Paradossale tendenza di certi alienati o degenerati a ricercare gli stimoli che normalmente cagionano dolore. Non si tratta d'una semplice inversione nel colorito affettivo delle sensazioni, ma di fatti [...] come un diversivo al dolore psichico, per dare uno sfogo alla tensione angosciosa che li tormenta. Per fanatismo religioso, per ascetismo, si può ricercare il dolore come a compiere atto d'imperio sui sensi o un sacrificio espiatorio: in tal caso il ...
Leggi Tutto
(o giainismo) Religione indiana, diffusa in tutta l’India (circa 2 milioni di seguaci). Si basa sugli insegnamenti di Mahāvīra (il «grande eroe», soprannome di Vardhamāna; 599-527 a.C), ultimo di una serie [...] un ciclo di esistenze, da cui solo mediante l’illuminazione può liberarsi.
La via principale alla salvezza è nell’ascetismo, praticato fervidamente dai monaci jaina che per es. considerano come un merito particolare la morte raggiunta per fame. Essi ...
Leggi Tutto
1. Una setta di questo nome (Adamiani; seguaci di Adamo) con caratteri affini allo gnosticismo è segnalata da un tardo, né troppo attendibile, eresiologo, S. Epifanio (Haer., 52), che attribuisce loro [...] Alessandrino (Strom., III, 4, 27-30; citato da Teodoreto) denunciava pratiche simili. Che alcuni gruppi gnostici giungessero all'ascetismo più rigido, altri all'indifferentismo morale è cosa nota; ma l'esistenza di una vera e propria setta con questo ...
Leggi Tutto
ascesi
Giorgio Petrocchi
Sembra esser assente, nella Commedia, un esplicito impegno ad applicare al pellegrino D. tutte quelle forme di a. interiore (come l'orazione mentale, la meditazione sistematica [...] gli errori e i vizi della propria vita passata e presente), al pari di tutti gli aspetti e modi della pratica ascetica, soprattutto la rinuncia e l'austerità; meno ancora possono applicarsi a D. personaggio le forme, o almeno tutte le forme, dell ...
Leggi Tutto
MACARIO l'Egiziano o il Grande
Uno dei più significativi rappresentanti del movimento monastico egiziano nel sec. IV. Fu prete e monaco in Nitria. I tratti con i quali Palladio (Historia Lausiaca, cap. [...] antiche, è conosciuto anche perché sotto il suo nome ci è stata tramandata una serie di scritti (lettere, 50 omelie, opuscoli ascetici, ecc., in Patrol. Graeca, XXXIV; altre 7 omelie pubblicate da G.L. Marriot, in Harvard Theological Studies, fasc. 5 ...
Leggi Tutto
La vita dei santi Barlaam e Josaphat, cioè del pio eremita e del giovane principe, figlio del re pagano dell'India Abenner, che l'eremita converte alla rinunzia cristiana, ci è conservata in: a) tre redazioni [...] e destinato a dimostrare la verità della religione cristiana e a coltivare nelle anime le idee della rinunzia e dell'ascetismo, E. Laboulaye (in Journal des Débats, 26 luglio 1859) riconobbe per il primo il quadro stesso della storia del Buddha ...
Leggi Tutto
catari (dal gr. kataros, «puro»)
catari
(dal gr. kataros, «puro») Seguaci di un’eresia medievale diffusa soprattutto nella Francia settentrionale e meridionale (albigesi) nel sec. 13°. Apparsi in Europa [...] Testamento, dove Dio appare creatore della materia, il docetismo del Cristo, la negazione del purgatorio, un esasperato ascetismo, condanna del matrimonio e più ancora della procreazione, divieto della proprietà privata, ricerca della morte tra gli ...
Leggi Tutto
LURIA, YiŞḥāq (Isacco)
Umberto Cassuto
Mistico ebreo, detto di solito Ărī, cioè "il Leone", dalle iniziali dei vocaboli ebraici ashkĕnāzī rabbī Yiṣḥāq, "il tedesco maestro Isacco", ovvero ădünēnū rabbī [...] mistiche della Qabbālāh; e più che dalla vita agiata della famiglia o dai prosperi commerci si sentiva attratto dall'ascetismo. Sebbene qualche documento attesti una qualche sua attività commerciale, certo egli prese a trascorrere gran parte del suo ...
Leggi Tutto
PSELLO, Michele (Ψελλός)
Silvio Giuseppe Mercati
Poligrafo e uomo di stato bizantino del sec. XI. Nato a Nicomedia (secondo altri a Costantinopoli) l'anno 1018 da modesta famiglia borghese, per il suo [...] nella solitudine, mutando il nome di battesimo Costantino in quello monastico di Michele. Ma non sentendo propensione per l'ascetismo claustrale, accolse l'invito dell'imperatrice Teodora, che lo richiamava alla corte, dove esplicò le più importanti ...
Leggi Tutto
STILITI
. Nome dato, dapprima forse come semplice soprannome individuale, a una categoria di asceti cristiani, che per spingere al massimo le mortificazioni si rassegnavano a vivere in cima a un pilastro [...] il patriarca Gelasio I, in S. Simeone il Giovine, in Sant'Alipio, in S. Luca il Giovine, ecc. Nella chiesa greca questa forma di ascetismo durò anche dopo lo scisma e, fra i Russi e i Ruteni, fino al sec. XV. Lo studio di essa, come pure quello delle ...
Leggi Tutto
ascetismo
s. m. [der. di asceta]. – Il complesso delle pratiche esteriori (rinunce, penitenze, mortificazioni, ecc.), dell’atteggiamento spirituale e anche delle dottrine, miranti al raggiungimento di una purificazione rituale e spirituale...
asceta
ascèta s. m. e f. [dal lat. tardo asceta o ascetes, gr. ἀσκητής «che esercita»; v. ascesi] (pl. m. -i). – Chi pratica l’ascetismo: gli antichi a. cristiani; un santo a.; per estens., chi fa vita di penitenza e di rinuncia o comunque...