Termine inizialmente legato alla concezione cristiana ma poi usato nella storia delle religioni per indicare un fenomeno presente in diverse aree e culture: quel modo di vita e quel complesso di pratiche [...] vita familiare e di società (➔ Devotio moderna). Dopo il Concilio ecumenico vaticano II (1962-65), ha preso forma una rinnovata ascetica che parte dalla chiamata universale alla santità e tiene conto quindi di tutte le vocazioni di vita e di tutti i ...
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Eretici medievali, dall’11° sec. in poi, le cui dottrine imponevano un esasperato ascetismo con rinuncia al matrimonio, astensione da cibi carnei o comunque animali (latte e latticini, uova, grassi ecc.), [...] lasciando intravedere, sul piano teorico, una contrapposizione tra Dio e Satana, spirito e carne, tale da far pensare a un dualismo di tipo manicheo ...
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Il monachesimo
Pratiche ascetiche e vita monastica nel Mediterraneo tardoantico (secoli IV-VI)
Roberto Alciati
Nonostante sia consuetudine cominciare la storia del monachesimo cristiano con i cosiddetti [...] Cod. Theod. XII 1,63.
6 Cod. Theod. XVI 3,1.
7 Cod. Theod. V 3,1.
8 Per un inquadramento dell’ascetismo come problema storiografico si vedano G.G. Harpham, The Ascetic Imperative in Culture and Criticism, Chicago 1987; Asceticism, ed. by V.L. Wimbush ...
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Buonaiuti, Ernesto
Storico (Roma 1881-ivi 1946). Sacerdote dal 1903, fu uno dei capi del modernismo italiano. Direttore di varie riviste di studi teologici tra cui la Rivista storico-critica delle scienze [...] cristiana (Saggi sul cristianesimo primitivo, 1923; Lutero e la Riforma religiosa in Germania, 1926; Le origini dell’ascetismo cristiano, 1928; Il cristianesimo nell’Africa romana, 1928; Gioacchino da Fiore, 1931), fino alla Storia del cristianesimo ...
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bogomilismo
La dottrina professata dai bogomili (ant. bulgaro bogumil «caro a Dio»), setta cristiana medievale, di tendenza dualistica. Secondo il b. lo spirituale ed eterno, creato da Dio, è in antitesi [...] divina; Cristo non può essersi veramente incarnato (docetismo); i veri cristiani debbono respingere ogni contaminazione della materia (ascetismo). Il b. respingeva l’Antico Testamento e gran parte dei sacramenti; era avverso al matrimonio e alla ...
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(o giainismo) Religione indiana, diffusa in tutta l’India (circa 2 milioni di seguaci). Si basa sugli insegnamenti di Mahāvīra (il «grande eroe», soprannome di Vardhamāna; 599-527 a.C), ultimo di una serie [...] un ciclo di esistenze, da cui solo mediante l’illuminazione può liberarsi.
La via principale alla salvezza è nell’ascetismo, praticato fervidamente dai monaci jaina che per es. considerano come un merito particolare la morte raggiunta per fame. Essi ...
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catari (dal gr. kataros, «puro»)
catari
(dal gr. kataros, «puro») Seguaci di un’eresia medievale diffusa soprattutto nella Francia settentrionale e meridionale (albigesi) nel sec. 13°. Apparsi in Europa [...] Testamento, dove Dio appare creatore della materia, il docetismo del Cristo, la negazione del purgatorio, un esasperato ascetismo, condanna del matrimonio e più ancora della procreazione, divieto della proprietà privata, ricerca della morte tra gli ...
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Catari
L'eresia dei catari sembra sorta per infiltrazione in Occidente dei bogomili (dall'antico bulgaro bogumil, 'caro a Dio'), una setta presente in Tracia e in Bulgaria fin dal X secolo. Trovò un [...] , senza alcuna mediazione né del clero né dei sacramenti. Da questa teologia scaturiva una durissima serie di precetti: ascetismo, verginità, astinenza dalla carne, povertà, condanna del matrimonio e della procreazione. Il radicale spiritualismo e il ...
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Complesso fenomeno religioso per cui, nelle maggiori religioni, alcuni individui si allontanano dalla consueta vita sociale, per realizzare nel modo più completo i principi della fede in vita solitaria [...] riforme. Così, contro il rilassarsi della disciplina monastica fin dal 779 s. Benedetto d’Aniane rese più severo l’ascetismo della regola benedettina. Nei primi decenni del 10° sec. invece, per costituire una salda unità contro il prepotere della ...
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Buddha e il buddismo
Maurizio Paolillo
Un giovane principe che influenzò tutto il mondo orientale
Fra il 6° e il 5° secolo a.C. visse in India settentrionale un giovane di nobile casata, Siddharta Gautama. [...] 'esistenza: seguì l'insegnamento dei bramini, i sacerdoti indù, ma ne fu insoddisfatto; si ritirò poi nella foresta come un asceta (ascetismo), un uomo che vive solitario e lontano dal mondo. Infine, ai piedi di un grande albero di ficus, dopo aver ...
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ascetismo
s. m. [der. di asceta]. – Il complesso delle pratiche esteriori (rinunce, penitenze, mortificazioni, ecc.), dell’atteggiamento spirituale e anche delle dottrine, miranti al raggiungimento di una purificazione rituale e spirituale...
asceta
ascèta s. m. e f. [dal lat. tardo asceta o ascetes, gr. ἀσκητής «che esercita»; v. ascesi] (pl. m. -i). – Chi pratica l’ascetismo: gli antichi a. cristiani; un santo a.; per estens., chi fa vita di penitenza e di rinuncia o comunque...