. Setta cristiana apparsa fra gli Slavi della penisola balcanica sullo scorcio del sec. IX, il cui nome è fatto risalire alla voce bulgara bogu-mil "caro a Dio" (cfr. gr. ϑεόϕιλος); altri sostenne che [...] cristiani, "buoni cristiani", sono soltanto i bogomili, che rifuggono da tutto quanto sa di materiale e tendono a un puro ascetismo. Respingono gran parte dei sacramenti, perché in essi si presume di attirare la presenza divina con atti contrarî alla ...
Leggi Tutto
È chi non beve mai vino né altra bevanda alcoolica. Nell'antichità storica vi furono uomini e anche gruppi di uomini astemî, non per ipotetiche preoccupazioni igieniche, bensì per ragioni religiose o sociali [...] (v. ascetismo; astinenza); così tra gli Ebrei gli astemî erano uomini che intendevano onorare Iddio con le loro astinenze (i Nazirei); di Giovanni il Battista l'Angelo predice: vinum et siceram non bibet, mentre ne designa la missione divina (Luca, I ...
Leggi Tutto
POVERTÀ ECCLESIASTICA
Alberto PINCHERLE
ECCLESIASTICA Nei suoi termini più precisi la questione della povertà ecclesiastica, che viene designata anche come della "povertà evangelica" o della "povertà [...] religiosa o almeno a quelli che si considerano come i precursori di Lutero: John Wycliffe e Jan Hus.
Come manifestazione di ascetismo, come distacco dal mondo e dai suoi beni, l'esaltazione e la pratica della povertà religiosa si può dire antica ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il monachesimo
Anna Benvenuti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’esperienza monastica è rintracciabile in molte civiltà, dalla tradizione [...] del monachesimo cristiano. A partire dal IV secolo iniziano a comparire prime forme di codifica e disciplinamento del comportamento ascetico, processo che porta alla via via crescente scelta dell’ideale cenobitico nel VI secolo e che si completa nel ...
Leggi Tutto
ṢŪFISMO
Carlo Alfonso Nallino
. Voce coniata, sotto la forma latina Ssufismus, dal tedesco F. A. Tholuck nel 1821, per rendere l'arabo taṣawwuf che, presso tutti i popoli musulmani, designa ciò che [...] burnus (v.), rozzo saio con cappuccio, simile a quello di molti frati, fatto di ṣūf ossia di pelo di cammello.
In questo ascetismo tetro, che aveva le radici nel terrore della colpa e della vita futura, in un senso d'umiliazione davanti a Dio, in un ...
Leggi Tutto
Giurista, nato a Milano il 4 aprile 1859, morto a Suna il 17 ottobre 1902. Laureatosi a Pavia nel 1880, nei due anni successivi si recò in Germania a perfezionarsi nello studio delle antichità classiche [...] nel'1894 a quella di Pavia. La sua vita, ispirata alla pratica più sincera delle virtù cristiane e di un sapiente ascetismo, fu presa in esame dalla Congregazione dei riti in vista della sua futura beatificazione; riconosciute le sue virtù in grado ...
Leggi Tutto
GROOTE, Gerrit (Gerardo) de; più spesso Geert Groote
Adriano H. Luijdjens
Fondatore del movimento dei Fratelli della vita comune, nacque a Deventer (Paesi Bassi) nell'ottobre 1340. Dopo aver studiato [...] dapprima vita mondana, fino a che improvvisamente, nel 1374, per l'influenza di Enrico di Calcar, si volse alla pratica dell'ascetismo. Dal 1377 al '79 visse in un convento di certosini presso Arnhem. Datosi poi, col permesso del vescovo di Utrecht ...
Leggi Tutto
Vescovo di questa città (metropoli della provincia romana Armenia prima) circa il 356, da giovane fu discepolo di Ario, in relazione con Eusebio di Nicomedia, e condannato per varie eccentricità. Poi divenne [...] a concilî e trattative con la corte imperiale e con la chiesa di Roma. Ma E. fu soprattutto l'introduttore dell'ascetismo nell'Armenia romana e nel Ponto: benché con esagerazioni (disprezzo per lo stato coniugale, uso di digiunare la domenica anziché ...
Leggi Tutto
Scrittore belga di lingua nederlandese (Gand 1878 - Zwijnaarde, Gand, 1929), fratello di Gustaaf; prof. di letteratura nederlandese all'univ. di Gand (1920). Sensibile agli influssi del neoromanticismo [...] Giano bifronte", 1908; Goddelijke verbeeldingen "Fantasie divine", 1918; Beginselen der Chemte "Principî della chimica", 1925), approdò all'ascetismo mistico che contraddistingue le ultime prose (God aan zee "Dio al mare", 1926; Het bergmeer "Il lago ...
Leggi Tutto
Visse nel sec. IX, nel monastero dal quale tolse il nome, nella diocesi di Reims. Fin dai primi studî si mostrò sì erudito, che n'ebbe riputazione singolare di scienza e fu chiamato il sapiente. Già provetto [...] ad Hautvilliers, pentito di qualche trascorso e intento a far penitenza. Il desiderio d'avanzare nella pietà e nell'ascetismo gli fece perfino disprezzare l'eleganza dello stile e la uurezza grammaticale, come scrisse, per amore della verità. Così ...
Leggi Tutto
ascetismo
s. m. [der. di asceta]. – Il complesso delle pratiche esteriori (rinunce, penitenze, mortificazioni, ecc.), dell’atteggiamento spirituale e anche delle dottrine, miranti al raggiungimento di una purificazione rituale e spirituale...
asceta
ascèta s. m. e f. [dal lat. tardo asceta o ascetes, gr. ἀσκητής «che esercita»; v. ascesi] (pl. m. -i). – Chi pratica l’ascetismo: gli antichi a. cristiani; un santo a.; per estens., chi fa vita di penitenza e di rinuncia o comunque...