ascetismo
Emanuela Prinzivalli
Purificazione interiore e distacco dal mondo
L'ascetismo è una delle pratiche spirituali attraverso cui gli uomini tentano di migliorare sé stessi e, se sono credenti, [...] che imita la sofferenza di Cristo e conduce una vita separata dal resto della società e diversa da essa. L'ascetismo trova nuove forme e nuove espressioni con gli ordini mendicanti del 13° secolo, mediante l'inserimento della povertà evangelica nell ...
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tummo Nome tibetano del «calore interiore» suscitato da eremiti e asceti e, per estensione, della tecnica con cui viene prodotto. L’asceta, mediante tecniche hathayoga di controllo del respiro e di visualizzazione [...] del fuoco, realizza un’esperienza interiore di combustione totale. Il t. è la prima delle sei leggi di Nāropa, fondamento dottrinario della scuola lamaista dei bkah rgyud pa «quelli della tradizione orale» ...
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Śiva Divinità tra le più venerate della mitologia indù, membro della triade divina (trīmūrti) con Brahmā e Viṣṇu. In virtù dei suoi molteplici aspetti, benevoli e terrifici a un tempo, Ś. assume forme [...] distruttore, Ś. assume epiteti quali Ugra («il possente»), Bhairava («il terribile»), Hara («il distruttore»). Ś. è anche divino asceta e come tale è venerato sotto l’aspetto di Mahayogi («il grande yogin») o Yogeśvara («signore degli yogin»). La ...
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Induismo
Jan C. Heesterman
Introduzione
'Induismo' è un termine moderno e per di più di origine straniera (britannica). Esso deriva dal nome del fiume Indo che gli antichi Persiani attribuivano alla [...] di Louis Dumont, si può affermare che "il segreto dell'induismo è il dialogo tra l'uomo-nel-mondo e l'asceta" (v. Dumont, Le renoncement..., 1959).
L'eredità del vedismo
Per vedismo si intende il sistema razionale e altamente speculativo dei riti ...
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Jainismo
Colette Caillat
Introduzione: l'India settentrionale nel corso del I millennio a.C
Verso la metà del I millennio a.C. l'India settentrionale è teatro di importanti cambiamenti economici e politici. [...] si distingue dai seguaci di Pārśva (che non vanno nudi), manifesta anche la sua fiducia nell'efficacia ultima delle pratiche ascetiche, alle cui virtù invece il Buddha, che predica la 'via di mezzo', non crede affatto.
Vardhamāna si impone digiuni ...
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La santità
Sofia Boesch Gajano
La santità si può definire un’esperienza religiosa che tende all’avvicinamento o all’unione con il Divino nel superamento dei limiti della condizione umana. La storia [...] santità si articola a partire dall’età tardoantica in una molteplicità di figure, che incarnano nuove forme di vita religiosa: l’asceta; il monaco e l’abate; il sacerdote e il vescovo; i fondatori dei nuovi ordini religiosi di Età medievale e moderna ...
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Le grandi domande
Stefano De Luca
Grandi domande e grandi risposte
Da sempre l'uomo non può fare a meno di porsi alcune domande fondamentali: qual è l'origine di tutte le cose e il loro significato? [...] uscita, nella quale incontra un eremita, gli fa capire quale sia la strada da seguire. A 29 anni Siddharta diventa un asceta, cioè rinuncia ai beni del mondo e si dedica alla meditazione. Dopo sei anni di rigidissima ascesi (secondo la tradizione ...
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asceta
ascèta s. m. e f. [dal lat. tardo asceta o ascetes, gr. ἀσκητής «che esercita»; v. ascesi] (pl. m. -i). – Chi pratica l’ascetismo: gli antichi a. cristiani; un santo a.; per estens., chi fa vita di penitenza e di rinuncia o comunque...
ascetica
ascètica s. f. [dall’agg. ascetico]. – Particolare educazione spirituale dell’uomo (e la teoria relativa), tendente a condurlo alle più alte forme di perfezione morale e religiosa: a. buddista, neoplatonica, ecc.; nell’ambito della...