GERUSALEMME
M. Piccirillo
(ebraico Yerushalayim; gr. ῾Ιεϱοσόλυμα; lat. Ierusalem, Hierusalem, Aelia Capitolina; arabo Urshilīm, al-Quds, Iliyā; Hierosolyma, Solyma nei docc. medievali)
Città situata [...] era stato tradito, venne eretta nel 380 circa. Già dal 375 comunità di asceti si erano stabilite sul monte degli Ulivi e nobili immigrati con tendenze ascetiche, come Melania la giovane, vi avevano fondato chiese, ospizi e monasteri. Agli inizi ...
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MONASTERO
A. Paribeni
Con il termine m. viene indicato, in generale, un complesso di strutture all'interno del quale trova sede una comunità di monaci, di norma definito da cinte murarie o da altro [...] termine m., dal greco μονάζω ('vivere solo'), con l'indicare l'origine e l'intima propensione per una intonazione ascetica dell'ideale monastico - laddove con il termine latino conventus (v. Convento) ne viene rimarcato invece l'aspetto associativo e ...
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BARLAAM Calabro
Salvatore Impellizzeri
Nacque a Seminara (Reggio di Calabria) sul finire del sec. XIII, probabilmente verso il 1290. Il nome Barlaam par che sia quello assunto in religione, ma non è [...] o Suváp.rLq), operazioni eterne di Dio, che per esse agisce nel mondo degli uomini. E appunto la luce taborica visibile agli asceti, come l'amore, la sapienza e la grazia di Dio, è una energia divina operante come intermediaria tra Dio e gli uomini ...
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CAVALLERIA
F. Cardini
La c. medievale si definisce attraverso due funzioni che polarizzano il significato della parola e che, se non vengono accuratamente distinte e articolate, rischiano di confondere [...] Dei o militia Christi. Tali espressioni, originariamente impiegate a indicare i martiri e quindi i monaci e gli asceti, vennero usate di nuovo dalla pubblicistica dei riformatori per qualificare quei guerrieri che accettavano di impegnarsi con le ...
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KASHMIR, Arte del
H. Goetz
La situazione geografica del K. (oggi ufficialmente Yammu e K.) lungo 135 km, largo dai 30 ai 40 km e posto a 1800 m sul livello del mare, in una valle dell'Himalaya, separato [...] virili e muliebri, indiane di foggia e di costume, ma di una interpretazione formale assolutamente non indiana; asceti bramani, stūpa (che ci danno una buona raffigurazione delle soprastrutture ormai scomparse) e soprattutto ornamenti vegetali della ...
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GUGLIELMO da Vercelli, santo
Giancarlo Andenna
Non si conoscono né la data né il luogo di nascita, né la famiglia da cui G. ebbe origine; tuttavia, poiché le fonti medievali lo designano sempre con [...] a lavorarle direttamente con le proprie mani. L'atteggiamento di G. nei confronti del denaro era quello tipico degli asceti, o meglio del bonus dispensator: egli tratteneva solo ciò che considerava strettamente necessario alla comunità, donando ai ...
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MOROSINI, Giovanni
Marco Stoffella
– Scarne sono le informazioni che si riferiscono a questo personaggio, esponente di spicco di un vasto gruppo parentale in forte ascesa politica nella Venezia della [...] di Ravenna come manifesto programmatico della riforma eremitica, in Ottone III e Romualdo di Ravenna. Impero, monasteri e santi asceti.Atti del XXIV Convegno del Centro studi avellaniti, Fonte Avellana..., 2002, Negarine di S. Pietro in Cariano (VR ...
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L'albergo è la casa nella quale l'albergatore esercita la professione di dare alloggio e spesso di fornire anche il vitto ai viaggiatori, contro una rimunerazione in denaro.
Storia. - Se è vero che nel [...] , sino ai suddiaconi, ai lettori, ai cantori, agli esorcisti ed agli ostiarî, e sino alle persone della classe degli asceti, non debbano andare in alcun albergo" (Hefele-Leclercq, Hist. des Conciles, I, 11, Parigi 1907, pp. 1012-1013). Anche ...
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Antico Oriente e Islām - L'antico Oriente non ha conosciuto la biografia, almeno nel senso rigoroso del termine. Cronache di re egiziani e assiri, e ancor più iscrizioni sepolcrali od onorarie di sovrani [...] per qualunque ragione, non mancano mai le biografie, ordinate cronologicamente, degli uomini celebri, delle donne celebri, degli asceti taoisti e buddhisti, ecc. che sono nati, che hanno vissuto o che sono morti nella località descritta.
Altre ...
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. Nel sec. X, quando cioè la schiatta governante d'origine uralo-altaica era già completamente slavizzata, i capi dell'aristocrazia bulgara venivano chiamati boliadi (βολιάδες in Const. Porphyr., De Cerimon., [...] l'intransigente precetto d'assoluta povertà. Così i magnati, difendendo il monopolio della loro potenza, s'allearono agli asceti. L'accanito contrasto penetrò nello stesso palazzo e scisse la famiglia granducale, innestandosi su sinistri intrighi per ...
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asceta
ascèta s. m. e f. [dal lat. tardo asceta o ascetes, gr. ἀσκητής «che esercita»; v. ascesi] (pl. m. -i). – Chi pratica l’ascetismo: gli antichi a. cristiani; un santo a.; per estens., chi fa vita di penitenza e di rinuncia o comunque...
ascetica
ascètica s. f. [dall’agg. ascetico]. – Particolare educazione spirituale dell’uomo (e la teoria relativa), tendente a condurlo alle più alte forme di perfezione morale e religiosa: a. buddista, neoplatonica, ecc.; nell’ambito della...