Termine inizialmente legato alla concezione cristiana ma poi usato nella storia delle religioni per indicare un fenomeno presente in diverse aree e culture: quel modo di vita e quel complesso di pratiche [...] vita familiare e di società (➔ Devotio moderna). Dopo il Concilio ecumenico vaticano II (1962-65), ha preso forma una rinnovata ascetica che parte dalla chiamata universale alla santità e tiene conto quindi di tutte le vocazioni di vita e di tutti i ...
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stiliti Asceti cristiani che per mortificazione si adattavano a vivere in cima a un pilastro o a una colonna. La pratica, di cui fu iniziatore s. Simeone il Vecchio, nella Chiesa greca durò anche dopo [...] lo scisma e presso i Russi fino al 15° secolo ...
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tummo Nome tibetano del «calore interiore» suscitato da eremiti e asceti e, per estensione, della tecnica con cui viene prodotto. L’asceta, mediante tecniche hathayoga di controllo del respiro e di visualizzazione [...] del fuoco, realizza un’esperienza interiore di combustione totale. Il t. è la prima delle sei leggi di Nāropa, fondamento dottrinario della scuola lamaista dei bkah rgyud pa «quelli della tradizione orale» ...
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walī Nel linguaggio religioso arabo, gli «amici (di Dio)», cioè gli asceti e i mistici, che si possono considerare quasi analoghi ai santi del cristianesimo.
In diritto, il curatore matrimoniale della [...] donna, che la rappresenta alla stipulazione del contratto nuziale ...
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WALĪ (plur. awliyā')
Vocabolo arabo dal significato originario di "vicino, parente, amico". Nel linguaggio religioso, esso è passato a designare, quali "amici (di Dio)", gli asceti e mistici che possono [...] all'ingrosso considerarsi analoghi ai "santi" del cristianesimo, per quanto, data l'assenza di ogni autorità e gerarchia ecclesiastica nell'Islamismo, la qualifica di walī da null'altro sia data che dalla ...
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Scrittore (n. presso Eleuteropoli, Palestina, dopo il 310 - m. nel 403); in gioventù visse da monaco in Egitto, dove apprese le regole e la dottrina degli asceti egiziani; fondò quindi un monastero presso [...] Eleuteropoli in Palestina, dove visse trent'anni. Nel 367 fu consacrato vescovo di Costanzia (Salamina) nell'isola di Cipro, ma mantenne il modo di vita monastico. Strenuo difensore dell'ortodossia, cui ...
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(o ginnosofisti) Nome con cui i Greci chiamarono, con allusione sia all’unione di sapienza e dottrina sia all’esercizio di pratiche ascetiche che comportavano una nudità totale o parziale, gli asceti [...] e i mistici indiani, di cui vennero a conoscenza all’epoca della spedizione di Alessandro Magno. Gli storici al seguito del re ne descrissero la vita in comunità appartate ...
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Vishwa hindu parishad
(Società universale indù, VHP) Organizzazione fondata nel 1964 a Bombay (India) per iniziativa del Rastriya swayamsevak sangh, al fine di assicurare al movimento Hindutva l’appoggio [...] di carismatiche personalità religiose. Asceti (sadhu), grandi devoti (sant), sacerdoti officianti presso grandi templi (pujari) e i gestori dei quattro principali monasteri shankariani (➔ ) furono coinvolti in un’articolata azione propagandistica ...
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flagellanti
Nome degli appartenenti a movimenti religiosi o confraternite che praticavano la flagellazione come pena o mezzo di mortificazione e penitenza. La flagellazione, prevista a questo scopo da [...] regole monastiche e attuata da asceti, inculcata come tale da s. Pier Damiani e da s. Domenico Loricato, si diffuse tra i laici anche per l’idea che fosse mezzo espiatorio per allontanare e far cessare malanni; diede così origine, insieme con il ...
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Asceta e principale fondatore delle colonie monastiche del deserto di Nitria in Egitto. Discendente da ricca famiglia, dopo 18 anni di matrimonio trascorsi in assoluta castità A. si ritirò (tra il 320 [...] e il 330) nel deserto di Nitria e raccolse attorno a sé gran numero di asceti, fondando una comunità di tipo semi-anacoretico, affine a quella di s. Antonio. Questi, narra la leggenda, fu miracolosamente avvertito della morte di A. (dunque, prima del ...
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asceta
ascèta s. m. e f. [dal lat. tardo asceta o ascetes, gr. ἀσκητής «che esercita»; v. ascesi] (pl. m. -i). – Chi pratica l’ascetismo: gli antichi a. cristiani; un santo a.; per estens., chi fa vita di penitenza e di rinuncia o comunque...
ascetica
ascètica s. f. [dall’agg. ascetico]. – Particolare educazione spirituale dell’uomo (e la teoria relativa), tendente a condurlo alle più alte forme di perfezione morale e religiosa: a. buddista, neoplatonica, ecc.; nell’ambito della...