LAMAISMO
Giuseppe Tucci
. La parola è ormai diventata d'uso generale per indicare il buddhismo tibetano. Essa deriva da bLama "maestro", appellativo usuale e onorifico con cui ogni tibetano laico designa [...] indiani Tilopā e Nāropā e riconosce come suo primo divulgatore Marpa (sec. XII). Essa è celebre per i suoi ascetismi; i suoi monaci si ritirano in romitorî montani; si fanno murare per anni o anche per tutta la vita in cellette scavate nella roccia ...
Leggi Tutto
FRANKLIN, Benjamin
Walter MATURI
Tipografo, scrittore, uomo di stato, diplomatico, educatore, inventore, nacque a Boston il 17 gennaio 1706, e morì a Filadelfia il 17 aprile 1790. Suo padre Giosia, [...] serenante. Manca all'etica del F. la gioia della vita, del godimento, della bellezza del nostro Rinascimento. F. è un asceta dell'azione, è il primo rappresentante di quello spirito del capitalismo, che nell'ascesi ha uno dei suoi caratteri più ...
Leggi Tutto
Testimonianze - Carl Theodor Dreyer
Pietro Citati
Carl Theodor Dreyer
Carl Theodor Dreyer nascose sempre gelosamente il segreto della sua nascita e della sua infanzia. Con una specie di ossessione, [...] e insolente giornalista diventò un furibondo artista del Quattrocento italiano, Donatello o Piero della Francesca, asceta della perfezione. Rifiutò ogni trucco: gli attori che impersonavano i giudici vennero tonsurati, la Falconetti sacrificò ...
Leggi Tutto
RĀJGlR (v. s 1970, p. 652)
G. Verardi
Località del Bihar (India) a SE di Patna, che fu la prima capitale della più organizzata compagine statale dell'India gangetica antica, il Magadha. R. deriva da [...] rupestre. In tal caso, l'iscrizione del III-IV sec. d.C. sulla parete esterna del monumento, dovuta all'asceta jainista Vairadeva, non andrebbe riferita alla costruzione della grotta, ma alla sola istallazione al suo interno di immagini di ...
Leggi Tutto
Guinness, Sir Alec
Bruno Roberti
Attore teatrale e cinematografico inglese, nato a Marylebone (Londra) il 2 aprile 1914 e morto a Midhurst (Sussex) il 5 agosto 2000. Nella molteplice diversità dei ruoli [...] militare comunista, fratello del protagonista, in Doctor Zhivago (1965; Il dottor Zivago) e soprattutto dell'enigmatico filosofo e asceta di A passage to India (1984; Passaggio in India), ma anche del commerciante d'armi implicato in un gioco ...
Leggi Tutto
GRANDI, Terenzio
Augusto Comba
Nacque il 13 ott. 1884 a Valenza, presso Alessandria, da Tranquillo e da Antonietta Ceriana.
Conseguito il diploma della scuola tecnica, entrò come apprendista nella tipografia [...] di diario e ricordi di un mazziniano, a cura di A. Galante Garrone, Torino 1980.
Fonti e Bibl.: G. Spadolini, Un asceta mazziniano, in Id., L'Italia della ragione, Firenze 1978, pp. 380-383; R. Balzani - D. Giacalone, La libertà, la Repubblica, l ...
Leggi Tutto
REGIA
Silvio D'AMICO
Gian Luigi RONDI
. Arte di mettere in scena un'opera teatrale: per indicarla, si usava in passato il termine, alquanto ambiguo, di messinscena: traduzione del francese mise-en-scène. [...] dramma sacro. Il suo appello è a una comunione "religiosa", nel senso etimologico della parola, con l'anima della folla. Copeau, asceta e maestro, dopo aver rivelato a un pubblico relativamente esiguo l'essenza di ciò che per lui è teatro, si ritira ...
Leggi Tutto
Età
Umberto Signorato e Marco Aime
Si definisce età ciascuno dei periodi in cui si è soliti ripartire la vita umana. Se dal punto di vista biologico il passaggio da un'età all'altra comporta una pluralità [...] e interne, l'adolescente si sente insicuro ed estremamente contraddittorio: può essere alternativamente sottomesso e ribelle, asceta e intraprendente, egoista e idealista, a volte può incorrere in una vera e propria sindrome psichiatrica, spesso ...
Leggi Tutto
DONATONI, Franco
Alessandro Solbiati
Nato a Verona il 9 giugno 1927, primo e unico figlio di Silvio e Dolores De Stefani, è uno dei massimi compositori europei della seconda metà del Novecento; ha rappresentato [...] . Il compositore si riappropria dei meccanismi della musica ma si dichiara indifferente all’esito sonoro. È evidente lo scopo ‘ascetico’ di questo modo di procedere: si concentra l’attenzione sull’atto compositivo, ma si è interiormente distaccati da ...
Leggi Tutto
L'archeologia delle pratiche cultuali. Subcontinente indiano
Anna Filigenzi
I luoghi, gli oggetti del culto e i materiali votivi
Le prime tracce archeologiche di pratiche cultuali, individuate a partire [...] anche l'ipotesi (invero molto contestata, con argomentazioni di non poco momento) che la stessa figura di Shiva, il dio-asceta della religione induista, e i culti fallici a questo collegati abbiano avuto origine in seno alla civiltà dell'Indo: un ...
Leggi Tutto
asceta
ascèta s. m. e f. [dal lat. tardo asceta o ascetes, gr. ἀσκητής «che esercita»; v. ascesi] (pl. m. -i). – Chi pratica l’ascetismo: gli antichi a. cristiani; un santo a.; per estens., chi fa vita di penitenza e di rinuncia o comunque...
ascetica
ascètica s. f. [dall’agg. ascetico]. – Particolare educazione spirituale dell’uomo (e la teoria relativa), tendente a condurlo alle più alte forme di perfezione morale e religiosa: a. buddista, neoplatonica, ecc.; nell’ambito della...