro. In previsione dell'inevitabile ritorsione assira, provvide a consolidare le fortificazioni di Gerusalemme, a rifornire la città di acqua con lo ...
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Figlio (n. 1131 - m. Beirut 1162) di Folco V d'Angiò e di Melisenda, figlia di Baldovino II, divenne re di Gerusalemme nel 1144, alla morte del padre, sotto la reggenza dell'ambiziosissima madre. Dopo [...] l'infelice spedizione su Damasco (1148), si fece cedere con la forza dalla madre il potere (1152). L'anno successivo espugnò Ascalona, concedendola poi in feudo al fratello Amalrico. In lotta col sultano Nūr ad-dīn, che nel 1154 si era insediato a ...
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Filosofo accademico, scolaro di Clitomaco di Cartagine, a cui successe nel 110-09 a. C. nella direzione dell'Accademia. Nell'88, a Roma, ebbe come scolaro Cicerone. Pur muovendo dallo scetticismo di Carneade, [...] filosofia accademica all'antico "dogmatismo" platonico. Fondò la cosiddetta Quarta Accademia, e aprì la via alla più decisa e conseguente riaffermazione "dogmatica" del suo scolaro e successore Antioco di Ascalona, fondatore della Quinta Accademia. ...
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Figlio (Baisy, Brabante, 1060 circa - Gerusalemme 1100) di Eustachio II conte di Boulogne e di Ida di Lorena, fu adottato dallo zio Goffredo II di Lorena, e ne ereditò la marca di Anversa, con le contee [...] fu il capo effettivo dei crociati, che volevano proseguire verso Gerusalemme, e la occupò nel 1099. Vinto poi ad Ascalona anche l'esercito egiziano, che veniva a riprendere la Città Santa, G. rifiutò il titolo regio proclamandosi soltanto "difensore ...
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Scrittore latino (n. Rieti 116 a. C. - m. 27 a. C.), detto dal luogo di nascita V. Reatino (Reatinus); erudito, poligrafo, uno degli autori più fecondi e importanti del mondo antico. L'importanza di V. [...] sistematico, anche se non sempre con autentico spirito critico.
Vita
Allievo di Elio Stilone e del filosofo Antioco di Ascalona, ricoprì varie cariche e fu con Pompeo nella guerra di Sertorio (79); tribuno della plebe, pretore (68), legato nella ...
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EMBRIACO, Guglielmo (Willielmus Caputmallei), detto Testadimaglio
Jean Cancellieri
Nato in data imprecisata nella seconda metà dell'XI secolo (probabilmente nell'ultimo trentennio), apparteneva ad una [...] di 200 0 300 uomini, parteciparono alla grande battaglia navale fra le flotte crociata ed egiziana al largo del porto di Ascalona (12 agosto). Almeno una parte di essi, guidati dai due fratelli, decise di far ritorno a Genova su una galea. Portavano ...
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GUGLIELMO di Monferrato, detto Lungaspada
Aldo Settia
Primo dei cinque figli maschi del marchese di Monferrato Guglielmo V il Vecchio e di Iulitta, figlia di Leopoldo III di Babenberg, duca d'Austria, [...] l'arrivo, in conformità ai patti G. sposò Sibilla, sorella del re, e fu investito dei comitati di Giaffa e di Ascalona, atti che definivano la sua qualità, se non di successore nel Regno, certamente di principe consorte con facoltà di ingerirsi negli ...
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scalogno
scalógno s. m. (ant. e settentr. scalógna f.) [lat. ascalōnia (cepa), intesa come «(cipolla) di Ascalona», antica città della Siria, di cui sarebbe originaria, ma da ricondurre invece a una base skal- di *σκάλαξ «cipolla»]. – Erba...