Teatro
Ferdinando Taviani
Raimondo Guarino
Mirella Schino
Nicola Savarese
Raimondo Guarino
Franco Ruffini
(XXXIII, p. 353; App. II, ii, p. 948; III, ii, p. 902; IV, iii, p. 583; V, v, p. 480)
Parte [...] uno dei massimi esempi della rivoluzione iniziata a metà Ottocento per un'architettura funzionale. Aveva le linee pure e ascetiche, la simmetria tipica di un classicismo atemporale. La differenza tra questo stile essenziale e i progetti precedenti di ...
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Dai primi insediamenti al fenomeno urbano. Aspetti e forme dell'organizzazione del territorio
Mario Liverani
Amodio Marzocchella
Giovanni Uggeri
Giuliano Volpe
Francesca Romana Stasolla
Laurent [...] e costituirono veri e propri poli protourbani. Nel monachesimo orientale si diffusero, accanto alle forme di ascetismo individuale, sistemi cenobitici complessi e di più semplice organizzazione, le lavre. Queste ultime prevedevano piccole cellule ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] di una facoltà scientifica, traeva dalla matematica un incanto che lo acquietava proiettandolo nella dimensione di un ascetismo pitagorico appagato da un’armonia celeste, costituita dalla semplicità geometrica della circonferenza, levigata e senza ...
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ascetismo
s. m. [der. di asceta]. – Il complesso delle pratiche esteriori (rinunce, penitenze, mortificazioni, ecc.), dell’atteggiamento spirituale e anche delle dottrine, miranti al raggiungimento di una purificazione rituale e spirituale...
asceta
ascèta s. m. e f. [dal lat. tardo asceta o ascetes, gr. ἀσκητής «che esercita»; v. ascesi] (pl. m. -i). – Chi pratica l’ascetismo: gli antichi a. cristiani; un santo a.; per estens., chi fa vita di penitenza e di rinuncia o comunque...